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venerdì, Marzo 29, 2024

Fatemi puntellare gli edifici, l’appello di Castagna a Grimaldi

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Ida Trofa | Il governo casamicciolese si ricorda anche dell’altra parte della zona rossa, quella poco politica e schierata, si ricorda che Casamicciola Alta non è solo sulla strada dei suoi consiglieri comunali e adepti di peso vari. Cosi tra una somma urgenza e l’altra passa anche per i canali ufficiali e la struttura commissariale diretta dall’Arch. Giuseppe Grimaldi al richiesta per tre interventi di messa in sicurezza in via D’Aloisio.  Chiesto il  puntellamento di tre edifici alla struttura per l’emergenza e lo stanziamento di ulteriori fondi per gli edifici ritenuti in  condizioni di rischio di rischio maggiori prospicienti la via D’Aloisio. Si tratta della struttura ex fabbrica di ceramiche Keramos, casa Iaccarino-Manzi ad angolo con via Serrato e casa Capuano nei pressi dell’hotel Vinetum. Questo consentirebbe in gran parte, fatta eccezione per la grave situazione della chiesa del Purgatorio e di altre abitazioni di vai D’Aloisio, di ridurre in gran parte il rischio residuo. Una richiesta conseguente alle gravi censure della Procura di Napoli e dei suoi esperti chiamati a periziare le aree di sequestro in suddetta zona e irremovibili su alcuni aspetti. La questione posta dagli inquirenti è perentoria: senza la messa in sicurezza delle strade interessate, quelle collegate alla via principale D’Aloisio, non torneranno più sui siti sequestrati.
Continuando di questo passo, dunque, la rimozione delle macerie resterebbe sempre più un miraggio. Un obbligo che il sindaco Castagna, l’apparato che gestisce l’emergenza avrebbe già dovuto assolvere nei 60 giorni del post terremoto. Siamo in ritardo e oltre le chiacchiere non state affatto facendo presto. Restringere la zona rossa, date l’opportunità a chi può di rientrare a chi può di effettuare gli interventi privati alle proprie case… basta acon la tavoletta dei grandi progetti. L’obbiettivo della politica dei grandi burocrati è quello di mettere le mani sui soldi del terremoto e fare affari con le emergenze. Il terremoto è un business dello Stato e delle sue ramificazioni.
Il Comune di Casamicciola ha chiesto per la sola emergenza 3.376.340,00€ di somme urgenze, lavori e affari illegittimi.Per ora ha messo solo su una poderosa macchina  di ferraglia e legni buoni solo a gettare fumo negli occhi. Nessuna rischio attenuato, nessun incatenamento, nessun progetto valido per ridare la viabilità alla zona alta. La messa in sicurezza degli edifici, i puntellamenti e gli incatenamenti non dovrebbero riguardare il fabbricato nella sua interezza? Su quattro lati o solo una facciata? Per chi pagano e cosa pagano i casamicciolesi? E’ solo un valzer di fondi (in ultimo 1milione e 100mila € appostati in bilancio alla voce sisma pescati chissà dove) per gli amici degli amici. A Casamicciola, quando è andata bene, per puntellare solo la facciata di un edifico ha speso dai 100mila€. La messa in sicurezza è un’altra cosa.  Basta spostarsi di 100 metri al Fango dove, grazie alla motosega di Della Gatta e al ricovero di Pascale, sono intervenuti i vigili del fuoco. Basta osservare il lavoro dei puntellatori delle giubbe verdi  per capire cosa significhi una messa in sicurezza. Per il resto solo marchette e sperperi.
Nessun conforto per quell’angolo di mondo abusato e sfruttato. Vilipeso ed offeso. Neppure una lampadina un segno del Natale che tanti anziani del posto hanno chiesto a te Sindaco in Prima persona, mentre passeggiavi con il Cardinale Bassetti e il vescovo.  Si è ben compreso ormai che quelle zone rosse sono solo buone per le varie passerella e le foto di gruppo.  Non sia mai che i soldini della tassa di soggiorno dovessero finire prima del tempo!

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