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venerdì, Marzo 29, 2024

De Luca commissaria La Colombaia

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Nello scontro tra le istituzioni, la Regione blocca il Comune di Forio

Non c’è pace per il degrado e per il profondo abbandono in cui versa la residenza ischitana di Luchino Visconti. Il bosco di Zaro, che piano piano si riprende la zona destinata all’incuria, alle erbacce e a quant’altro ha un nuovo nemico, figurato s’intende, la Regione Campania. L’ultima news che mette al cento la fondazione di Forio è la decisione della giunta regionale di nominare un commissario ad acta per ottemperare all’esigenza “di verificare la attuale sussistenza delle condizioni che assicurano il regolare funzionamento della Fondazione “La Colombaia di Luchino Visconti”, nel perseguimento dei suoi scopi fondativi”. De Luca ci vuole vedere chiaro anche se la missione è di quelle “astratta”. Alla stregua dell’istruttoria compiuta dalla Direzione Generale e dalla “dichiarazione di regolarità della stessa resa dal Direttore a mezzo di sottoscrizione della presente” De Luca delibera, appunto, per la nomina di un commissario.

UN PO’ DI STORIA. Il ruolo della Regione

Premesso – si legge nella delibera – che il Comune di Forio d’Ischia ha costituito La Fondazione La Colombaia di Luchino Visconti, in data 22.11.2001 con atto per notar Stefano Boccieri, con lo scopo di realizzare una scuola internazionale di cinema e teatro e diffondere la cultura della comunicazione dello spettacolo in particolare delle arti cinematografiche e teatrali;  che con atti rogati dal proprio Segretario Comunale in data 11 febbraio 1998, il Comune di Forio d’Ischia ha acquisito al proprio patrimonio la villa denominata “La Colombaia”, con ogni accezione e pertinenza, sita in località Zaro, appartenuta al regista Luchino Visconti; detto patrimonio immobiliare, in comodato d’uso alla Fondazione, con ogni pertinenza, accessorio e dipendenza è destinato alla realizzazione di una Scuola Internazionale di cinema e teatro e ad attività nel campo della cultura, della comunicazione e dell’arte; con Decreto del 23.04.2002, n. 315, la Fondazione è stata iscritta al Registro Regionale delle persone giuridiche di diritto privato per gli effetti del DPR n. 361 del 10/02/2000 e del DPGRC n. 619 del 22/09/2003; e con delibera di Giunta Regionale n. 3943 del 30.08.2002, la Regione Campania ha aderito quale membro fondatore alla Fondazione”

LA REAZIONE DI DE LUCA ALLE MOSSE DI DEL DEO

In data 08.04.2015 – continua l’atto regionale – è pervenuta nota, a firma del Coordinatore del Consiglio Direttivo della Fondazione, con cui si comunicano le dimissioni dei componenti dell’ente e con nota prot. n. 0759428 del 09.11.2015, il Sindaco pro-tempore del Comune di Forio, in qualità di Presidente della Fondazione, ha trasmesso copia del verbale del Consiglio Generale del 19.10.2015, in cui è stata deliberata la volontà di sciogliere la Fondazione per impossibilità di raggiungimento dello scopo fondativo, con la richiesta all’ Autorità vigilante Regione Campania di adottare il provvedimento formale di estinzione di cui all’art. 11 delle disposizioni di attuazione del codice civile; considerato che sussiste l’esigenza di verificare la attuale sussistenza delle condizioni che assicurano il regolare funzionamento della Fondazione “La Colombaia di Luchino Visconti”, nel perseguimento dei suoi scopi fondativi; ritenuto, pertanto, di nominare un commissario ad acta, con il compito di verificare, entro il termine di un mese, la situazione economico-finanziaria-patrimoniale della Fondazione, attraverso l’esame della contabilità sociale e dei bilanci relativi agli esercizi precedenti, e relazione alla competente Direzione Generale sulla astratta possibilità che la Fondazione possa conseguire uno stato di riassetto economico, tale da consentire la riattivazione dell’attività ordinaria dell’ente

DEL DEO LA VUOLE MORTE, DE LUCA NO

E, leggendo gli atti di De Luca emerge come l’azione del sindaco di Forio sia deleteria per il patrimonio comunale e per la villa stessa. Forse, i film di Visconti non piacciono a Mario Savio, a Francesco Del Deo e a qualche altro consigliere (politico e non) e allora la Villa diventa oggetto da disfarsene. Poco mesi or sono, infatti, Francesco Del Deo, accusando De Luca di “non fregarsene” della Colombaia aveva stabilito di identificare un liquidatore che potesse potare alla definitiva chiusura della struttura nel bosco di Zaro.

Francesco Del Deo aveva assunto l’iniziativa dei liquidatori dopo aver “preso atto che all’esito del deliberato la Regione Campania non ha fornito riscontro alcuno in relazione alle richieste formulate, e che pertanto non si è registrata né la dichiarazione di estinzione né, tantomeno, la nomina dei liquidatori» e, dopo tanto agitarsi, arriva la risposta del governatore De Luca, che ignora quanto richiesto da Del Deo e si fa autorizzare, invece, dalla giunta regionale «di demandare al Presidente della Giunta Regionale la nomina, con proprio decreto, di un Commissario ad acta, selezionato tra i dirigenti o funzionari in servizio presso la Giunta regionale, con il compito di verificare, entro il termine di un mese dal suo insediamento, la situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Fondazione “La Colombaia di Luchino Visconti, con sede in Forio d’Ischia alla via Francesco Calise, n. 130, e di relazionare alla Direzione Generale competente in materia di politiche culturali sulla astratta possibilità che la Fondazione possa conseguire uno stato di riassetto economico, tale da consentire la riattivazione dell’attività ordinaria dell’ente e il conseguimento degli scopi fondativi in materia di diffusione delle arti cinematografiche e teatrali; di rinviare, all’esito della relazione del Commissario ad acta, ogni determinazione in merito alla eventuale estinzione della Fondazione “La Colombaia di Luchino Visconti”; di stabilire che il commissario potrà avvalersi del supporto dei competenti uffici e delle strutture amministrative della competente Direzione Generale; di stabilire che la carica di commissario è svolta a titolo gratuito, salvo il rimborso delle spese effettivamente sostenute per l’espletamento dell’incarico i cui oneri gravano sul bilancio della Fondazione»

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