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martedì, Aprile 16, 2024

Da Angela Merkel a Rocco Casalino, la “caduta” pasquale di Ischia

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Gaetano Di Meglio | Il nostro rapporto d’amore con la Germania si è rotto da tempo. Da troppo tempo, infatti, facciamo finta di non capire che abbiamo intrapreso il cammino seguendo la rotta sbagliata.
Sono tre anni, orami, che la turista più famosa dell’isola d’Ischia, Angela Merkel, non torna sulla nostra isola.
La donna più importante dell’Unione Europea, il capo di stato più influente degli ultimi anni ha deciso, da tempo, di tradire il suo “amore” per la nostra terra.
Aveva il suo hotel, la sua strada, le sue abitudini. I suoi amici. Un’amicizia lunghissima che si è interrotta qualche anno fa. L’ultima volta ci tradì per l’Alto Adige.
Ma questo segnale, la sua assenza, è qualcosa che ci fa male più di quanto possiamo immaginare.
Angela a Ischia, la turista più famosa che abbiamo, ci faceva del bene.
Accendeva i riflettori della stampa nazionale ed internazionale. Oggi avrebbe avuto un significato ancora più importante alla vigilia delle elezioni europee, dei rapporti tra i governi e, dei rapporti con il nostro governo.
Eppure, ancora una volta, come negli ultimi tre anni, Angela Merkel non è nostra ospite.
Il suo arrivo, il pomeriggio del giovedì santo, era una consuetudine. L’arrivo in aliscafo, la figura educata e silenziosa del marito, Joachim Sauer e le foto “rubate” erano l’oggetto delle prime pagine di tutti i giornali.
Le sue passeggiate sulla spiaggia dei Maronti, il bagno in piscina, la passeggiata da Sant’Angelo a Serrara facevano di Ischia la meta di Pasqua.
La meta più importante. Ma non è più così.
E la nostra caduta, la caduta di Ischia, l’interesse che ha la nostra location, è testimoniata dal un altro ospite. Questa volta non è il capo di una nazione come la Germania, non è uno dei leader della nostra Europa, ma è lo stratega della comunicazione del governo pentastellato, lo spin doctor del premier italiano Giuseppe Conte e volto noto della televisione nazionale per i suoi trascorsi da opinionista e non solo, Rocco Casalino.
Ospite dell’Hotel Central Park ad Ischia, Rocco ha deciso di trascorrere le sue vacanze di Pasqua sulla nostra bella isola verde. E anche questo è un segnale di quanto siamo in caduta libera.
Una volta era il Regina Isabella, oggi è l’Hotel Central Park.
Non c’è nessuna intenzione di sminuire nessuno, anzi. Ma è solo una semplice analisi del valore del nostro brand. La colpa è decisamente nostra che non abbiamo capito che stiamo precipitando.
Il fascino della nostra isola a Pasqua, solo un anno fa, aveva conquistato il leader della Lega, il ministro dell’interno e vice premier Matteo Salvini.
Sarà l’amore finito con la Isoardi, saranno le tensioni con i cinquestelle, sarà la tensione della campagna elettorale resta che, quest’anno, anche Matteo Salvini ha scelto un’altra location.
Ci dobbiamo accontentare di Rocco Casalino, il portavoce del premier Conte. E, forse, è anche giusto. Ci sono due commenti, presi dal web, che mi aiutano a raccontare questa caduta. Il primo è di Benedetto Valentino: “Ieri sono andato a via Roma: un commerciante mi offriva il formaggio, un altro il Limoncello, un altro un biscotto. Un dJ metteva musica a tutto volume. Mi sembrava il Suk di Agadir in Marocco (quelli di Istambul o di Tunisi sono molto più ordinati). Dappertutto cartelli con offerte di pizze birre e panini. È questa la nuova frontiera del turismo ad Ischia?”
L’altro, invece, di Raimondo Giusto: “Ho visto “turisti” (chiamiamoli così), che dopo cena escono apposta per prendere l’assaggio di amaro in questi “negozi” (chiamiamoli così). Ed alcuni ridacchiavano anche furbamente perché risparmiavano non dovendolo pagare. Che meraviglia”
Il tonfo con il fondo, forse, non lo abbiamo ancora raggiunto ma ci siamo quasi. Chi dovrebbe prendere le redini della “baracca” in mano e capire che siamo “malati” e che abbiamo bisogno di una cura che sia seria e immediata?
Quando ce ne rendiamo conto? Quando lo faremo sarà tardi. Quando capiremo il danno che stiamo arrecando alle nostre vite, alle nostre aziende, alle nostre famiglie sarà troppo tardi.
Ma facciamo finta di nulla perché, forse, ognuno di noi, ha ancora quel poco che serve per andare avanti.

9 COMMENTS

    • Non siamo Capri e non lo saremo mai!!!! Dateci un taglio voi e questo turismo d’elite’.
      Da cittadino di umili origini mi sento davvero offeso e preso in giro. Perche’ dobbiamo sminuire questi “poveri turisti” cosi’ come li chiamate voi?
      Probabilmente sono i ricchi che non pagano, mentre il turista medio e’ colui che lascia anche la mancia…
      Siate tutti piu’ umili e finitela riguardo a questo turismo razziale e selettivo!!!
      Volete il turista di serie A ed alla fine cio’ che arriva non e’ altro che meno dell’eccellenza.
      Quanto siamo bravi a dar fiato alla nostra bocca. Tutti san tutto, ma pochi fan poco.
      Svegliatevi, tacete ed aprite gli occhi. I fatti, questi servono!!!!

  1. Capisco benissimo la Merkel. Anch’io mi ero innamorata di Ischia. Ma scoprendo a poco a poco la mentalità della maggior parte degli ischitani, non ci torno più. Per voi, il turista non esiste in quanto essere umano, ma esiste solo in quanto portafoglio che vi porta i soldi.
    State sulla vostra terra, tanto noi turisti sappiamo dove andare.

  2. non ci sara’ nessun salvataggio, Ischia sarà’ comprata dal primo acquirente liquido e sarà’ la fine del capitalismo familista isolano e l’ inizio di qualcosa di nuovo, buono o cattivo si vedrà’.

  3. Bhe in effetti il detto che cita “dimmi chi frequenti e ti dirò chi sei” in questo caso ci sta da dio.
    Guarda chi ci viene a far visita e capirai chi siamo.
    Cosa vogliamo se i residenti sono prepotenti ignoranti e pezzenti arricchiti oltretutto detenendo il potere economico detengono anche potere politico è più che scontato che la politica locale metta in atto una serie di iniziative volte ad attirare solo ignoranti prepotenti e pezzenti arricchiti.
    Non mi meraviglia che la cancelliera tedesca non venga più e al suo posto ci sia Rocco.
    È il decorso naturale di ciò che è stato seminato.

  4. È da almeno 10 anni che il turismo ad Ischia è in caduta libera. Ormai, oltre alle bellezze paesaggistiche non siamo in grado di offrire nessun servizio speciale e dedicato che funga da attrazione per i turisti medio-ricchi, per non parlare di quelli appartenenti al target di lusso. Quindi, alla fine, dobbiamo accontentarci del turista pensionato o giovanissimo che trova accoglienza a prezzi vergognosamente bassi e che comporta depauperamento dell’intero indotto isolano. In tutto ciò i politici, isolani, regionali, nazionali ed europei dormono… gli albergatori dormono… Le associazioni del turismo, termalismo, commercio ecc. dormono… Svegliaaaa!!

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