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martedì, Aprile 16, 2024

Forio. Ordinanze di demolizione a raffica

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Manufatti abusivi recenti o già sequestrati in passato

Ruspe | Fioccano le ordinanze di demolizione a Forio emanate dal dirigente del V Settore arch. Gianpiero Lamonica, di manufatti di diversa consistenza, alcuni realizzati di recente e altri già sequestrati nel corso degli anni.
In località “Pezzapiana” nel luglio dello scorso anno il Corpo Forestale dello Stato accertava la realizzazione di una rampa di accesso una proprietà, nel tratto sottostante la via provinciale Panza-Succhivo. Di qui l’ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi nei confronti del proprietario, Nicola D’Abundo.
Nello stesso periodo, la Polizia municipale interveniva sulla Provinciale Lacco, accertando la realizzazione di una base in calcestruzzo su un’area già pavimentata con massetto cementizio, in un’area adibita ad attività commerciale per a vendita di materiali edili. L’ordinanza è stata notificata al proprietario, Gaetano Di Spigna.
Più complesso il caso delle opere realizzate sulla Provinciale Panza, oggetto di più di un sequestro da parte della Polizia municipale sin dal lontano 2003. Nel marzo 2004 veniva rilevato che i lavori erano continuati interessando un manufatto in muratura in celloblok e copertura in lamiere zincate e lo stesso avveniva a dicembre dello stesso anno. Risultando agli atti solo una dia per rifacimento di muri dissestati e crollati. Nel 2005 veniva ancora accertato il proseguimento dei lavori, all’interno del manufatto. Infine, dopo il dissequestro avvenuto nel 2009, nel 2015 veniva accertata la realizzazione di una struttura costituita da scatolari in ferro adibita a deposito di serbatoi d’acqua e di una tettoia. Adesso è arrivata l’ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi nei confronti di Aniello Calise, a conferma del provvedimento già adottato nel 2003.
Sempre sulla Provinciale Panza, è stata ordinata la demolizione di opere abusive anche in questo caso oggetto del primo sequestro nel 2003 e nel 2008 ad opera della Polizia municipale e nel 2011 dai Carabinieri. Infine, a giugno 2015 i vigili urbani effettuavano un nuovo sopralluogo dal quale emergeva che i lavori erano proseguiti portando alla realizzazione di un manufatto di mq 64 ed un altro di mq 23 adibiti a ricovero di attrezzi. Altro manufatto di mq 20 era stato ampliato con la realizzazione di un soggiorno. Il provvedimento è stato notificato alla proprietaria, Concetta Calise, anche in questo caso confermando l’ordinanza del 2003..
In tutti i casi, fatto salvo il ricorso al Tar, se entro sessanta giorni i destinatari non provvederanno ad ottemperare, il Comune provvederà all’esecuzione d’ufficio in danno.

1 COMMENT

  1. Stranamente le demolizioni non riguardano mai abusi commessi da albergatori che continuano ad usare le”cose sequestrate”!Mistero!

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