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mercoledì, Aprile 24, 2024

Di Scala: “DEFR, nulla per la riforma della P.A.”

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“La nota di aggiornamento del Defr, che è corposa solo nel peso, ma scarna nella sua sostanza, è una nota generica e da cui ci aspettavamo di più, una prospettazione analitica, innanzitutto con riguardo al capo relativo alla riforma della Pubblica amministrazione”.
E’ quanto ha affermato la consigliera regionale Maria Grazia Di Scala, Presidente della Commissione Sburocratizzazione ed Informatizzazione della P.A., intervenendo in Consiglio regionale nel dibattito sul Defr.
“Non è riportata la variazione delle risorse umane, quanto personale si prevede che vada in quiescenza, lo stato di aggiornamento sulle direzioni generali e non sono poche quelle che nel frattempo sono state istituite – ha spiegato l’esponente di Forza Italia – ci aspettavamo l’indicazione di un fabbisogno reale regionale anche per capire quanti dei duecentomila posti di lavoro promessi e sbandierati potranno effettivamente trovare occupazione in Regione Campania. Mi riferisco alle società partecipate, non è indicato in un quadro sinottico quali siano queste società partecipate, le fondazioni, le quote di partecipazione, l’esatto oggetto. Per le società in house non è presente e non esiste alcuna digitalizzazione, nessuna indicazione su quante erano prima della razionalizzazione e quante ne sono adesso”.
“Vogliamo parlare di Regione in un click? – ha detto la consigliera Di Scala – con un decreto del Presidente della Giunta regionale del 4 dicembre 2015, oltre due anni fa, è stato istituito un gruppo di lavoro. Questa delibera di Giunta regionale risale al 3 maggio 2016 e approva il relativo programma e fa riferimento alla Carta della cittadinanza digitale. E’ passato un anno e mezzo da quell’approvazione. Sono curiosa di sapere se vi siano state applicazioni pratiche di Regione in un click – ha sottolineato – la lettera d) di questa delibera, laddove prevede la responsabilità di organi e dirigenze prevede espressamente che il Presidente della Giunta regionale entro il 31 gennaio di ogni anno debba relazionare al Consiglio sullo stato di attuazione della Carta della cittadinanza digitale della Campania. Il Presidente De Luca l’ha fatto, ha relazionato al Consiglio entro il 31 gennaio 2017? – ha chiesto Di Scala – se l’ha fatto, sono pronta a essere sanzionata, ma se non l’ha fatto, dovrebbe essere sanzionato chi ha compiuto tale omissione”.
“Vogliamo parlare di trasporti? – ha proseguito Di Scala – la nota di aggiornamento del Defr non ne fa menzione, fa soltanto riferimento all’attuazione di una rete integrata degli scali aeroportuali, ma se in questa Regione non riusciamo a far dialogare tra loro le compagnie di navigazione, se non riusciamo a effettuare un sistema di bigliettazione unico tra le tre compagnie di navigazione che servono il Golfo di Napoli, vogliamo guardare così avanti e parlare di smart station o di messa in rete degli scali aeroportuali?”
E aggiunge: “Interi periodi del capitolo del Defr campano dedicato all’immigrazione sono stati letteralmente copiati e incollati, peraltro senza un filo logico, dal Defr 2017 presentato dal premier Gentiloni ad aprile scorso. Naturalmente, non si cita la fonte. Insomma, in questo Defr regionale nessuno sforzo di fantasia per risollevare in qualche modo le sorti della malcapitata Campania e neppure per mettere un po’ di farina del proprio sacco su un tema peraltro di competenza nazionale”.
“Dunque, per la sezione ‘Voglia di lavorare saltami addosso’, al Defr Campania tributiamo il Copiancolla Award 2017”, ironizza l’esponente di Forza Italia

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