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sabato, Aprile 20, 2024

Dimentichiamoci il passato! Si replichi con gli “altri” trasporti

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Evitiamo di porci la domanda “perché non prima?”. La evitiamo perché, per una volta, vogliamo guardare a quello che abbiamo in mano. Una richiesta, unitaria, di un servizio essenziale. E’ vero, questa richiesta arriva a novembre 2018 nonostante gli attori siano in carica (chi in un modo, chi in un altro) da molto tempo. Qualcuno di loro ha interessi con gli armatori. Qualche altro ha, diciamo, una sorta di “questione personale” contro gli armatori ma il dato essenziale è che siamo davanti al primo atto, vero, che va nell’interesse dei cittadini delle isole di Ischia e Procida. Spero che la richiesta, ora resa pubblica, possa essere aiutata anche dalle comunità di Capri e Anacapri e, una volta per tutte, si possa iniziare a mettere i puntini sulle “i”. Credo che la Regione Campania e che il mai nato “ATO” debba iniziare a farsi carico di questa problematica. Così come credo che dagli uffici di De Luca, debba arrivare l’input giusto per iniziare a riconoscere il nostro STU e darci operatività e autonomia.

Persa l’occasione di mettere in difficoltà gli armatori quando si guerreggiavano, oggi, i sette sindaci alzano la voce e mettono nero su bianco, finalmente, una richiesta unitaria, plausibile, credibile. E, soprattutto, sostenibile!

Quale sarà il risultato? L’auspicio è che questa richiesta sia accolta e che questa iniziativa possa iniziare a dettare un cambio di rotta nella gestione delle problematiche unitarie. Il prossimo step, però, è sperare che i nostri sindaci si possano far promotori di una analoga iniziativa anche per quanto riguarda gli “altri” trasporti non solo marittimi. Giocare con tre corse e fare la voce grossa solo per i “propri” problemi e non per quelli di tutte le comunità che rappresentano sembra un po’ come la pubblicità del gratta e vinci (ti piace vincere facile…).

Il servizio, infatti, è uno di quelli a “budget garantito” e, cosa importante, dovrebbe anche essere sostenuto dalla Regione Campania anche attraverso iniziative speciali che lo stesso ente attua per fronteggiare l’emergenza dei rifiuti. E’ impensabile, infatti, che dell’oltre mezzo miliardo di euro che la regione investe per il trasporto, non si riesca a trovare una misura economica a favore delle nostre comunità e della nostra mobilità. Comprano treni, fanno metropolitane bellissime, chiamano artisti e non riescono a salvarci dal cappio dei privati? Ora la corda gira attorno al collo sbagliato (quello del Comune di Barano). Fino ad oggi ha fatto stragi, forse è arrivato il moment oche questa corda si spezzi. Per tutti, però!

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