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giovedì, Marzo 28, 2024

Fiamme a casa De Luciano. Distrutta un’altra volta

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Il 31 maggio 2014 il rogo che mise in ginocchio la famiglia De Luciano

 

Ida Trofa | Drammatico incendio in località Fango, tra Lacco Ameno e Forio. L’abitazione della Famiglia De Luciano, l’ultima nel territorio lacchese, è stata distrutta ancora una volta dalle fiamme. Il rogo è divampato, secondo una prima ricostruzione, da un corto circuito e, in breve, le fiamme sono divampate in un canneto vicino, nei depositi della Schiano Bus. In un attimo il fuoco si è propagato negli ambienti impedendo ogni tentativo di sedare e spegnere i focolai, mentre mamma De Luciano, disperata ed impotente, invocava “aiuto” in strada.
In meno di un’ora quasi tutto è stato distrutto, un deposito al piano terra, zeppo di materiali non utilizzati e facilmente infiammabili, le alte lingue di fuoco, poi, sono salite fin sopra i solai intaccandoli sensibilmente.
Tutti gli occupanti dell’abitazione, numerosissima la famiglia con cinque figli, sono riusciti a mettersi in salvo. Nulla hanno potuto, nonostante il repentino intervento dei vicini e di quanti sono accorsi per prestare soccorso, per fermare l’azione distruttrice del fuoco.
Sul posto sono giunti, solo dopo lunghe ore, alle 23,00, i Vigili del Fuoco delle squadra 11B di Ischia, con ben due autobotti impegnate sulle colline di Montevico martoriate dal fuoco: immediato invece l’arrivo del 118, Carabinieri e Vigili Urbani per gli interventi di rito, facendo il possibile. Ormai il peggio era, però, avvenuto.
I pompieri per le verifiche e la definitiva messa in sicurezza si sono portati sul posto e sui depositi Schiano Bus con tutti i mezzi a disposizione.
Impagabile il lavoro dello staff del “Carlo Magno” che ha dato tutto se stesso con pale, attrezzi ed estintori per tentare di fermare il fuoco. La crisi idrica e l’assenza di acqua hanno reso vano ogni sforzo. Il fumo acre ed intenso si è alzato in alte colonne diffondendosi per diversi metri.
Papà De Luciano ha avuto la peggio riportando una intossicazione da fumo e un forte trauma per i quali si è reso necessario l’intervento del 118 e l’assistenza dei sanitari. Solo tanto spavento, e un evidente stato di shock, per il resto delle numerosa famiglia che, nel corso delle operazioni di recupero, si è prodigata per aiutare i soccorsi e salvare il salvabile. Un evento drammatico e triste reso ancor più pesante e tragico per le conseguenze e gli effetti che ha avuto su questa famiglia umile e generosa. Colpiti per la seconda volta, in pochi mesi, quando si erano appena rialzati dal primo devastante rogo. Un dramma.
“Perché? ” urla disperato e piangente con lo sguardo al cielo papà De Luciano. Una famiglia alla quale il buon cuore di tutta comunità dovrà dare aiuto e sostegno per superare questo momento così pesante e difficile.
La zona dell’incendio è stata messa in sicurezza solo dopo lunghe ore e grazie all’intervento della Protezione Civile di Forio CB e antincendio regionale di Ischia ed in ultimo il GARFI di Casamicciola. Il fuoco è stato domato, non senza difficoltà, dai volontari.
Paura per la presenza di tre bombole di gas, due rimosse immediatamente, l’ultima solo al termine di lunghe ricerche. Liberata la casa da ogni ingombro che possa costituire motivo di ulteriori focolai o punti d’incendio, i soccorritori hanno fatto la prima parte del lavoro. La strada è ancora lunga. I Vigili Urbani della stazione di Lacco Ameno provvederanno a transennare l’area, in attesa che la società che si occupa del servizio di Nettezza Urbana rimuova i rifiuti speciali ora ammassati al di fuori della casa.
Nel merito dell’incendio è stato aperto un fascicolo dalle autorità competenti. Chiarito ogni aspetto potrà avviarsi alla fase di ricostruzione e recupero dell’abitato affinché la famiglia De Luciano possa riavere una casa e tornare a vivere nella sua allegria e spensieratezza, una parte dell’abitazione è salva. Uniti come prima e più di prima.
Paura e rabbia anche per il vicino hotel Carlo Magno che ha temuto il peggio con ben 300 persone alloggiate. Timori e intensa attività anche per salvare i mezzi della Schiano Bus.
Incendi e roghi che dovrebbero cominciare a far intensificare controlli ed indagini. C’è qualcosa di strano sull’isola…

Il precedente | Era un caldo e tranquillo pomeriggio di fine maggio 20141, quando in via Borbonica un incendio di vaste dimensioni e rapida propagazione ha avvolto la casa della famiglia De Luciano. Grandi lingue di fuoco hanno distrutto ogni cosa, dai mobili agli oggetti presenti in casa, permettendo miracolosamente a papà Pino, mamma Anna e i loro sei figli il più grande dei quali appena maggiorenne di mettersi in salvo. L’abitazione dei De Luciano era stata già protagonista delle pagine di cronaca isolana per essere stata destinataria, nel 2011 di un ordine di demolizione da parte dell’allora procuratore Aldo De Chiara, una vera e propria spada di Damocle posta sulla testa della famiglia. A smuovere le coscienze sociali ci aveva pensato la piccola Sara, la figlia minore di Anna e Pino, che aveva scritto una toccante letterina al procuratore stesso. Passano non più di due anni e l’immobile viene di nuovo catapultata al centro dell’attenzione di tutti a causa del grosso incendio sviluppatosi al suo interno. L’incendio, scoppiato il 31 maggio, è stato così violento che a nulla valsero i tentativi di Pino di soffocare le prime lingue di fuoco che in breve tempo hanno avvolto tutti gli ambienti. Il celere arrivo dei Vigili del Fuoco non è riuscito a tamponare i danni: ben due ore di intervento per riuscire a spegnere tutti i focolai e a mettere in sicurezza l’area. Dalle indagini la causa di tutto sarebbe è stata ricondotta ad una disattenzione di uno dei membri della numerosa famiglia: uno degli abitanti della casa avrebbe lasciato un asciugacapelli acceso sul materasso, il calore dell’elettrodomestico si è in pochi secondi trasformato in vero e proprio fuoco che dal materasso si è propagato in tutte le stanze dell’abitazione di via Borbonica trasformando lo stabile in una trappola di fuoco.

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