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giovedì, Marzo 28, 2024

Ernesto Pilato: «Ancora disposto a tendere la mano, ma basta prese in giro»

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Alessandro Mollo  |  Prima la proposta dei 70 cartelloni pubblicitari, poi lo sfogo telematico. Ernesto Pilato, appassionato da sempre vicino ai colori gialloblù, ha movimentato, con la sua verve, il mondo Ischia Calcio nei giorni scorsi. E dopo l’intervista del presidente Rapullino ci ha contattato per esprimere il suo punti di vista.

“La mia proposta è nata dal cuore. Chi mi conosce – esordisce Ernesto Pilato- sa bene che tutti gli impegni assunti nel mondo pallonaro li ho portati a termine. Prima di formulare la mia proposta sono stato chiaro e ho precisato che non conosco nessun dirigente nuovo dell’attuale società gialloblu, ma solo quelli che ho rinominato “la volpe furba” ed “il gatto zoppo”, ovvero Pino Iodice e Vicky Di Bello. Con quelle persone là io non ci voglio avere nulla a che fare, perché le ritengo poco serie. Nei miei confronti hanno solo debiti di gratitudine per tutto quanto ho fatto. Non avendo modo di contattare Rapullino, ho pensato di utilizzare la pagina Facebook “Ischia Calcio” per far conoscere la mia idea. Prima di muovermi, mi sono guardato attorno e ho contattato degli amici, i quali hanno confermato la propria adesione alla mia iniziativa. Sono persone che, in passato, hanno contribuito non solo con il discorso pubblicitario, ma anche ospitando la squadra nei ristoranti o nelle strutture alberghiere. Successivamente alla diffusione della mia idea, mi hanno contattato diverse persone per informarmi che volevano fare il tabellone pubblicitario, come Gerardo Mattera della Mondo Sport, Rosario Pilato della Unipol (che ha offerto anche la sua collaborazione), Calise Polli, Liberato Aprea. Nel giro di poco più di mezz’ora ho ottenuto la disponibilità per una ventina di cartelloni. In più mi hanno contattato Luisa De Siano, il ristorante La Bitta, perfino Buoninconti da Scafati. Ciò mi ha dato una carica interiore, e mi aspettavo di essere contattato dalla società. “

Perché avrebbero dovuto chiamarti loro?

“Perché avevo detto di non conoscere nessuno e di non sapere a chi rivolgermi, salvo per quelle due persone con le quali non voglio avere nulla a che fare. Se fossero stati interessati, cosa che non credo, mi avrebbero dovuto contattare. E invece nessuno di loro ha alzato la cornetta. Rapullino dice di non essere stato chiamato, ma chi avrebbe dovuto contattarlo? Ho lanciato un’idea, ho detto: “Se siete d’accordo, contattatemi, sono a vostra completa disposizione.” Non devono prenderci in giro, avrei preferito che dicessero: “Per questa stagione non si può fare nulla, perché abbiamo raggiunto degli accordi. Vediamo cosa si può fare per la prossima.” Sarebbero stati più sinceri.

Rapullino al Dispari ha dichiarato di essere disponibile ad ascoltare ed a sedersi attorno ad un tavolino. Purchè le proposte siano concrete.

“Era il minimo sedersi al tavolino. In base ai conti fatti, sarei arrivato nel giro di pochi giorni a 50 tabelloni pubblicitari. Per giungere a 70 vi era la disponibilità di quei ragazzi che l’anno scorso sborsarono i 500 euro (il riferimento è all’iniziativa dei tifosi ideata dai due Leonardo, Sasso e Calise ndr). Avevo avuto anche un’idea provocatoria, avallata dal tifoso storico, il Principe Morris (all’anagrafe Maurizio Di Meglio ndr). Pensavamo di comprare noi tifosi i cartelloni mancanti per giungere alla cifra di 70, con quote da 250 euro a testa. Avremmo diviso i tabelloni in quattro parti, scrivendoci sopra i nostri nomi, in modo da provocare non la società, ma chi non ha voluto collaborare e chi ha permesso che l’Ischia venisse portata via dall’isola. Mi volevo sedere al tavolino, e sono ancora disposto a farlo. E poi dovevo anche sapere come ragionare. Cosa posso dire a coloro che aderiscono? Posso impegnarmi per omaggiare loro con una maglietta, o un pallone o un abbonamento, come fatto in passato con Bruno Basentini. All’epoca portai, assieme a coloro che collaborarono, ben 166 tabelloni pubblicitari. Ma a noi i tifosi ci etichettarono come “morti di fame”. Ora che vi è la società dei grandi imprenditori, siamo anche disposti a collaborare, ma basta prese in giro.”

Rapullino ti ha risposto.

“Mi aspettavo un incontro. Dov’è scritto che al mattino devo andare in edicola? Potevano contattarmi. Fino a Domenica sono in ferie, sarei stato disposto anche ad andare a Napoli. “

Tra le soluzioni per portare l’Ischia sull’isola, Rapullino ha proposto, nel corso della conferenza stampa, di raggiungere quota 1500 abbonamenti

“Se li può dimenticare. Ischia non ha mai dato queste cifre. O il presidente Rapullino parla a vanvera oppure non è informato dei fatti. Ha un addetto stampa ischitano, che conosce la realtà. Prima di dire certe cose potrebbe confrontarsi con lui e capire così di affermare cose utopiche. Ho avuto il piacere e l’onore di avere a che fare con tante persone, ma mai mi era capitato di vedere lo squallore di quest’anno. E so perfettamente di chi è la regia: Pino Iodice. Dopo la vittoria con l’Aversa, si stava creando un movimento sull’isola attorno al grande nome di Pino Taglialatela per permettere all’Ischia di fare grandi cose. Pensavamo che Pino Iodice, il quale aveva detto che ad Ischia il calcio non si poteva fare e che voleva andar via, avesse abbandonato i gialloblu e le sue velleità di gestore. Invece veniamo a sapere che avevano già organizzato e pianificato tutto. Ho sempre detto che Rapullino non ha colpe, perché a mio avviso ha trovato situazioni già programmate, però non ci deve venire a prendere in giro. Rapullino ci deve dire di avere accordi con l’Internapoli e di voler gestire il tutto. Così potrebbe rientrare il tutto”

Però il presidente dell’Ischia ieri ha affermato al Dispari di non avere alcun vincolo dalle scuole calcio giovanili

“Credo che le quote siano ancora in mano ai vecchi soci. Se ancora devono effettuare i passaggi dal Notaio, perché si esprimono così? Mi sento preso in giro. Noi l’Ischia la vogliamo sull’isola, perché moralmente è di noi ischitani, che per quella squadra “abbiamo buttato il sangue”. Quando leggo certe cose mi chiedo: se questi signori hanno ottenuto gratis la gestione dell’Ischia Isolaverde, perché è bene sottolinearlo, loro non sono i proprietari ma i gestori dei gialloblu, perché dovrebbero avere vitto ed alloggio gratis? Loro gestiscono fondi della Lega pari quasi ad un milione di euro”.

Condividi la protesta dei tifosi, decisi a disertare il “Mazzella” Domenica?

“No, disertare no. Allo stadio non vorrei andarci più perché il mio spirito impulsivo e ribelle mi farebbe fare cose che non dovrei compiere. Non sopporto le falsità e le bugie ascoltate. Domenica sarò al “Mazzella” perché ci sarà il minuto di silenzio per ricordare il grande amico Dino Celentano, poi andrò via. Se queste persone vogliono realmente fare qualcosa di importante con i tifosi, io posso fare il promotore, ma pretese non ne devono avere. Una squadra professionistica che ottiene un milione di euro di contributi dalla Lega non può pretendere vitto ed alloggio. Hanno rotto i ponti con l’isola: non hanno una persona che conosce il territorio, perché hanno fatto fuori tutti”.

Rapullino dice che ha preferito non sapere cosa accaduto l’anno scorso ed in passato.

“E’ una leggerezza che potrei compiere io ma non un imprenditore. La prima cosa che avrebbe dovuto fare Rapullino era innanzitutto quella di conoscere il territorio e di farsi raccontare cosa accaduto”

Chi ti ha chiamato nei giorni scorsi per chiederti di reperire una struttura alberghiera per l’Ischia nelle giornate di Venerdì, Sabato e Domenica?

“Una persona seria vicina alla società. Mi ha detto che la proposta dei 70 cartelloni l’avrebbe portata avanti. Io ho risposto che il tempo era poco per agire. Sono stato rassicurato che non dovevo preoccuparmi, e subito dopo mi è stato chiesto di trovare una struttura che accogliesse gratis l’Ischia per le giornate di Venerdì, Sabato e Domenica. Avevo una idea, ma ho chiesto tempo per riflettere. Poi pensandoci, mi sono reso conto che venivo offeso da tutto ciò. In pratica dovevo permettere a queste persone di fare i comodi loro e poi dovevo pure trovargli la struttura. E poi la mia idea dei tabelloni pubblicitari è vincolata al ritorno dell’Ischia sull’isola. Se si fa un certo discorso, allora trovo anche la struttura. Sennò no.”

Se ti contattasse il presidente Rapullino, saresti ancora pronto a realizzare la tua iniziativa?

“Ho una grande passione per l’Ischia. Si, sono ancora disposto a parlarne, la mano, però, non la tendo a Rapullino, ma alla passione di tutti coloro che dal 1999 ad oggi si sono sacrificati tanto per tenere in vita l’Ischia. Ci tengo a sottolineare di nuovo che i proprietari morali dell’Ischia Isolaverde siamo noi isolani. Loro sono i gestori dell’Ischia, non i proprietari. Lo stesso Carlino, al quale io sono riconoscente per le sue vittorie, non ha mai acquistato l’Ischia. I proprietari dell’Ischia siamo noi ischitani.”

1 COMMENT

  1. non riesco a capire, se lo scorso anno si sono spesi 140 mila euro sull’isola, rapullino ha dichiarato che ora in terraferma se ne spendono 100 mila. Chi spende certe cifre e gestisce quasi un milione di euro dalla lega non dovrebbe avere problemi per 50 mila in piu o in meno, ma a me sembra che ognuno che vuole gestire l’ischia ci rimette e lo fa per passione. Allora non vi lamentate e portate avanti il progetto altrimenti non andate a voler gestire una squadra che vi fa perdere solo denaro. A buon intenditore poche parole. Per farla breve o tenite e sorde o stateve a casa.

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