■  Trasporti marittimi.  Le assurde scelte di un ente sempre più nemico 

Le scelte assurde della Regione Campania continuano a penalizzare Ischia ed i suoi abitanti, nonché i tanti turisti. Quella che vi stiamo raccontando è la cronaca di una strana “comparazione” tra due richieste di collegamenti tra Ischia e Pozzuoli. La prima è stata avanzata dalla Gestour, la seconda dalla Medmar.
Prima di capire cosa e come la Regione Campania sta facendo, bloccare di fatto un nuovo collegamento che gioverebbe non poco alla nostra mobilità chiariamo quali sono le parti in causa.
La Medmar ha chiesto alla Regione, lo scorso 2 settembre, di poter effettuare, tutto l’anno e tutti i giorni, un collegamento con nave traghetto Ischia – Pozzuoli con partenza alle ore 19.10 da Ischia e rientro alle 20.30 da Pozzuoli. Questa coppia di partenze, però, combacia con la corsa Gestour delle 19.10 che attualmente effettua il collegamento Ischia – Pozzuoli senza ritorno.
La situazione pareva essersi sbloccata da sola, visto che, per venire in contro alle esigenze dei “sanitari”, il collegamento Gestour è stata spostato alle ore 20.00. Tutto risolto allora? Neppure lontanamente.
La Gestour, che pure si meritevole nell’attivare un collegamento richiesto per consentire turni più agevoli al personale ospedaliero del Rizzoli, di fatto non fa ritorno ad Ischia, ma effettua solo l’andata per Pozzuoli.
La soluzione logica ed ideale, per tutti, sarebbe quella di autorizzare sia le corse chieste del vettore ischitano sia lo spostamento di quella di Gestour, così da ottenere il massimo per tutti.
Inspiegabilmente però, dinanzi a questa situazione dai contorni assurdi, la Regione Campania tergiversa e, forse per soddisfare il desiderio di protagonismo di qualche dirigente regionale, punisce e limita la mobilità isolana tenendo tutto sospeso. Al momento, come detto, la Regione ha messo in “comparazione” le due richieste. Abbiamo provato a chiedere cosa significasse “comparazione”, ma nessuno ci ha saputo spiegare il suo significato. Noi non abbiamo paura ad affermare che ci troviamo ad affrontare una forzatura palese. Cosa c’è da comparare? Gestour effettua solo un collegamento Ischia-Pozzuoli. Medmar, invece, oltre a alla corsa Ischia-Pozzuoli consente anche l’ampliamento del quadro orario, permettendoci di tornare sull’isola dalla terraferma, partendo da Pozzuoli anche dopo le ultime corse tradizionali. Ad oggi, dopo la sospensione delle corse domenicali delle 18.40 da Ischia e delle 20.30 da Pozzuoli (conseguente alla scadenza al 31 dicembre dell’autorizzazione provvisoria rilasciata a Medmar) l’ultimo collegamento da Pozzuoli per Ischia è alle 18.55 con Caremar.
A chi giova dunque evitare che gli isolani possano tornare a casa con un traghetto alle 20.30 da Pozzuoli? A nessuno!
Almeno che non ci sia qualcuno che si muova per altri interessi, che non sono evidentemente quelli della popolazione ischitana. Ci troviamo davanti ad un semplice cambio di programma orario che significherebbe più collegamenti per tutti e per tutto l’anno. Rispetto allo scorso 2016 la corsa Medmar delle 18.40 passerebbe alle 19.10 e quella delle 19.10 della Gestour alle 20.00.
Da Pozzuoli, invece, si otterrebbe in più il collegamento delle 20.30 che riempirebbe il buco che oggi passa tra la penultima e l’ultima corsa con nave dalla terraferma, una alle 19.25 l’altra alle 21.55.
Un passo in avanti che la compagnia ischitana si è detta disponibile a farci fare per i prossimi 2 anni e che aiuterebbe tutti noi a vivere meglio.
Eppure, gli ischitani che si battono per i trasporti marittimi preferiscono alzare i polveroni sono quando devono strappare biglietti omaggio o avere sconti o agevolazioni. Quando, invece, c’è da difendere – come in questo caso – la possibilità di avere maggiori corse (senza che nessuno ci tagli nulla!) sono stranamente concentrati su altro. Abbiamo l’occasione di migliorare i nostri trasporti e di farlo da subito e per tutto l’anno. Chi può, si muova!