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sabato, Aprile 20, 2024

Diritto di Patronato. Il “papa” sfida il Vescovo: «Ci vediamo in Vaticano»

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Gaetano Di Meglio | Non avevamo alcun dubbio e lo abbiamo scritto fin dal primo momento. Era l’8 gennaio quando iniziammo a disegnare il terreno di scontro che ora vede schierati da una parte il sindaco di Forio, Francesco Del Deo, e il collega di Casamicciola Terme, Giovan Battista Castagna e, dall’altra, il Vescovo della Diocesi di Ischia, Pietro Lagnese.
Una guerra che ora, come vi abbiamo annunciato ieri, si giocherà presso la Segnatura Apostolica. Il massimo tribunale della Chiesa Cattolica e diretto, attualmente, dal cardinale Agostino Vallini.
Una guerra che si giocherà sul filo del “diritto canonico”.
Ma prima di proseguire è giusto e opportuno chiarire che questa vicenda non è il remake della vicenda che vide protagonisti, allora, il Vescovo di Ischia, Filippo Strofaldi e il consiglio comunale di Casamicciola Terme.
La vicenda si concluse con la pronuncia della Santa Sede che, appunto, invitava le parti a trovare una soluzione condivisa e non continuare nella diatriba. Ma la particolarità è tutta nei termini della vicenda.
Quando don Gino Ballirano forzò la mano, Strofaldi aveva riconosciuto, nei fatti, il diritto di presentazione. Ovvero aveva già richiesto al consiglio comunale la selezione di una terna. In questo caso, invece, Lagnese, non ha paventato la necessità di nominare il nuovo parrocco della Parrocchia di Santa Maria la penitente, ma ha solo messo in discussione la validità stessa del diritto.
Un motivo del contendere completamente diversa e che non può essere presa in considerazione.
Chiarito questo aspetto, importante, andiamo avanti.
Dopo la richiesta rinuncia di Lagnese, il sindaco di Forio ha espresso in maniera chiara e netta la decisione del comune di Forio. Ha convocato il consiglio comunale e, forte del voto unanime del civico consesso, ha detto “no” al Vescovo Lagense.
Diversa, invece, la strategia del sindaco di Casamicciola che, al pari di ogni persona che non ha argomenti ha avanzato la stupida richiesta di proroga al Vescovo adducendo i motivi del terremoto. Una scusa che non vale per nessuno. Poi, non pago, Castagna pensava di continuare a prendere in giro Lagnese chiedendo altri giorni e, dopo ancora, aspettare il nuovo consiglio comuale.
Ma cosa impediva al sindaco di Casamicciola e al consiglio comunale di esprimere il proprio parere? Niente. Ma questa è Casamicciola. Nulla di nuovo sotto al cielo.

Diverse le reazioni dei sindaci, diverse le reazioni della comunità. A Forio la tensione è tangibile. A Casamicciola, invece, sembra che solo ora si siano resi conto che il Vescovo Lagnese faceva sul serio.
E, ogni volta che qualcuno fa sul serio a Casamicciola, si arrivano alle figurelle. Una volta era Grimaldi, un’altra Lagnese. Stesso metro di giudizio. Stessa cattivo modo di fare.
A Forio, nel frattempo, è il sindaco Francesco Del Deo che non le manda a dire e va giù duro.
«Abbiamo già dato mandato ad un noto avvocato specializzato in diritto canonico per ricorrere contro questo decreto firmato dal Vescovo di Ischia che ci priva di un diritto insito nella storia del popolo foriano – dichiara in esclusiva a “Il Dispari” il sindaco di Forio, Francesco Del Deo – in qualità di Sindaco, principalmente, e di foriano, sono deciso, e con me l’intera amministrazione comunale, a percorrere tutte le strade utili per annullare questo decreto calato dall’alto dalla Diocesi di Ischia. Il diritto di patronato per la nomina del parroco della Basilica di San Vito Martire, chiesa di proprietà del comune, spetta, come la storia ci insegna, al popolo di Forio attraverso i suoi rappresentanti eletti in consiglio comunale. Il Vescovo di Ischia non può non prendere in considerazione, in questa questione, la votazione avvenuta in consiglio comunale che ha visto uniti sia i componenti della maggioranza che dell’opposizione contro questo che, a differenza di quanto sostiene il Vescovo, non rappresenta una Chiesa in cammino verso i fedeli, anzi. Ripeto, metteremo in campo tutte le nostre forze per evitare l’applicazione di questo decreto”.
Lagnese aveva chiesto ai sindaci delle parrocchie su cui vigeva il diritto di rinunciare per consentire la nomina del nuovo parroco (anche se, al momento, non sembrano esserci movimenti in giro, ndr) come accade nelle altre parrocchie: “In virtù del can. 83, § 2 CIC è facoltà del Vescovo attuale valutare se sia conveniente o meno mantenere Il suddetto privilegio e, in caso, se sia opportuno decretarne la cessazione. Dopo aver consultato la Santa Sede e i membri del Consiglio presbiterale, conformemente alla direzione che la Chiesa Universale ha indicato a partire dal Concilio Vaticano II, sono giunto alla conclusione che oggi la miglior soluzione pastorale per la Parrocchia (San Vito e S. Maria Maddalena Penitente), sia quella di avere un parroco liberamente nominato dal Vescovo, come avviene normalmente per le altre comunità della diocesi».
Nel frattempo, il Vescovo di Ischia non ha mai fatto mistero delle motivazioni che lo hanno spinto alla richiesta di rinuncia.
«La Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio Ecclesiae Sanctae (6 agosto 1966), all’art. 18. § l afferma: «Il bene delle anime esige che il Vescovo goda della libertà richiesta per conferire con giustizia ed equità ai sacerdoti più idonei gli uffici e benefici, anche non curati. […] sono abrogate le consuetudini e ritirati i diritti quanto alla nomina, all’elezione, alla presentazione di sacerdoti ad un ufficio o beneficio parrocchiale». Recependo la volontà e le indicazioni del summenzionato Magistero, il Codice di Diritto Canonico del 1983 non fa più menzione del “diritto di patronato” e propone il “libero conferimento” come via ordinaria per la nomina dei parroci, considerando la presentazione e l’elezione come eccezioni (cf. can. 523, CIC)».
L’attesa del popolo cattolico di Forio e Casamicciola è, ovviamente, legato a quello che sarà il percorso romano dei ricorsi dei consigli comunali.
Un’attesa che, nel frattempo, sarà sicura fonte di polemica.

3 COMMENTS

  1. Ecco che ora si faranno scomodare i poteri forti della Chiesa… I ricchi ed opulenti cardinali, tradizionalisti e retrogradi, cospiratori del potere nonché primi responsabili della crisi ed emorragia di fedeli dalla Chiesa cattolica.

  2. Casamicciola e Forio come in Cina.
    Nomine politiche.
    Mi correggo…
    Santa Sede e Cina hanno firmato un accordo proprio in questi giorni.

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