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giovedì, Aprile 18, 2024

Crisi idrica, i rimedi per non far morire di sete l’isola

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Il responsabile della distribuzione della Regione, Pisacane, ha spiegato che il problema riguarda tutta la Campania. Ottimizzando le manovre di chiusura si può garantire una distribuzione uniforme e per agosto si cercherà di aumentare l’erogazione. Resta il fatto che se non pioverà la carenza idrica è destinata ad aggravarsi. Oggi riunione d’urgenza del comitato del Distretto idrico di Napoli

 

La stagione estiva 2017 si profila con i rubinetti a secco o quasi per l’isola d’Ischia, ma anche per l’intera regione Campania e altre zone d’Italia, a causa della siccità. Una primavera e un inizio estate avari di pioggia rischiano di mettere a dura prova i cittadini.

Per far fronte alla grave emergenza, su iniziativa del sindaco di Serrara Fontana Rosario Caruso, che è anche componente del comitato esecutivo dell’Ente Idrico Campano, ieri presso la sede dell’Evi si è tenuta l’annunciata riunione tra i sindaci dell’isola e i rappresentanti della Regione Campania. Hanno partecipato il primo cittadino di Forio Francesco Del Deo; i neo sindaci di Ischia Enzo Ferrandino e di Barano Dionigi Gaudioso; mentre Lacco Ameno era rappresentata dal responsabile dell’Ufficio tecnico arch. Delle Grottaglie; dalla Regione è arrivato il dott. Ciro Pisacane, responsabile della distribuzione idrica dell’intera regione; per l’Evi presente ovviamente il liquidatore Ghirelli con l’ing. Trani. L’impressione è che, nonostante l’impegno di Caruso, non tutti gli amministratori isolani si siano ancora resi conto appieno della gravità del problema e della necessità di intervenire direttamente in rappresentanza dei loro cittadini.

La relazione del dott. Pisacane non è confortante. Ha confermato l’emergenza causata nella intera regione dal prolungato periodo di siccità, mai registrato in precedenza, oltretutto associato al forte caldo di queste ultime settimane. La grande sete attanaglia vastissime aree del territorio regionale. Pisacane ha promesso che si cercherà di limitare le difficoltà per l’isola d’Ischia mediante un approvvigionamento un po’ più contenuto rispetto agli altri anni, ma comunque garantito giorno per giorno. Così come si provvederà ad una maggiore sinergia tra gli operai della Regione e quelli dell’Evi nella effettuazione delle manovre di chiusura di tratti di condotta per garantire una distribuzione di acqua il più uniforme possibile sull’intero territorio isolano. Questo accorgimento serve a garantire che i vari serbatoi presenti sull’isola mantengano sempre un certo livello di acqua al proprio interno, per non incorrere in uno svuotamento che aggraverebbe i problemi.

Dettagli tecnici, ma la domanda che molti cittadini si pongono già oggi è: cosa accadrà ad agosto, quando si registra il pienone? Pisacane ha promesso che la Regione cercherà di aumentare la quantità di acqua minima garantita durante questo mese. In ballo non ci sono solo i disagi per la cittadinanza, ma anche le ripercussioni sulle attività ricettive, di ristorazione, in una parola sulla intera “macchina” turistica isolana.

Si sta cercando di pianificare una serie di iniziative per fronteggiare la carenza idrica, pur con la consapevolezza che, con il trascorrere delle settimane, questa potrebbe ulteriormente aggravarsi. Solo piogge prolungate e abbondanti potrebbero indurre all’ottimismo. A dimostrazione della serietà della situazione, per oggi è stata convocata una riunione d’urgenza del comitato del Distretto idrico di Napoli, alla quale prenderanno parte per le isole i sindaci di Procida, di Casamicciola Terme e di Serrara Fontana. Vedremo quali aggiornamenti scaturiranno da questo incontro.

 

 

1 COMMENT

  1. Scusate io vorrei sapere dove sono questi “rimedi”. Nei giorni scorsi, quando è iniziata a mancare l’acqua l’orario di inizio è stato alle 19 e si ricominciava a vedere un filo d’acqua alle 7 del mattino successivo! (e già su questo ci sarebbe molto da dire!!!). Da tre giorni a questa parte alle 19 va via ma il giorno successivo si inizia a vedere un filo d’acqua verso le 8,le 9, ieri è arrivata oltre le ore 10! Ora io vorrei capire una cosa: siccome non tutti hanno la possibilità di avere una cisterna o un serbatoio, come fa una persona che esce alle 5/6/7 del mattino e torna alle 19/20 o anche oltre a farsi una doccia????? Mi rendo conto che chiudere i “rubinetti” che ci erogano l’acqua nn è cosa così semplice come chiudere e aprire quelli di casa; ma se dobbiamo stare 13/14 ore senza acqua nn si potrebbe “distrbuire” questo DISAGIO ENORME nell’arco della giornata? Tipo: 6/7 ore durante la notte e le altre 6/7 durante il giorno? Magari comunicandoci con precisione quali sono gli orari? Giusto per avere il sacrosanto diritto di farci una doccia!!!!!! (Visto che sta facendo anche “un pochino” CALDO!!!!). Oppure per fare una lavatrice negli orari in cui L’ENEL ci fa risparmiare qualcosina!!!!!

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