fbpx
martedì, Aprile 16, 2024

Francesco Rispoli presenta il suo “Forma data e forma trovata”

Gli ultimi articoli

Il volume con la prefazione del prof. Remo Bodei

 

Un libro particolare, che presenta l’architettura sotto un punto di vista per molti versi nuovo e, sicuramente, appassionante. “Forma data e forma trovata. Interpretare / progettare l’architettura” è il nuovo e già molto apprezzato libro dell’isolanissimo Prof. Francesco Rispoli (prefazione Remo Bodei) che è stato presentato in questi giorni a Napoli ed è edito dall’Istituto Italiano per gli studi filosofici.

Il volume, che è stato accolto con entusiasmo dalla comunità accademica e non solo, delinea alcuni principi del rapporto tra la disciplina stessa e il contesto.

Attraverso una raccolta di testi scritti sempre da Rispoli, ma rieditati per l’occasione, si riconosce come i fondamenti disciplinari dell’architettura siano stati più volte l’esito di ‘filosofie del progetto’.

“La vicenda moderna, in particolare, è connotata – si legge nell’abstract che accompagna il testo – da una concezione ‘forte’ del progetto, dalla fiducia nella possibilità di allestire principi, regole, metodi aventi valore universale.

Allo svolgimento teorico di questa impostazione si è spesso accompagnato, tuttavia, un trattamento dello spazio urbano che ne ha prodotto un carattere ‘neutro’: il procedimento di progressiva astrazione esercitato dai modi di formazione del progetto ha finito, per lo più, col determinare l’omologazione della specificità dei luoghi.

Questo libro, che ripropone – rivisitati – alcuni precedenti scritti dell’autore, nasce dal proposito di rimeditare alcuni nodi teorici e pratici di questa vicenda, con l’obiettivo di delineare i tratti salienti del progetto di architettura come compito ermeneutico.

Dal rapporto mutevole tra situazione della disciplina e condizioni di contesto affiora una prospettiva che ribalta il punto di vista della ‘filosofia del progetto’ a favore di una ‘progettazione filosofica’, un’avventura conoscitiva che non nega, quanto piuttosto avvalora le tracce dell’esperienza passata, in un orizzonte più concreto e specifico, dentro la scrittura architettonica, tra le cose.”

Una lettura scorrevole ed appassionante che conduce in un tema molto particolare e variegato, che vive di una continua evoluzione delle parti.

 

L’autore. Francesco Rispoli, Ordinario di Composizione architettonica e urbana presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Napoli Federico II, ha centrato i suoi studi sul progetto di architettura come compito ermeneutico come documentano numerosi libri, saggi, articoli e comunicazioni a convegni nazionali ed internazionali.

Già membro del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Progettazione Urbana (Napoli “Federico II”), di quello internazionale in Architecture and Urban Phenomenology, presso l’Università della Basilicata e di quello Architettura e Costruzione (Roma “La Sapienza”), ora partecipa al Collegio di quello in Architettura (Napoli “Federico II”).

Ha partecipato a numerose ricerche PRIN anche come responsabile scientifico. Nei programmi congiunti del Circolo Georges Sadoul di Ischia e l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, cura da oltre dieci anni con Remo Bodei il ciclo di seminari La traccia e la memoria.

Tra i suoi scritti più recenti: Forme a venire (Gangemi, Roma 2013), La costruzione del Mediterraneo (Clean, Napoli 2014), Immaginario mediterraneo (Franco Angeli, Milano 2014), Paradossi dell’identità: tra memoria e immaginazione (Librìa, Melfi 2016).

1 COMMENT

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos