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venerdì, Aprile 19, 2024

“E ti vengo a cercare”. L’arte come via di evangelizzazione

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Elena Mazzella | In occasione della Visita Pastorale indetta il 3 giugno dal Vescovo d’Ischia Pietro Lagnese indirizzata a tutta la Chiesa d’Ischia, si è tenuto ieri mattina un conviviale incontro con gli artisti d’Ischia.

Dopo l’incontro di “Padre Pietro” avvenuto la scorsa domenica pomeriggio presso la sala Multimediale di Aenaria in cui ha ringraziato tutte le associazioni del territorio che in tante occasioni hanno collaborato con la Parrocchia per fare famiglia, è stato dedicato uno spazio al gruppo di artisti del territorio.

Location migliore non poteva essere se non quella della storica Galleria d’Arte Mario Mazzella nel cuore del borgo storico di Ischia Ponte.

“Sono veramente contento di questo momento, è la prima volta nella visita pastorale che un parroco organizzi un incontro con gli artisti. Penso che in questo luogo, che è un’opera d’arte, sia da sprone perché qui sull’isola possa continuare a svilupparsi questa fucina di arte di cui voi siete bellissimi rappresentanti e testimoni”. Queste le accorate parole di sua Eccellenza il Vescovo di Ischia Pietro Lagnese in visita eccezionale alla storica Galleria Mario Mazzella che con emozione si dichiara amico degli artisti di Ischia: “Sono tra quelli che credono che l’arte è una via di evangelizzazione. Tutta l’arte è sacra, come giustamente dice l’artista e presepista Antonio Cutaneo, e vi ringrazio per questa vostra opera che state portando avanti. L’arte materializza ciò che riguarda tutte le cose dello spirito e ogni opera d’arte è davvero veicolo dello Spirito. Vi ringrazio per tutte le volte che avete prodotto opere che abbiano soggetti sacri, perchè in questo modo aiutate la Chiesa a farli conoscere ai posteri. Parlo ad esempio di San Giovan Giuseppe della Croce, che ad oggi è l’unico Santo ischitano canonizzato dalla Chiesa e della devozione alla Madonna che è così forte sulla nostra isola.”

“L’arte ha un compito importantissimo nel senso culturale in questa società in cui ci stiamo imbruttendo” continua Don Carlo Candido, promotore di questa iniziativa. “Ho voluto fortemente questo incontro poichè mi sono accorto, in tanti momenti, dei tanti artisti presenti sul territorio che in numerose occasioni hanno collaborato con la nostra Parrocchia per far famiglia. L’arte ha un compito importantissimo, fa parte di quella cultura che rende l’uomo più umano”.

E tantissimi gli artisti ischitani presenti nello storico tempio dell’arte dedicato a Mario Mazzella: Felice Meo, Nello Di Leva, Maria Caputo, Gianni Mattera Adelante, Antonio Cigliano, Annamaria di Meglio, Massimo Venia, Francesco Mazzella, Paolo De Santi, Michele Cocchia, Antonio Cutaneo, Nunzia Zambardi, Clementina Petroni, Luca Mazzella, Giovanni Iacono e Antonella Buono. Molto toccante il momento della testimonianza degli artisti Nunzia Zambardi, Felice Meo e Nello Di Leva, vittime delle conseguenze del sisma dello scorso anno a Casamicciola che li ha visti purtroppo abbandonare la propria casa e il proprio laboratorio per ricominciare di nuovo altrove riuscendo a superare attraverso l’arte il trauma subito.

Non è mancato un momento in cui Luca Mazzella, figlio dell’artista pittore Mario Mazzella ormai conosciuto in tutto il mondo, ha ricordato gli albori della vita pittorica del padre tra sofferenze e patimenti a causa dell’estrema povertà in cui l’isola versava, ponendo l’attenzione sull’eccezionale capacità dell’artista di incoraggiare chiunque volesse intraprendere la via dell’arte. Dopo una significativa poesia dai fluidi e caldi versi recitata dall’artista Clementina Petroni, e prima di ricevere la Santa Benedizione da Sua Eccellenza il Vescovo Pietro Lagnese, il folto gruppo di artisti ha posto attenzione alla lettura di don Carlo che ha avuto per oggetto la “Lettera agli artisti” scritta da Papa San Paolo VI in occasione della Messa degli artisti nella Cappella Sistina il 7 maggio 1964:

“La vostra missione, la vostra arte è proprio quella di carpire dal cielo dello spirito i suoi tesori e rivestirli di parola, di colori, di forme, di accessibilità. Bisogna ristabilire l’amicizia tra la Chiesa e gli artisti”.

Il prossimo appuntamento previsto per la Visita Pastorale “E ti vengo a cercare” in occasione della Settimana Eucaristica è previsto il giorno venerdi 23 c.m. alle ore 15,30 presso il Bar Calise con tutti i commercianti, gli albergatori e i ristoratori del territorio parrocchiale.

Ma cos’è la visita pastorale e in che consiste?

La Visita Pastorale è “un segno della presenza del Signore che visita il suo popolo nella pace”.

Con tale segno il Vescovo esercita il suo ministero, quello cioè di essere immagine viva di Gesù Buon Pastore che cura il gregge che gli è stato affidato. Gesù, durante la sua visita terrena, ha incontrato le folle e i singoli; così anche il Vescovo desidera fermarsi nelle case, per accogliere e celebrare insieme il dono sorprendente della salvezza. La visita del Vescovo non si limiterà agli ambiti ove si riunisce, prega e vive la comunità cristiana: riguarderà anche i luoghi dove quotidianamente si lavora, si studia e ci si incontra. Tutto ciò infatti, che è genuinamente umano, deve interessare profondamente il Vescovo. Ecco perché il nostro Vescovo Pietro ha scelto come motto della Visita Pastorale: “E ti vengo a cercare”.

Dovunque tu sia, fratello e sorella, il Signore Gesù, nella persona del Vescovo Pietro, desidera incontrarti per stare con te!

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