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sabato, Aprile 20, 2024

Francesco Cellammare è candidato al consiglio dell’Ordine

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E’ ufficiale che dal prossimo ottobre (data ancora da concordare) il consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli sarà rinnovato. Chiamando a raccolta tutti gli iscritti di Napoli e della provincia per eleggere il nuovo governo della classe forense, che era in prorogatio da due anni per la bocciatura del Tribunale amministrativo regionale del Lazio che di fatto aveva bloccato le elezioni dei consigli dell’Ordine perché riteneva la norma applicata forzosa e in qualche aspetto illegittima. Mancando, di fatto, una legge dello Stato che regolamentasse dettagliatamente il numero dei consiglieri eletti e le modalità di votazione. Una lacuna che è stata riempita con l’approvazione da parte del Senato di una legge che era stata già varata dalla Camera dei deputati.
E’ altrettanto ufficiale che l’avv. Francesco Cellammare, presidente dell’Assoforense dell’isola d’Ischia, è candidato per ricoprire un incarico di prestigio. E nel caso della sua elezione, sarebbe il primo avvocato dell’isola d’Ischia ad essere insignito della carica. Gli accordi sono stati già fatti in queste ultime ore. Con la “benedizione” del presidente Armando Rossi che ha immediatamente informato i massimi rappresentanti dell’avvocatura napoletana sulla svolta parlamentare. Tanto attesa perché l’organismo di fatto si ritrovava parzialmente ingessato, non avendo più il sigillo della base, che negli ultimi tempi si è dimostrata molto movimentista con anche proteste legate soprattutto ai costi di iscrizione, alla complessa macchina burocratica. E questo gruppo di avvocati chiedevano e chiedono tuttora che vi sia un ringiovanimento per rendere la struttura più elastica, agile rispetto ai tempi. E in quest’ottica si inquadra anche la candidatura di Cellammare, che è stato sempre un fedelissimo del presidente Rossi, dividendo anche la passione e il tifo per il Napoli. Si era parlato anche di una candidatura di Giampaolo Buono, dopo aver ricoperto per diversi anni la massima carica forense dell’isola. Ma i troppi impegni professionali inducono ad una riflessione, in quanto ogni consigliere dell’Ordine è chiamato quotidianamente a rispondere ai molti impegni. Ed in particolare per coloro che detengono deleghe di una certa rilevanza.
Una legge da molti attesa, in particolar modo dall’organismo nazionale, che pur continuando a svolgere le attività senza grossi contraccolpi, è stato determinato nel chiedere al legislatore che si pronunciasse con una legge innovativa e capace di rendere funzionante uno dei pilastri della giustizia nel nostro Paese. In considerazione delle difficoltà derivate dalla pronuncia del Tar Lazio del giugno del 2015, che aveva l’illegittimità di un preesistente regolamento ministeriale su come strutturare i consigli e come eleggere i propri rappresentanti. Quella decisione dei giudici amministrativi di fatto aveva paralizzato alcuni Ordini forensi che si erano visti annullare le elezioni dei nuovi rappresentanti. Creando così una paralisi che è durata due anni e solo l’approvazione in commissione all’unanimità (che esclude il passaggio in aula) ha reso possibile l’approvazione della legge elettorale forense. Diventando una norma primaria e non più impugnabile in sede amministrativa.
Dall’entrata in vigore della legge con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale potranno essere convocate le elezioni entro quarantacinque giorni. Ma comunque tutti i consigli in scadenza dovranno, per legge, essere rinnovati entro il 31 dicembre del 2018. La legge prevede che il sistema di voto consente a ciascun elettore di indicare un numero di candidati non superiore ai due terzi dei consiglieri da eleggere. Un’ampia scelta che può consentire, dare molte chance, affinché il primo avvocato isolano sieda nel consiglio dell’Ordine.

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