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martedì, Aprile 23, 2024

Cultura. La “nuova” Biblioteca di Portosalvo

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Ci sono luoghi che si legano, forse più di ogni altra tipologia, alla storia del luogo e delle persone che vi abitano. Luoghi che si evolvono di pari passo con la società e ne vengono influenzati e la influenzano in modo a volte anche molto netto. A rientrare in questa categoria sono, indubbiamente, le biblioteche.
Fonte primaria di conoscenza e approfondimenti, non vi è biblioteca che non abbia al suo interno, tra i tanti scaffali e mobili testi di indubbia e rara bellezza, libri che narrano storie reali con tanto di date e protagonisti, o storie basate su fatti avvenuti ma presentati in forma varia. Ma non solo. La biblioteca è un luogo in cui ritrovarsi e ritrovare sé stessi, grazie all’appoggio dei libri e all’atmosfera che si viene a ricreare in ogni salone di una biblioteca.
Elementi sociali che si miscelano a quelli culturali e che hanno sempre posto la biblioteca al centro di un discorso di valorizzazione delle aree abitate e non solo. Ed è proprio su questa lunghezza d’onda che si posiziona la particolare biblioteca di Portosalvo che ha riaperto i battenti e pian piano sta riportando alla luce (e alla libera consultazione) volumi davvero molto preziosi.
Responsabile di questo piccolo gioiello isolano è la dott.ssa Ernesta Mazzella che, con gentilezza ed entusiasmo, ci ha aperto le porte di questo particolarissimo luogo.
“Come ogni biblioteca che esiste al mondo – ci spiega subito – anche questa racchiude in sé, tra gli scaffali, testi unici e rari. Un vero e proprio tesoro che già nel 1994 fu catalogato e sistemato da appassionati e volontari dell’epoca, ma che poi fu sistemato in alcuni scatoloni alla chiusura della biblioteca, chiusura durata fino ai giorni nostri.”
In effetti la biblioteca di Portosalvo nel 1994 divenne un bellissimo punto di aggregazione per la comunità ischitana e furono molti gli studiosi e collezionisti che donarono alcuni testi alla biblioteca che era stata sistemata in alcuni locali dello storico e splendido edificio che si trova lungo via Iasolino, proprio difronte all’ingresso del porto di Ischia.
“Il fondo presente presso la biblioteca è di inestimabile valore non solo economico – continua la dott.ssa Mazzella – e grazie ai lavori di riammodernamento portati a termine in questa area retrostante la chiesa stessa, la parrocchia ha di nuovo ampi spazi per attività di insieme, come il catechismo, i laboratori e, ora, la sala letture e conferenze per la biblioteca che, giorno dopo giorno, si arricchisce di sempre nuovi volumi che recuperiamo dall’archivio e sistemiamo.”

La biblioteca, alla quale si accede dal lato destro dell’edificio ecclesiastico, si sviluppa su più livelli.
“Al primo piano, che è anche quello accessibile e senza barriere architettoniche, vi sono ampie sale per le attività della parrocchia, il vero e proprio oratorio. Ma vi è anche una parete attrezzata con scaffali e vetrine che proteggono testi molto importanti e storici che derivano dalla donazione della famiglia di Mons. Albano, primo parroco della chiesa di Portosalvo.”

Per accedere, invece, alla vera e propria biblioteca, bisogna percorrere il corridoio centrale e salire una rampa di scale. Attraverso una porta rotondeggiante si raggiungono, così, altri gradini che, immediatamente, catapultano il fruitore all’interno di un mondo fatto di carta, rilegature e copertine. Libri di ogni epoca e argomento accolgono chi entra nella stanza dedicata alla biblioteca, ben sistemati su mensole che colorano tutte le pareti della stanza. Un bellissimo colpo d’occhio che lascia, quasi, incantati.
“Abbiamo testi davvero su ogni argomento, non solo ecclesiastico, anche se, ovviamente, è il principale. In consultazione vi sono alcune versioni anche molto particolari della Bibbia o del Vangelo e abbiamo una fornitissima raccolta di enciclopedie donate dai fedeli.”

Interessante è anche la raccolta, molto completa, della “Civiltà Cattolica”, pubblicazione che ha toccato il secolo ed è considerabile come un bollettino della Santa Sede.
“Ho recuperato, durante le ricerche – aggiunge – anche il regolamento del 1994 e le tessere del prestito. Ho raccolto tutto di quello che c’era e che è stato fatto dal parroco D’Abundo e don Filippo Caputo che hanno creato la biblioteca nel 1994. Le conservo per dare una memoria storica alla biblioteca che era collocata giù in un intero salone. C’è un elenco organizzato per autore, per soggetto e titolo e testimonia che la dotazione dei libri all’epoca era davvero molto più corposa. Ora superato questo momento di buio stiamo ripartendo.”

Quali sono gli orari durante i quali poter usufruire della biblioteca?
“Per adesso sono solo aperture pomeridiane il lunedì, giovedì e sabato con l’unica apertura mattutina la domenica che però per luglio ed agosto fermeremo.”

La biblioteca è di supporto alla via parrocchiale e del territorio e va incontro alle esigenze di molti.
“Stiamo ricevendo anche molte donazioni da associazioni culturali locali, come il Circolo Sadoul – continua – con i quali sto rendendo sempre più corposa la sezione dedicata all’isola d’Ischia. Ma le donazioni riguardano un po’ tutti i generi di libri anche molto recenti. Il fondo della geografia è molto ricco, come anche quello della storia. Prezioso, poi, è il piccolo fondo che Strofaldi ha donato alla biblioteca che all’epoca stavo cercando di recuperare. Testi interessanti perchè sono libri che riguardano la scienza e la bioetica, testi che mostrano tematiche attuali sotto un profilo cattolico-cristiano.”

Osservare gli scaffali della piccola ma fornitissima biblioteca di Portosalvo è come fare un salto nel tempo, con libri rilegati in modo particolare e, davvero, storici.
“Molto antichi – sottolinea – sono anche i testi del fondo di Mons. Pietro Buonocore. Fondo cui sono molto legata in quanto la mia famiglia è collegata alla figura di Buonocore. Dal diritto canonico alla storia della chiesa, testi che sono considerati i capisaldi della letteratura teologica, sono tutti presenti qui.”

Ernesta Mazzella, che cura anche il Museo Diocesano, ricerca e studia aspetti storici e particolari della nostra isola, bellissimi dettagli che la dott.ssa Mazzella coglie tra le pieghe di testi e opere anche molto antiche. E lo fa con passione e cura, in modo totalmente spontaneo.
“I testi sono in continuo aumento e l’offerta verso i fruitori è sempre più ampia. Anzi, vi sono anche dei libri di grammatica e scolastici perchè, nei progetti, vi è anche quello di aprire un servizio di supporto per gli stranieri che vivono nella parrocchia. Ma questo è un progetto futuro di cui poi parleremo.”

Sono tanti, infatti, i progetti che Ernesta Mazzella ha in mente e che realizzerà col supporto del parroco De Donato.
“Con la pubblicazione fatta in occasione della festa della Madonna di Portosalvo – ci racconta – la biblioteca è diventata anche editrice e questo è un passaggio molto importante. Ma abbiamo, poi, una vasta raccolta di testi anche moderni scritti da parrocchiani e intendiamo creare un ciclo di incontri di presentazione di questi testi presso la nuova sala conferenze che si trova al secondo piano.”

Salendo, infatti, una seconda rampa di scale, si arriva sul retro del palchetto reale che fiancheggia l’altare centrale della chiesa e si entra nella nuova sala conferenze e lettura della biblioteca, con tavoli per la consultazione dei testi e sedie per assistere alle conferenze.
“E’ uno spazio nuovo che spero di poter inaugurare quanto prima. Come anche altri servizi che saranno disponibili all’ingresso della chiesa, con la bacheca che ora raccoglie solo notizie relative alle attività parrocchiali, ma che a breve sarà utile anche ai turisti con informazioni sull’offerta culturale del territorio.”

La biblioteca di Portosalvo, infatti, si inserisce in una rete di punti di interesse che può e deve diventare parte integrante di una offerta turistico territoriale di prim’ordine, assieme alle eccellenze ischitane che costellano l’intera isola.

Uno splendido lavoro, un “work in progress” che sta portando dinuovo alla luce tesori della nostra storia da non perdere.

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