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venerdì, Marzo 29, 2024

Forestale, il presidente del tribunale “smentisce” Borrelli. La sentenza ai primi di dicembre

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Il consigliere regionale, chiamato dall’Assopini che si è costituita parte civile, ha definito l’intervento «mostruoso».

Seppure fosse stata proclamata l’astensione della camera penale di Napoli, il processo per la realizzazione della caserma del Corpo Forestale dello Stato in quel di Casamicciola si è svolto ugualmente. Con l’escussione di alcuni testimoni, finanche invertendo l’ordine imposto dal codice di procedura penale. Il teste fondamentale dell’accusa, il geom. Franco Conte, ancora una volta non si è presentato ed è considerato uno dei punti forti per l’impalcatura accusatoria. Con il consenso dei difensori si è proceduto ad ascoltare i testi elencati dalla costituita parte civile, l’Assopini di Ischia.

Un processo che si costella di una serie di reati in cui compaiono amministratori locali ed in particolare i responsabili che all’epoca governavano le opere pubbliche nella regione Campania. Tutti presenti ad ascoltare gli “importanti” testimoni dell’accusa privata, ad iniziare dall’ex sindaco di Casamicciola Giuseppe Ferrandino; l’ex responsabile dell’Ufficio tecnico Silvano Arcamone; Domenico Parracino, rappresentante legale della società “ING Lombardi & C. Costruzioni edilizie”; Nicoletta Liviana Buono, responsabile del procedimento presso il Provveditorato delle Opere interregionali; Donato Carlea, in servizio presso le Opere interregionali pubbliche della Campania.

Quella di ieri è stata una giornata “particolare” per la presenza nientemeno che del consigliere regionale Borrelli, che si occupò della caserma allorquando ricopriva la carica di assessore alla Provincia di Napoli. Il cui Ente, secondo quanto ha riferito all’inizio dell’esame, si è fermamente opposto ad ogni possibilità di assenso alla costruzione. Dichiarando il proprio parere anche durante la conferenza dei servizi. Una circostanza, come vedremo più avanti, non è proprio così, per le domande del giudice Russo, che nel leggere la documentazione e i verbali già in suo possesso ha notato posizioni diverse della stessa Provincia.

Il prezioso teste dell’accusa privata non ha affatto digerito con quale facilità si è proceduto all’abbattimento di pini secolari: «Si sono abbattuti pini per realizzare una costruzione in una zona dove non è prevista alcuna realizzazione. Di nessun genere. E siamo stati costretti ad assistere ad un Corpo Forestale che invece di tutelare il verde, lo ha di fatto distrutto. Con un intervento mostruoso. Non è vera la scusa, come mi confermarono all’epoca i funzionari provinciali, che vi erano pini malati e che dovevano essere abbattuti per evitare che la malattia si propagasse alle altre piante».

I primi problemi per il teste sono giunti allorquando la parola è passata al difensore della Buono. Confermando nella prima risposta che «la Provincia si è sempre espressa negativamente per la realizzazione della caserma». Ed è stato a questo punto che il difensore ha ricordato che in un verbale della conferenza dei servizi del 2005 c’era stato da parte della Provincia un parere favorevole alla realizzazione. A fronte di questo rilievo, il testimone ne ha spiegato la natura: «Era esclusivamente un parere di natura tecnica, mentre mai è stato espresso un parere favorevole sulla effettiva realizzazione così come si intendeva realizzare».

Altrettanto importanti sono le posizioni degli imputati Arcamone e Ferrandino: «Nella conferenza dei servizi del 2009 – ha dichiarato Borrelli – sindaco di Casamicciola era il dott. D’Ambrosio e responsabile dell’Ufficio tecnico l’ing. Formisano. Con Arcamone e Ferrandino non ho mai avuto alcun contatto».

Il tribunale ha chiesto delucidazioni su come si fosse posizionata la Provincia quale Ente nel suo insieme nella realizzazione della caserma. Ottenendo una risposta altrettanto precisa: «Eravamo comunque tutti d’accordo, dirigenti ed assessori della Provincia, sul diniego per il rilascio di parere di nostra competenza». Ed è stato a questo punto che il presidente ha letto la nota favorevole espressa da un dirigente dell’assessorato all’agricoltura, di cui il Borrelli era la massima espressione politica, che di fatto dava il via libera alla realizzazione dell’opera. Ed il Borrelli ha risposto “copiando” quello che aveva già detto poco prima: «E’ stato un parere tecnico al di là delle perplessità. Bisognerebbe parlarne con il tecnico che si espresse in tal modo. Ma ora che ricordo meglio, credo che quella sia stata una scelta del dirigente dell’Area urbanistica della Provincia, delega che non comprendeva il mio assessorato».

Si “corre” a ritmi serrati per giungere quanto prima alla sentenza, che secondo i calcoli dovrebbe avvenire al massimo agli inizi di dicembre.

2 COMMENTS

  1. Vuoi vedere come va a finire? sarà un cavillo giuridico a giustificare ed avallare lo scempio che si è commesso ai danni della pineta di Casamicciola T. I VAS, che qui rappresento, solidarizzano con il Cons. Regionale Francesco Borrelli all’epoca Ass.Provinciale, che tanto si prodigò contro e dichiarano di essere pronti a scendere in campo a fianco dell’Assopini Isola d’Ischia e di chiunque, a seguito di una sentenza sfavorevole, voglia scrivere una pagina di verità nelle fasi giudiziarie successive a quella in corso di primo grado.

  2. prof la monica non meravigliamoci di niente dopo quello che sta succedendo su de luca tutto è possibile

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