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giovedì, Marzo 28, 2024

Dino Ambrosino: “Da oggi in poi risintonizziamoci con i cittadini procidani”

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Leo Pugliese | Il risanamento dei conti, il bene comune, comunità e futuro. In un’ora e tredici minuti di colloquio, il sindaco Dino Ambrosino ha utilizzato più volte queste parole. Testimonianza del fatto di quanto siano  importanti per la sua amministrazione Procediamo con ordine anche perché dalla conferenza stampa sono emerse anche tutte un’altra serie di argomenti molto interessanti.

Ovviamente l’input non poteva che essere proprio sulla situazione economica dell’ente, analizzando una serie di dati che egli stesso ha rappresentato con fierezza
“Aver ridotto la spesa tra il 2014 e il 2017 di circa 1.800.000,00 euro, è un buon risultato, frutto del ridimensionamento del pensionamento del  personale di circa 1 milione di euro e di altre 800 mila euro che non sono pochi, tutt’altro. Sono frutto di una riduzione delle spese. Basta pensare alla riduzione di 100 mila euro per la gestione della pubblica illuminazione, le spese legali, erano un pozzo di San Patrizio senza fondo, l’ente aveva una convenzione con degli avvocati che pagava 120 mila euro all’anno più una serie di extra per altre cause, sul sociale anche abbiamo tagliato portando la spesa da 200 mila a 100 mila, non andando però a diminuire i servizi. La Tekra si pagava un canone estivo aggiuntivo di 100 mila e passa euro per i servizi straordinari. Quest’anno invece abbiamo investito solo 20 mila euro. Ma anche i costi della macchina amministrativa ad esempio, sono diminuiti di circa 50 mila euro. La precedente amministrazione aveva un assessore in più ed il sindaco costava di più per qual meccanismo del rimborso al datore di lavoro. Queste risorse per ora ci sono servite per tamponare un po grosse falle del passato, però via via perché sono strutturali sia il milione per i dipendenti sia gli 800 mila euro degli altri risparmi ci consentiranno di avere quella liquidità che poi agirà da moltiplicatore e ci permetterà di recuperare un po di più rispetto ai vecchi debiti”

I prepensionamenti quindi sono stati fondamentali
“Fatemi dire una cosa proprio su questo. La vecchia amministrazione ha giovato di questa possibilità  che lo stato ha fornito. Ma su trenta e passa pensionamenti totali, meno della metà ha usufruito di questa legge. Il resto erano pensionamenti maturati e qualche decesso. Una meta dunque di tagli al personale ( pensionamento) voglio pure capire che è stata frutto della scelta della passata amministrazione, l’altra metà erano per diritti maturati. Voglio comunque sottolineare che se fossimo stati in un’altra epoca si sarebbero quasi fatte trenta assunzioni. Cioè trenta pensionamenti uguale a trenta assunzioni perché  bisogna considerare che egli ultimi 20 anni al comune non è che non ci sono stati pensionati eppure sono state fatte altre assunzioni,i vigili i geometri e altre varie assunzioni. La nostra è una scelta diverso. Puntiamo ad un ente locale che costi meno al cittadino”.

 Ma è inevitabile che qualche assunzione vada fatta
“Due, il dirigente dell’ufficio tecnico e il comandante della polizia Municipale. Sono indispensabili. Per il resto cerchiamo di conferire all’esterno qualche lavoro alleggerendo non poco anche il carico dei dipendenti che sono rimasti. Ricordiamo che noi oggi abbiamo solo 4 capisezione a fronte dei otto che c’erano prima. Resta il comando della PM affidato alla segretaria comunale ma come dicevo stiamo approntando tutte le procedure per definire un’assunzione entro questa estate. Le strade sono diverse, stiamo valutando come fare. E’ necessario avere un riferimento per i vigili urbani”.

 Una macchina comunale dunque che costi meno alla comunità ed offra più servizi.
“Quando arrivo qui la mattina e sulla scrivania mi ritrovo il contributo di 1 milione di euro della TEFA alla città metropolitana non pagato dal 2003 al 2009, mi incazzo di brutto. Se avessi gli ex amministratori  tra le mani li farei neri. Questo comune gestito con un po più di oculatezza poteva trovarsi in una situazione differente e sicuramente quando noi ce ne andremo lasceremo un comune migliore di come lo abbiamo trovato”.

Altri ovviamente gli argomenti trattati tra cui quello del lavoro del mare con l’assicurazione da parte del sindaco di essere vigile sull’argomento con l’assessore Carannante, uno specifico riferimento ad alcune questioni sollevate in una recente intervista con il taglio volutamente polemico nei confronti della opposizione. Uno spunto interessante è stato quello sul possibile sviluppo turistico dell’isola anche dopo le indicazioni recenti di alcuni disservizi purtroppo verificatesi sull’isola durante le festività di natale, come la chiusura di attività commerciali che hanno reso la vita difficile ai tanti turisti che hanno scelto l’isola di Procida per trascorrere le vacanze

“C’è lo sforzo da parte nostra di orientare il turismo isolano non solo a quello estivo, ma destagionalizzando certi eventi. Gli ultimi venti giorni ne sono un esempio. Sui disservizi purtroppo  dobbiamo lavorarci e ricalibrare il rapporto tra amministrazione, rappresentanze unitarie, categorie  e cittadini. E’ un’abitudine consolidata sull’isola che gli albergatori e i ristoratori fanno sei mesi e poi chiudono. D’altronde se chiedi a loro di aprire per due giorni non ti aprono perché non hanno convenienza, personale. Ecc. Le vacanze natalizie a Procida sono una cosa nuova degli ultimi anni, probabilmente potrebbe anche non valere la pena. Se ci sediamo al tavolino con gli imprenditori e verifichiamo che c’è una grossa spesa pubblica casomai per animare l’isola e poi il ritorno è estremamente carente può darsi che non valga la pena e che dobbiamo puntare tutto dalla Pasqua in poi, da Marzo ad Ottobre”.

Non poteva mancare infine una domanda sulla questione Ospedale in cui il sindaco dopo aver rimarcato  ancora una volta la versione dell’amministrazione in merito al ricorso al TAR
“Il ricorso al TAR ha liberato una casella, ora tocca alla politica riempirla. La nomina di De Luca  a commissario sembra essersi arenata, ma noi speriamo di poter interloquire con lui. Il deliberato evaso dall’ultimo consiglio comunale è chiaro. Anche con l’ASL cerchiamo di avere un rapporto costruttivo. Stiamo valutando una serie di cose come la possibilità da parte dell’ Asl di usufruire di  alcuni immobili per riannodare i fili spezzati dell’assistenza sul territorio in termini di servizi sanitari come i laboratori che sono stati soppressi. La sentenza del TAR non ha risolto il problema, ha solo sancito un principio. C’è molto da lavorare. Però questo fatto mi fa dire anche altro”.

Cioè?
“In questo anno e  mezzo ne sono capitate di emergenze. Tra il fatto dei conti che non avevamo soldi. La circostanza di questo problema della sanità, i lavori pubblici, l’emergenza dei vigili. Questi qua se l’erano conservata la misura cautelare per Trotta. Fatti del 2011 e del 2012 dopo di che hanno aspettato il gennaio  del 2016 per eseguire una misura cautelare che francamente dopo tutto questo periodo aveva anche scarso significato. Perché tu la misura cautelare la fai quando la persona può inquinare le prove, può ripetere il reato. Quando tu a distanza di 4 anni mi formalizzi una misura cautelare non so che senso ha. Anche su fatti di ottobre è tutto da dimostrare è tutto più nebulosa la storia sinceramente, la misura cautelare in principio  non l’aveva proprio contemplata sta cosa di ottobre. Se non fosse capitata quella , questa cosa di ottobre non si sarebbe proprio posta, perché a parere mio non c’è stata chissà che cosa. Per dire tutte le emergenze e non è la semplice circostanza che noi abbiamo perso il responsabile della polizia Municipale che già di per se è una cosa grave e complicata da gestire  ma la circostanza che è impazzita la Maionese, cioè la c’era un corpo dei vigili profondamente diviso. Si sono stravolti degli equilibri precedenti. Anche i rapporti umani con i vigili ci ha portato via molto tempo. La precedente amministrazione quasi i guai se li andava a cercare, le società partecipate, i cassonetti interrati, si andava ad inventare delle cose. Noi i guai li abbiamo subiti che sia la sanità che ti è arrivato questo Polimeni all’improvviso, il procedimento penale di Trotta, le difficoltà economiche , crolli di strada alla corricella. ecc”.  

Una ulteriore precisazione:
“In merito alle misure cautelari applicate all’ex Comandante dei Vigili di Procida ritengo che per ottenere una giustizia efficace è auspicabile che i provvedimenti si emettano appena si accertano ipotesi di reato. Questo nell’interesse di tutte le Istituzioni coinvolte. La difficoltà che abbiamo vissuto si è aggiunta alle altre emergenze in una fase in cui il Comune di Procida stava mandando in pensione un gran numero di dipendenti ed era complicato trovare soluzioni alternative. Quella della giustizia in Italia resta una questione da affrontare e noi nel nostro piccolo ne abbiamo pagato pegno”.

La necessità di risintonizzarsi con la popolazione
“Come dicevo prima dobbiamo risintonizzarci con la comunità. Abbiamo difettato in comunicazione. E’ possibile che i nostri messaggi non sono stati chiari. Dobbiamo sforzarci di metterci sulla stessa lunghezza d’onda. Dobbiamo essere più attenti a come rapportarci. Parlare di più con la cittadinanza. Il lavoro deve essere condiviso. Prendiamo ad esempio il piano colore. Siamo andati in televisione alle edizione delle 20.00. Il massimo. E pure mi ritrovo una che fa una casa colore giallo. Dobbiamo essere uniti. Tutto il lavoro che facciamo è nullo se non lo proiettiamo all’esterno. Lo si fa sfruttando tutte le relazioni con la cittadinanza. Dobbiamo investire più energie per le relazioni, condividendo i messaggi e i risultati. Dobbiamo costruire certe sensibilità”.

E’ soddisfatto dei primi 18 mesi di amministrazione
“Come i muli abbiamo messo la testa sotto è ci siamo messi a lavorare ora è giunto il momento di alzare la testa e confrontarsi con la cittadinanza, e questo 2017 deve essere così, di costruzione di  questo atteggiamento verso la comunità. Una squadra giovane che ha dovuto applicarsi non poco. Problemi su problemi. Sono soddisfatto del lavoro dei miei amministratori. C’erano alcuni che non si erano mai occupati di politica. Uno dei problemi oggettivi  è stata l’aspettativa da parte di alcuni dei nostri elettori che avevano aspettative di 50 anni. Un conto è avere una sana alternanza di governo un altro conto è aspettare come noi per 50 anni e poi e chiaro che ti esplode la situazione in mano. Rimpasto in giunta? Vedremo tra un po. Alla fine la scelta degli uomini della giunta è stata fatta con tutti e c’era un ragionamento di fondo di possibile rimpasto”.

 

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