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venerdì, Aprile 19, 2024

Day After: sopralluoghi rimandati, manomesse le aree delle frane

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Ida Trofa  |  Passata l’allerta meteo è stato il giorno dei sopralluoghi e delle verifiche. Pompieri, Protezione Civile, Vigili Urbani, Sindaci, Uffici Tecnici e Carabinieri chiamati al tour de force sulle aree a rischio hanno cominciato di buon’ora stamani. Punto nevralgico Crateca e il Fango tra Casamicciola e Lacco Ameno, allertata anche la colonna mobile dei Vigili del Fuoco di Napoli. La situazione più critica a Crateca, qui c’è un processo franoso ancora in essere.
Per quanto riguarda le zone a valle degli alvei molti cittadini hanno provveduto a rimuovere detriti e fanghiglia con mezzi propri.
La manomissione delle zone interdette e la rimozione con lo scarico nei terreni sottostanti del materiale depositatosi e di alcuni grossi massi ha fatto poi scattare la denuncia carico di ignoti lo stop a tutte le attività che riprenderanno la prossima settimana.

IGNOTI ENTRANO NELLE AREE INTERDETTE, SCARICATI NEL CANALE DETRITI E GROSSI MASSI FERMI SUL PIAZZALE, 30 PERSONE RESTANO FUORI CASA, AUTO ANCORA IMPRIGIONATE

fango-cingoliNel corso delle verifiche il colpo di scena: soggetti non ancora identificati, nella notte, o verosimilmente alle prime luci dell’alba, sono entrati nelle aree interdette e con l’ausilio di un bobcat hanno rimosso i detriti e la fanghiglia scaraventandoli nel canale sottostante, dove si trovano altre abitazioni, e che conduce alla via Borbonica zona Hotel Grazia. Gettato nella zona delle vecchie fosse del fango di “Vincenzino a’Verula” materiali fangosi, detriti e due grossi massi tolti dalla via Crateca dove si erano depositati.
Un atteggiamento inaccettabile per le autorità che potrebbero creare gravi rischi ed un vero disastro intasando le vie di deflusso ulteriormente. Bisogna agire con coscienza e metodo in questi casi. I carabinieri della Locale stazione, assunte le sommarie informazioni, hanno sporto denuncia, al momento a ni confronti di sconosciuti . Dalle indagini emergono già i primi indizi. I responsabili, in caso vengano rilevati rischi cagionati da tale atteggiamento che costringerà 30 persone a restare fuori casa almeno per altri sette giorni.
Imprigionate ancora le auto sul ponte della Borbonica.fango-a-valle
I Vigili del Fuoco, di concerto con le autorità, hanno stabilito di sospendere ogni azione dinanzi alla scelleratezza umana e, per evitare ulteriori rischi, hanno disposto il dietro front di ben 12 uomini del corpo speciale di Vigili dl Fuoco pronti ad intervenire con i propri cingolati.

Dopo le verifiche, i rilievi e le indagini tecniche sommarie tutto è stato rimandato alla prossima settimana quando, tra lunedì e martedì, giungeranno gli esperti della Provincia e del Genio Civile. Disposte anche le analisi sui prodotti alluvionali e franosi per stabilirne la genesi e poi disporne il trasporto a discarica.

Il tavolo tecnico, riunitosi sui luoghi e composto da Vigili del Fuoco, Vigili Urbani, Carabinieri, Sindaci di Casamicciola Terme e Lacco Ameno e rispettivi Uffici Tecnici, è convenuto sulla necessità di prorogare i dispositivi di interdizione completa del sistema complesso di canali, abitato, vie di deflusso e strade d’accesso fino ad interventi definitivi ed ulteriori verifiche a monte per capire l’entità del pericolo che ci sta dietro alla frana attuale.

Nel complesso delle scampate tragedie Lacco Ameno e Casamicciola camminano a braccetto. Una spola tra i due comuni durata ore nelle imminenza dei fatti e continuata in prosecuzione già dall’alba di stamani.
I sindaci di Lacco Ameno Giacomo Pascale e quello di Casamicciola Giovan Battista Castagna, intanto, hanno diramato le rispettive ordinanze di sgombero ed interdizione, mentre il tratto della via Borbonica sul Ponte dell’Hotel Grazia non è stato chiuso: si rilevano tuttavia rallentamenti causati da automobilisti curiosi.

Per quanto riguarda le zone a valle degli alvei molti cittadini hanno provveduto a rimuovere detriti e fanghiglia con mezzi propri.

BOMBA D’ACQUA EVACUATI GLI ABITATI

Ieri, già dal primo pomeriggio, si sono registrate forti piogge, strade come fiumi in piena, alvei sotto stretta e costane osservazione, preoccupazione, forte, per frane e smottamenti che attanagliano e gravano su di un territorio fragile ed indifeso come l’isola d’Ischia. Intorno alle 16,30 una bomba d’acqua concentrata su Casamicciola e Lacco Ameno ha messo in ginocchio interi isolati con ampi tratti dal litorale alla montagna. Zone impraticabili ed interessati da diversi fenomeni di allagamento,esondazioni fognarie e processi franosi con moltissimi smottamenti.

SGOMBERATO L’ABITATO DI CRATECA E LA ZONA A VALLE NEL VERSANTE DI LACCO

fangoA Lacco Ameno circa 10 persone componenti di diversi nuclei familiari ed una palestra sono state sfollate per il rischio causato da un processo franoso in atto nella zona di Crateca, in un sito tristemente noto come “O Carut” proprio nel letto del “Cavone“ che sbuca, ricongiungendosi con la cava del Monaco, a Lacco Ameno zona Lido Sombrero. Sgomberata anche la palestra del gruppo Ginnastica Ischia a valle dell’area interessata dal processo franoso in atto.

Per lo stesso processo registratosi proprio nell’area di confine con Casamicciola sono state evacuate altre decine di persone componenti di ben cinque nuclei,famiglie residenti sempre in via Crateca, sponda termale, occupanti di ben quattro unità immobiliari. La lava, composta da fango misto a detriti e vegetazione, ha attraversato il vecchio alveo ora antropizzato depositandosi sulla via Borbonica nei pressi dell’Hotel Grazia.
Il tratto viario, noto come il Ponte per La Rita, non è stato chiuso al transito.
Qui sono rimaste coinvolte e semi sommerse due auto parcheggiate all’interno del canale che da sulle spalle dello stabile dove è sita la palestra ginnica.
Mentre alcuni volontari, come il mitico Giulio, un residente del posto, hanno provveduto a liberare le griglie di deflusso sulla strada divenuta un vero canale navigabile, i vigili del Fuoco e le autorità hanno preferito non rischiare il volontariato.
Nel mentre si tentava di sturare i canali, cercando anche di liberare le auto rimaste imprigionate dal fango l’improvvisa accelerazione sullo sgombro le evacuazioni. I Pompieri hanno bloccato persino i volontari come Giulio, invitando tutti ad allontanarsi per motivi di sicurezza atteso il processo franoso in atto.
Presa coscienza del pericolo la ricerca, difficile e perniciosa, delle famiglie da evacuare e la rincorsa alla emanazione delle relative ordinanze sindacali, all’invio dei fonogrammi di Pompieri e forze dell’Ordine sullo stato del pericolo.

Il tavolo tecnico riunitosi sui luoghi e composto da Vigili del Fuoco, Vigili Urbani, Carabinieri, Sindaci di Casamicciola Terme e Lacco Ameno e rispettivi Uffici Tecnici, è convenuto sulla necessità di interdire completamente il sistema complesso di canali, abitato, vie di deflusso e strade d’accesso.

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