Speriamo di non dover ricordare la sfida fra Bacoli Sibilla e Nuova Ischia solo per le polemiche che l’hanno preceduta. Infatti, la gara di domenica mattina a Baia ha mille significati ed è di importanza quasi capitale in vista del prosieguo delle due squadre nella stagione.

Però, ovviamente, è impossibile non parlare, riportandole, delle davvero tantissime dichiarazioni poco attinenti al calcio giocato che ne stanno accompagnando l’avvicinamento.

L’espulsione – ormai arrivata un mese fa – con successiva lunga squalifica di Marco Mazzeo, bomber bacolese, ha aperto la danza di comunicati e repliche, note ufficiali e risposte non attese od accettate fra alcuni importanti protagonisti di Sibilla e Nuova Ischia. Il tutto rigorosamente fuori dai denti e, in alcuni casi, in maniera nettamente esagerata.

Una ultima parola, in ordine di tempo, sulla questione ormai aperta fra sibillini ed ischitani, la lasciamo dire al ds isolano Gianni Di Meglio, “chiamato in causa” per vie traverse dal presidente bacolese Capuano, molto risentito dall’aver ricevuto da mister Isidoro, e quindi non da un dirigente, quella che secondo lui è una insolente risposta alle sue tante lamentele.

Direttore, sicuramente sta tenendo d’occhio l’atteggiamento che la squadra sta avendo in questi giorni, ovviamente segue anche quello del mister. Li proietti alla gara di domenica a Bacoli, dove comunque vi giocherete tanto, e mi dica le sue sensazioni…

“Le sensazioni sono sempre le stesse, uguali a quelle di inizio campionato. Siamo consapevoli delle nostre forze e, come ci siamo detti in questi giorni, il girone di ritorno è un altro campionato e dobbiamo far si che le partite devono essere chiuse prima, non arrivare alla fine per farlo come domenica, in cui comunque c’era un rigore netto a nostro favore non concesso”.

Tutte queste lamentele e chiacchiere arrivate da Bacoli, soprattutto dal presidente Capuano, secondo lei sono state inopportune, fuori luogo, esagerate, o magari tese ad ottenere un arbitraggio compiacente durante la partita di domenica? Come si pone la Nuova Ischia di fronte a queste parole?

“Vedendo che il ricorso contro la squalifica di tre giornate a Mazzeo l’ha presentato l’avvocato Chiacchio, quindi non un legale qualunque, se le giornate di squalifica non sono state ridotte vuol dire che il calciatore del Sibilla ha fatto un gesto grave. Quindi non capisco perché la società della Sibilla debba lamentarsi. Credo stiano recriminando perché hanno perso quello che per loro è un giocatore importante ed hanno un paura di non fare risultato”.

Rispetto alle parole che il presidente Capuano ha detto nel suo comunicato in risposta a mister Di Meglio, mi riferisco alla parte in cui gli dice che non doveva permettersi di parlare e quindi stare zitto, vuole dire qualcosa?

“Io credo che ognuno stia facendo la loro parte. Loro stanno tutelando la loro società e noi stiamo tutelando la nostra. Quindi credo che il mister non abbia detto nulla di male e sono dispiaciuto più che altro dalle offese che ci sono arrivate. Perché noi non offendiamo nessuno. Poi penso che loro i Di Meglio li conoscano bene, perché proprio domenica premieranno mio zio Salvatore prima della partita. Quindi penso che il presidente del Bacoli abbia detto delle cose che cozzano contro il suo reale pensiero”.

Domenica avrete tanti appassionati al seguito a Bacoli. Una bella iniezione di fiducia. Vuole dire qualcosa a tutti i tifosi, magari rivolgergli un appello?

“L’appello è sempre lo stesso. Io credo che l’Ischia per il futuro sarà questa. Non so con quale società, se saremo sempre noi a gestirla oppure subentrerà un’altra società. Però credo che i tifosi alla fine dovranno dare comunque una mano a questa società per farla ripartire e farla tornare dove il calcio conta”.

Insomma, anche il ds ischitano non le manda a dire ma, dopotutto quello che è arrivato da Bacoli finora, pare essere il minimo. Potremmo essere arrivati alla conclusione della querelle Sibilla-Nuova Ischia, o almeno al termine di una sua importante tappa, visto che il campo sta per parlare e che, spesso, lascia ai protagonisti – in campo e non – parecchi altri argomenti simili su cui discutere.