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venerdì, Aprile 19, 2024

Evviva il dialetto! L’incontro semiserio a Lacco Ameno

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Una sala accogliente e a misura d’uomo, quella del Bar isabella situato proprio in piazza Santa Restituta, è stata il teatro, è proprio il caso di dirlo, di un evento particolare e coinvolgente: l’incontro semiserio sulla nostra lingua madre il Napoletano.

Un vero e proprio recital di poesie e testi letterari in dialetto napoletano e vernacoli isolani ha caratterizzato la giornata nazionale dedicata alle lingue locali facendo scoprire a residenti e turisti, la bellezza di alcune delle figure retoriche e delle onomatopee proprie della nostra lingua e che,forse, rischiano di perdersi nel tempo.

“Metti un tardo pomeriggio a Lacco Ameno nel bar della p.zza più importante; metti una Pro Loco che intende fare cultura senza annoiare con dotte conferenze per pochi eletti; metti un’atmosfera da serata tra amici; metti poesie in dialetto napoletano e in vernacolo isolano; metti un gruppo di attori; una chitarra tra le braccia di chi la suona con la passione di un amante; metti gli omaggi di due ospiti forestieri nei loro dialetti; metti una dirigente che sostiene certe iniziative e recita due poesie celeberrime di Di Giacomo; aggiungi un sindaco ironico e spiritoso cultore dei versi celeberrimi di Totò. Mescola il tutto e voilà l’incontro semiserio sulla nostra lingua madre, Il Napoletano, è stato servito” dichiarano dalla ProLoco Lacco Ameno.

Ed infatti si sono alternati al microfono realtà molto diverse e travolgenti. Ampia la rappresentanza foriana, il cui dialetto è, forse, tra i più complessi e completi della nostra isola, con Gaetano Maschio, Elisabetta Maschio, Cristina Mattera, Salvatore Mattera e Clementina Petroni, cui si sono aggiunti Domenico Schiano, Assunta Barbieri, il sindaco Giacomo Pascale e Lino Saviano con la chitarra.

Un pomeriggio indimenticabile per i tanti che hanno ascoltato poesie e brani di prosa, originali o storici, rigorosamente in dialetto.

“Il mio interesse per il dialetto foriano nasce ai piedi del letto di nonna Peppinella – dichiara Gaetano Maschio – che ci allietava con i suoi racconti e i suoi intercalari in foriano stretto. Ad esempio mi diceva “ausuleja a chegghia fenesta”… e l’indomani scoprivo a scuola che il termine derivava dalle nostre antiche radici. Ma anche Creje, pruscreje, pruscrigghie, pruscotte…”

LA GIORNATA

Interesse crescente e importanti riscontri di partecipazione per la sesta edizione della “Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali”, promossa dall’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia (UNPLI), che ricorre il 17 gennaio.

Fra le centinaia di iniziative, organizzate in gran parte dalla Pro Loco, ma anche da amministrazioni comunali, centri studio e altre realtà territoriali, spiccano i momenti di approfondimento, quali i convegni, in alcune casi con la partecipazione delle scuole, e anche spettacoli teatrali, videoconferenze e video-vocabolari.

La valorizzazione e la tutela dei dialetti e delle lingue locali ha cavalcato anche i social, con i numerosi messaggi postati con gli hashtag dell’evento #giornatadeldialetto e #dilloindialetto; molti anche i contributi pubblicati dai comitati regionali e provinciali, rilanciati dai profili ufficiali di UNPLI.

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