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giovedì, Aprile 25, 2024

G20 spiagge, Forio e Ischia protagonisti

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Tra le 20 località balneari più importanti e rilevanti d’Italia, la nostra isola vanta un piccolo primato: ne ha 2. Al G20 spiagge, che sarà inaugurato questo pomeriggio, infatti, prenderanno parte 20 comuni costieri che rappresentano una significativa parte dell’offerta del turismo estivo e, tra questi, vi è Forio e Ischia.
A parti alla volta di Bibione, infatti, saranno l’assessore Luigi Patalano (sicuramente) per Forio, e l’assessore Luca Spignese (forse) per Ischia.
Una presenza importante in un summit che, sebbene alla prima edizione, è destinato a scrivere pagine importanti su una tematica che, per noi isolani, è fondamentale: il turismo balneare, la gestione delle infrastrutture legate all’indotto e la salvaguardia della linea di costa in una ottica di tutela e di sviluppo.
Dal 5 al 7 settembre, quindi, a Bibione, in Veneto, si incontreranno presso i tavoli tematici le località balneari di sette regioni che rappresentano una significativa parte dell’offerta del turismo estivo: accanto alla spiaggia veneta di Bibione, con i suoi 5,3 milioni di presenze all’anno, le corregionali Cavallino Treporti, Jesolo, Caorle e Chioggia; le friulane Lignano Sabbiadoro e Grado, la riviera romagnola con Rimini, Riccione, Cesenatico, Bellaria-Igea Marina, Comacchio, Cervia e Cattolica; la Campania con Sorrento, Forio e Ischia, Vieste per la Puglia, Castiglione della Pescaia per la Toscana e la Costa Smeralda con il comune di Arzachena. Questi i 20 comuni costieri, legati ad un turismo esclusivamente balneare, con il più alto numero di presenze in Italia.
L’obiettivo del summit è quello di tracciare delle linee guida che abbiano come pilastri la sostenibilità, l’innovazione e la progettazione strategica, così come individuato dal Piano Strategico del Turismo 2017-2022 del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
L’idea di lanciare un “G20” tematico parte dai report dedicati al Turismo di Istat, del MIBACT e dell’UNWTO che mettono in luce come l’Italia giochi un ruolo di primo piano nel contesto del turismo globale.
Nel 2017, infatti, gli esercizi ricettivi italiani hanno registrato 122,3 milioni di arrivi e poco meno di 427 milioni di presenze. L’incremento è dovuto per circa il 60% all’aumento dei turisti stranieri, che con 2.964.951 arrivi in più (+5,2% rispetto al 2016) sfiorano quota 60 milioni (59.729.190), dato mai registrato in precedenza (Fonte: Ufficio Stampa MiBACT su dati ISTAT, marzo 2018).
Ed ecco come si arriva alla scelta dei 20 comuni per 60 milioni di turisti: i venti comuni più visitati riescono ad attrarre quasi 60 milioni di turisti: un impatto enorme sul turismo nazionale, da Nord a Sud. Anche a colpo d’occhio è evidente come questi territori costituiscano un grande patrimonio di valori ambientali, sociali, economici e culturali.
Un patrimonio che merita di essere conosciuto, tutelato e valorizzato, e che pertanto necessita di strategie e linee d’azione ben precise.
I tavoli di lavoro verteranno sulle tematiche più attuali: Nella tre giorni sindaci, assessori regionali. tecnici. studiosi. operatori del settore e decision makers si confronteranno in 16 tavoli tematici raggruppati in 6 macro aree. Dallo sviluppo sostenibile all’erosione delle spiagge, all’accesso al credito e ai fondi europei; dalla riqualificazione delle infrastrutture ai nuovi prodotti turistici. E non solo, si parlerà di mobilità, di piani urbanistici e servizi pubblici. Molto interessanti, poi, i tavoli sulla direttiva Bolkstein, la sicurezza e l’accessibilità delle aree.
Ciò che verrà stabilito dai tavoli di lavoro, poi, confluirà in una “Galleria delle Proposte” e infine in un documento d’indirizzo in grado di incidere sui piani di sviluppo strategici, a livello comunale. Attraverso il G20 spiagge si vuol creare una rete tra le destinazioni balneari italiane per l’applicazione, in modo corretto ed efficiente, delle metodologie e dei modelli contenuti nel Piano strategico di sviluppo del Turismo e nella programmazione regionale.

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