fbpx
martedì, Aprile 23, 2024

De Magistris vuole i soldi dei rifiuti, Caruso si oppone

Gli ultimi articoli

Continuano a piovere sui Comuni isolani le ingiunzioni di pagamento della Città Metropolitana di Napoli per il mancato versamento delle relative quote Tarsu/Tia per il ciclo provinciale dei rifiuti, dovute in base a una legge del 2010. Somme cospicue che diversi Enti negli anni passati non hanno versato nelle casse della ex Provincia. E’ il caso questa volta del Comune di Serrara Fontana, che si è visto notificare una ingiunzione di pagamento per le quote non versate relativamente agli anni 2010, 2011 e 2012. Un periodo in cui ad occuparsi della gestione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani nel comune alle pendici dell’Epomeo era la società “”La Torre srl”. E’ quanto evidenziato nella delibera di Giunta immediatamente eseguibile approvata su proposta del sindaco Caruso, con la quale è stato deciso di proporre opposizione all’ingiunzione di pagamento.
Nella stessa deliberazione si ribadisce che nel periodo “incriminato” era “La Torre” a gestire il servizio, specificando che «la questione proposta rappresenta fattispecie ontologicamente connessa a quella discussa in sede di opposizione alla determinazione dello stato passivo del fallimento de La Torre srl, all’esito della quale è stata riconosciuta positivamente la posizione sostanziale fatta valere dal Comune», con tanto di sentenza del tribunale civile di Napoli dello scorso ottobre.
Di qui la decisione di opporsi all’ingiunzione per far valere le ragioni dell’Ente, demandando al responsabile del Servizio Amministrativo/Contenzioso la scelta del legale da incaricare. Tenendo in considerazione i tempi stretti e del procedimento connesso che, come detto, si è concluso positivamente per il Comune di Serrara Fontana.
E il dirigente dell’ufficio preposto a tambur battente ha proceduto alla nomina del legale. L’incarico è stato conferito all’avv. Gianpaolo Buono, che aveva già rappresentato il Comune nel giudizio fallimentare conclusosi favorevolmente per l’Ente e che dunque è già a conoscenza degli aspetti della questione. Il compenso è stato stabilito in 3.172 euro compresi Iva e Cpa. A tale costo deve aggiungersi la spesa per l’acquisto del contributo unificato, pari a 1.214 euro

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos