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giovedì, Aprile 25, 2024

Forio e la giunta “abusiva”. Del Deo rischia i ricorsi al TAR

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Editoriale. Questione personale   di Gaetano Di Meglio

Giovedì prossimo il consiglio comunale di Forio è chiamato a votare, tra l’altro, una variazione di bilancio di circa 700 mila euro. Una manovra che serve a poter rendere più sicure le strade di Forio con una maxi operazione di asfalto. Certo, qualcuno potrà obiettare – avendo ragione – che alla prima pioggia vanno giù, ma questo fa parte di lavori fatti male da un lato e da un possibile effetto collaterale proprio dei lavori stessi.
Così, mentre il dibattito, specialmente social prende la piega dei personalismi e della battaglie a senso unico, spesso senza un vero motivo giuridico ma solo per cavalcare l’onda mediatica (sempre che ci sia) del mostro facile da colpire, Forio perde ogni tipo di dibattito politico facendo in modo che Francesco Del Deo possa fare quello che più gli piace senza dover dar conto a nessuno.
Politicamente, infatti, non c’è nessuno che richiami all’ordine il sindaco di Forio. Le posizioni e battaglie personalistiche e che non si reggono su motivazioni politiche, appunto, sviliscono il dibattito che, invece, dovrebbe animare il paese.
Ragionare solo sulle solite e stantie polemiche di sempre: il porto, le strisce blu, la Ego Eco, il Green Flash e i lavori pubblici – per quanto importante siano – distrae dai veri problemi che affliggono Forio.
Chi gestisce il comune di Forio? Qual è il governo del Paese? Le voglie dei singoli consiglieri comunali se consideriamo la stupida giunta che ora resta in piedi. E per di più fuori legge perché mancante della necessaria quota rosa.
Oggi Forio va avanti con una giunta a mezzo servizio. Vito Manzi, Gianni Matarese e Mena Amalfitano. Una giunta che fin dalla sua nascita non ha mai rivendicato il suo ruolo, anzi, si è limitata ad essere solo un ente secondario alle voglie del singolo consigliere comunale. Gente che firma, in silenzio, anche se il sindaco è, per lo più, assente. Una condizione che ha stravolto il modo di pensare alla pubblica amministrazione. Un modo di gestire il paese che non può che fallire se pensiamo a come viene gestita Forio.
Da mesi, il sindaco di Forio, può liberamente fare quello che gli piace senza doversi preoccupare di nominare due componenti dell’esecutivo. Si dimette Peppe Di Maio per “salvare” la maggioranza dalla perdita di numero in consiglio comunale e tutto passa senza che nessuno chieda a Del Deo cosa stia facendo. Si dimette Rita Iacono (assessore al nulla e dalla nulla presenza, se non scenica!) e il paese tace.
E tacciono i consiglieri di maggioranza, ma soprattutto tace il paese. Quello scampolo di paese che vorrebbe ancora dire la sua. Tutto valiumizzato da Francesco Del Deo che riesce – non si capisce come – a mitigare il rischio firma dei consiglieri di sfiducia distribuendo poche “praline” a questo o a quello.
La giunta non serve. E’ questo il concetto con cui Francesco Del Deo porta avanti il paese e si vede che va avanti a ruota libera. Un’amministrazione che, ad oggi, nonostante tutto il carico di buone speranza si è mostrata ferma al palo in tutti i sensi. E così, è possibile che Mena Amalfitano pensi alla sua salute e ai suoi problemi professionali senza dover dar conto a nessuno se non a lei stessa e al sindaco Del Deo. La ratio è facile: io non do fastidio agli altri, gli altri non devono dare fastidio a me. E di questo passo, con Francesco Del Deo che è l’unico punto di contatto tra i consiglieri e gli assessori (tutte figure politiche slegate da ogni criterio) producendo solo “ammuina” come si diceva sulle navi ai tempi dei Borbone.
Nessun disegno politico, nessuna strategia per il paese, nessun confronto: ma individualismi che non possono portare da nessuna parte. Tant’è che Forio è ferma alle scorse elezioni.
Opere pubbliche fatte male e affrontate alla meno peggio, tanti proclami tutto fumo e niente arrosto. Strutture sportive? Torrione? Parcheggi? Grandi opere? La Forio dei prossimi 10 anni? Tutte cose che nessuno può affrontare perché non c’è nessuno che le pensi. Ma solo singoli politici, spesso di poco peso, che navigano a vista senza nessuna idea proficua per il paese. Chiedetegli di parlarvi di cosa vogliono fare. Non vi sapranno rispondere.
Chi prende il posto di Rita Iacono? Chi sarà la prossima quota rosa? Del Deo resta coerente e ha già comunicato ai suoi che la scelta è sempre la stessa: o le signore (Galasso, Migliaccio, Parpinel e Orlacchio) si dimettono o l’assessore lo sceglie lui in autonomia. Visto come vanno le cosa è molto possibile la seconda opzione. E allora sarebbe molto possibile il ripescaggio della Dottoressa Miragliuolo di Panza. Una scelta per Del Deo che gli consentirebbe di dare a Panza un politico ben visto, ben voluto e magari, provare a recuperare sul malcontento. Ma anche qui, il problema resta lo stesso. E la guerra tra consiglieri? Anche la dottoressa sarà fagocitata dagli interessi privati ora di Mario Savio, ora di Lello Buono, ora di Cristian Castaldi?
Può mai Panza, ad esempio, essere preda di diversi consiglieri comunali? E non di un assessore? Può una sola materia, essere trattata da tanti assistenti alla cattedra, ma sempre senza il “titolare” volendo paragonare la gestione del paese ad un’università.
Qual è la visione politica di Francesco Del Deo per Forio. Quale direzione deve prendere il comune più esteso dell’isola? Verso quale destinazione si deve portare questo comune? Verso quello dove un vice segretario comunale deve minacciare i capigruppo di “mandarli affanculo” dopo aver aggredito una consigliera comunale? La deriva violenta, della paura e maschilista di Forio deve essere sottolineata e accentuata anche dai comportamenti dei sottoposti e dei dipendenti?
Il vantaggio di Del Deo è quello di poter far il galletto su chi non gli chiede conto di cose del genere, ma che si limita a cavalcare la polemica sensibile al “like” sui social o al titolo di giornale.
Forio paga la mancanza di una direzione. Naviga a vista in tutte le sue cose. E scegliamo questa versione dei fatti perché ci piace pensare che non ci sia una regia determinata allo sfacelo su cui si muovono i fili.
Due assessori mancanti, una giunta svuotata di ogni credibilità e annichilita nel suo vero significato sono il risultato politico di questa classe dirigente a Forio. Nessuna questione sul piano, nessun argomento politico da discutere o sul quale confrontarsi. Il nulla o la spicciola quotidianità. Forio ha bisogno di essere amministrata nuovamente dalla politica e, per farlo, deve uscire dal singolarismo, dal primo che si sveglia decide e iniziare, a pensare ed ad agire diversamente. Francè, sei in grado?

1 COMMENT

  1. sono asserviti al volere politico del volpino panzese che nonostante non e’ ne consigliere ne assessore riesce a piazzare i suoi uomini e a guardarsi i suoi interessi economici

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