Gentile Direttore,
Nelle ultime ore la stampa e i social parlano di una aggressione sessista da parte di una baby gang ai danni del signor Giorgio Di Costanzo. E’ stata evidentemente fornita una versione del tutto fuorviante dell’episodio che ha visto protagonista il Di Costanzo e alcuni minorenni, poco più che bambini, attribuendo al fatto una gravità che non ha.
Si è trattato di un episodio che ha ben altri contorni e i genitori di uno dei ragazzi mi hanno dato mandato per valutare gli estremi della querela nei fatti accaduti».
Avv. Cristiano Rossetti
il giudizio di un penalista, spesso, per quanto autorevole possa essere finisce purtroppo per distorcere la realtà in modo incredibile.
e allora raccontaci come sarebbero andati i fatti secondo i genitori dei ragazzi … invece di fare tanto il misterioso
Se mio figlio avesse fatto una cosa del genere certamente penserei, piuttosto che rivolgermi ad un avvocato, ad educare meglio mio figlio. Solidarietà al sig. Di Costanzo.
Ecco, prima qualcuno in un altro articolo affermava che i fatti della presunta aggressione omofoba fossero figli dell’aria che tira, con un chiaro riferimento al governo e a Salvini in particolare. Ora che qualcun’altro prova a raccontare anche l’altra faccia della medaglia, magari scopriremo che la vera aggressione l’hanno subita i bambini, e questo grazie all’ aria che tirava fino a l’altro ieri, dove certi governi “progressisti” di sinistra, hanno strizzato l’occhio a troppe nefandezze ed ideologie deviate, che miravano a distruggere la famiglia e i bambini stessi, sdoganando atteggiamenti amorali e spesso illegali. Così, molti personaggi ambigui (non mi riferisco ai protagonisti della vicenda) potrebbero sentirsi autorizzati ad appagare le proprie pulsioni. Ovviamente non conosco i fatti nello specifico e non mi sento di condannare nessuno, spero che le indagini facciano il loro corso e che chi abbia sbagliato, in un senso o nell’altro, paghi.
Mi faccia capire: sta accusando qualcuno di adescamento?
Non accuso mai nessuno, ne faccio processi leggendo un articolo di giornale. Sono una persona che crede nella giustizia e finchè non sarà questa a fare luce sugli avvenimenti, non ci sono ne vittime ne colpevoli o meglio tutti sono vittime e tutti colpevoli.
“Nefandezze ed ideologie deviate”, cosa le fa pensare che la nefandezza e l’ideologia deviata non sia nella sua intolleranza? Io ho paura di chi, come lei, getta degli stigmi. L’intolleranza è deviazione, la violenza è deviazione, l’ipocrisia è deviazione. L’omosessualità non è e non deve essere stigma per nessun motivo. Tutto il mondo civile, quello che lei chiama con sprezzo ” progressista” è fermamente convinto che ciascuno debba vivere la propria sessualità come meglio crede.
Appunto, vivere la propria sessualità civilmente e non cercare d’imporla come di fatto avviene grazie all’intervento di potenti lobby di chiara ispirazione LGBT. Chi vuole il rispetto deve pure darlo. L’intolleranza è anche quando bisogna firmare un documento a scuola dove c’è scritto genitore 1 o genitore 2 per non offendere la sensibilità di chi è un genitore surrogato. Francamente io non ritengo di essere un pollo in un pollaio dove venir identificato con un numero, sono un PADRE e devo essere identificato come tale. Non parlate d’intolleranza perchè questi soggetti hanno discriminato, violentato e dissacrato in ogni modo possibile la famiglia NATURALE, quella dove non si comprano i bambini per capriccio, pagando 30 dollari dall ‘altra parte del globo. I veri omosessuali, hanno il mio rispetto, non sono esaltati da gay-pride! Provate a chiedere a loro cosa pensano di quello che sta accadendo…provate
bisogna punire sti minori macchiandogli la fedina penale, cosicche non troveranno piu un lavoro, solo cosi si possono punire, da parte mia faro’ una sollecitazione alla procura di intervenire su ischia a riguardo di questi ed altri minori in modo esemplare
Gli epiteti omofobi sono la prima causa di disoccupazione giovanile…
Hai ragione, però puniamo anche il bengalese che ha importunato due adolescenti a Barano?. Magari gli diamo il foglio di via e gli impediamo di ritornare in Italia? che dici, vale anche per lui la linea dura oppure in questo caso dobbiamo essere buoni e tolleranti?
Fammi una cortesia, puoi sollecitare alla procura di fare chiarezza anche su questa vicenda?
Egregio Avvocato. Il figlio del suo assistito sarà sicuramente un compendio di virtù non meno di quei puttini che adornavano tanti quadri barocchi. Ma, dia retta me: se proprio vuole aiutare il suo assistito, gli dica che il suo pargoletto a certe ore deve tenerselo a casa. Magari a leggere un libro o, se proprio non ce la fa, a vedersi un bel documentario sulle bestie feroci (molto educativi). Poi, gli dica anche che a suo figlio dovrebbe proibire di frequentare bar e posti poco adatti ai bambini ma, piuttosto, gli consigli di portarlo a Villa Arbusto o a Capodimonte. Perché, dalla frequentazione dei Musei si diventa più raffinati e si abbandonano quegli squallidi epiteti che il pargoletto sembra abbia usato nei confronti di chi Lei accusa. Epiteti, che converrà con me, sono propri di gente rozza, primitiva e sottosviluppata.
Concordo in toto soprattutto con Massimo. Vicenda tratteggiata in modo esemplare.
L’avvocato,naturalmente, fa il suo mestiere.
Ecco perchè non ho voluto fare l’avvocato penalista, per denaro si crede e si cerca di far credere qualsiasi cosa…