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giovedì, Aprile 25, 2024

Disastro EAV: due autobus in avaria. Uno “abbandonato” in strada

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Dei ritardi, selle corse saltate e delle lunghe, lunghissime attese presso fermate degli autobus più che fatiscenti, vi abbiamo parlato e riparlato in questi lunghi mesi estivi (e non solo) ma, purtroppo, oggi vi parliamo di un ulteriore disservizio EAV che segna, davvero, la netta discesa del servizio di trasporto pubblico su gomma.

Nel tardo pomeriggio di domenica, un autobus durante la sua corsa ha registrato la rottura della coppa dell’olio a Lacco Ameno, nei pressi del Capitello. Oltre che alla evidente fuoriuscita di liquido, vi è un ulteriore disagio: la presenza del grande mezzo lungo la trafficata strada. Volete sapere perchè? La ditta che cura la manutenzione dei mezzi non ha chi rimorchia l’autobus in officina e, quindi, il mezzo per tutta la notte è condannato a rimanere in strada alla mercé di chiunque.

Da quanto si apprende, infatti, pare che la ditta Esposito ha licenziato 4 lavoratori isolani (e altri 2 sono in attesa di licenziamento) per termine contratto, ed uno di questi aveva la reperibilità 24h per il recupero dei mezzi.

I licenziamenti sono giunti dopo i due anni di contratto fatti dalla ditta che, comunque, a dicembre terminerà il rapporto sull’isola.

Alla luce di ciò, in servizio, vi sono solo 4 unità di Ischia, mentre a supporto al mattino e fino al pomeriggio giunge sull’isola una squadra da Napoli di 6 persone.

Una situazione che mette a dura prova il servizio in sé. Oltre, infatti, ad avere un personale ridotti,  ad essere diminuiti sono anche gli autobus utilizzati sull’isola anche perchè ci si limita ad aggiustare i mezzi man mano che registrano guasti e non a procedere con una manutenzione ordinaria che potrebbe prevenire i guasti e i disservizi.

Politiche aziendali, pare, che non portano ad un pieno rispetto del contratto “global service” e che portano a disservizi che si ripercuotono sugli utenti finali e sugli automobilisti che, con gli autobus in avaria lasciati in strada, riscontrano non poche difficoltà nella viabilità.

Abbiamo più volte sottolineato come, per un servizio soddisfacente, vi sarebbe la necessità di avere in funzione sulle tante linee che collega l’isola, almeno 60 mezzi, ma, da quanto trapela, in servizio ve ne sarebbero in media 45 – 40 e ciò non permette di assicurare un livello adeguato del servizio fondamentale per la nostra mobilità. Se a ciò si aggiungono le tante avarie che si sono registrate in queste settimane, si comprende come le attese presso le paline delle fermate degli autobus siano sempre più estenuanti…

Una situazione limite che non si verificava da anni, e che contraddistingue questi ultimi mesi con la ditta che, pure essendo officina riconosciuta Iveco, non garantisce un servizio che faccia fronte alle necessità del territorio.

Gli automezzi, infatti, avrebbero bisogno di un intervento radicale, essendo più che usurati dall’utilizzo intensivo cui sono sottoposti ogni giorno. Un esempio: ieri, domenica, vi erano in linea circa 29 autobus, quando ve ne dovrebbero essere 47 e vi sono ancora gli orari con partenza frequenti.

Ma l’autobus presente a Capitello, a Lacco Ameno, non è la sola nota dolente di queste ore. Ve ne p anche un altro fermo a Sant’Angelo / Cavagrado. Sì, due autobus che costituiscono un chiaro pericolo per l’incolumità di chi percorre quelle strade e un rischio per l’azienda in quanto lasciare un mezzo incustodito per tutta la notte può portare a danneggiamenti da parte di maleintenzionati e non solo.

L’EAV deciderà di mettere in campo una azione diversa e risollevare la qualità del servizio offerto alla grande utenza, o si limiterà ad osservare l’inesorabile declino in cui sprofonda sempre più? In una isola turistica e che si dice improntata alla sostenibilità, è possibile che sia proprio il servizio pubblico a dare i maggiori problemi?

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