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giovedì, Aprile 25, 2024

Come si richiede il rimborso di un volo cancellato?

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Appena il 7% dei viaggiatori che subiscono, loro malgrado, il ritardo o la cancellazione del volo fanno valere il loro diritto di risarcimento. La maggior parte dei passeggeri, in realtà, è all’oscuro della possibilità di rimborso per volo cancellato o altre casistiche qualora si verifichino problemi durante il volo o con la compagnia aerea. Dover affrontare lo smarrimento dei propri bagagli, il ritardo di molte ore del proprio volo se non addirittura la cancellazione, sono problemi fastidiosi che non sempre si sa bene come affrontare. È bene, allora, avere la consapevolezza che anche i passeggeri hanno dei diritti ben precisi e che, in caso di esperienze negative dovute alla negligenza della compagnia aerea, si può inoltrare la richiesta di essere risarciti. Vediamo assieme quando è possibile questa evenienza e come occuparsene.

I diritti di chi viaggia

Nel momento in cui si acquista un biglietto aereo, si accettano implicitamente le condizioni della compagnia. Questo significa, spesso, essere in balia di un trattamento non necessariamente di alta qualità, soprattutto nel caso di un volo low cost. Spesso le compagnie applicano condizioni differenti, magari abbiamo acquistato un volo e, una volta arrivati in aeroporto, ci viene detto che non c’è più posto perché il volo è andato in overbooking. Ebbene, è importante sapere che di fronte a diverse evenienze possiamo reclamare e anche ottenere un giusto risarcimento del disservizio subito. Dalla nostra parte ci sono la “Carta dei Diritti del Passeggero” dell’Enac e anche un Decreto Legislativo, il 96 del 2005.

Rimborso volo, quando è possibile richiederlo

Per poter richiedere un rimborso, devono sussistere specifiche condizioni. Lo si può chiedere nel caso di un ritardo del proprio volo maggiore di tre ore, nel caso di una cancellazione o dell’overbooking. A stabilirlo è la legge europea, che afferma che un passeggero il cui volo ritarda per più di tre ore, viene cancellato o non ha più posti disponibili nonostante l’acquisto del biglietto, ha diritto a un risarcimento di 250 euro, di 400 o di 600 euro, in proporzione alla tratta chilometrica del viaggio. Se la distanza da coprire con il volo è entro i 1500 chilometri, il rimborso sarà di 250 euro, pensiamo a un volo da Roma per Barcellona. Se invece la tratta è oltre questo limite, ma entro i 3500 chilometri, allora il risarcimento avrà un valore di 400 euro, ad esempio nel caso della cancellazione di un volo da Roma a Manchester. Se, infine, la tratta supera anche questa distanza, nel caso di un volo intercontinentale ad esempio, si ha diritto al rimborso pari a 600 euro. La cosa importante da sapere è che questa normativa è retroattiva e questo significa che un viaggiatore che abbia subito un danno del genere può inoltrare la richiesta di risarcimento entro 3 anni dall’accaduto. Come abbiamo già detto, è ammesso ovviamente anche il caso dell’overbooking, ovvero quando le prenotazioni sono maggiori dei reali posti disponibili sull’aereo e quindi viene negato l’imbarco e valgono, in termini di tratte e rimborsi, le stesse regole del ritardo e della cancellazione del volo. Nel caso, invece, in cui la compagnia aerea dia la possibilità di sostituire il volo con uno diverso che non comporti un ritardo maggiore di due ore nel caso di una tratta breve, tre nel caso della media distanza e quattro oltre i 4500 chilometri e il passeggero rifiuta, il rimborso si dimezza. Il risarcimento, inoltre, avverrà tramite bonifico o assegno o anche con un buono viaggio, qualora lo si preferisca. Naturalmente, verrà rimborsata unicamente la parte del viaggio che ha subito problemi. Il rimborso, invece, non scatta nel caso in cui il passeggero venga informato della cancellazione del volo almeno entro i 15 giorni precedenti, che si riducono a 7 se la compagnia offre la possibilità di sostituirlo con un volo alternativo, senza eccessivi stravolgimenti – in termini di orario di arrivo e partenza – del viaggio stesso. Inoltre, anche qualora l’eventuale ritardo o la cancellazione siano stati dovuti a cause non imputabili alla compagnia aerea, ad esempio delle condizioni meteorologiche avverse, uno sciopero improvviso o addirittura un incidente, purtroppo non avremo diritto ad alcun risarcimento pecuniario.

Come richiedere il rimborso volo

Dunque, ora sappiamo in dettaglio quando possiamo richiedere un rimborso se abbiamo subito un disservizio da parte di una compagnia aerea. Ma non è così semplice come sembra. Spesso, infatti, da parte delle compagnie ci può essere ostruzionismo o molta attesa, così da spazientire il passeggero e indurlo a lasciar perdere. Altre volte, le procedure sono magari un po’ macchinose e rischiamo di perderci tra burocrazia e cavilli e rinunciamo, così, per pigrizia o impotenza a far valere un nostro diritto sancito in Europa. Per richiedere una richiesta di rimborso, infatti, occorre innanzitutto essere certi che se ne abbia diritto, quindi contattare la compagnia aerea e compilare i moduli necessari, conoscendo anche le modalità previste per ogni singolo.

 

Per questo, la soluzione migliore per chiedere il rimborso di un volo cancellato è rivolgersi a un sito specializzato, come Risarcimentovolo.it, pensati proprio per offrire un servizio di assistenza e supporto a chi viaggia nel caso in cui si abbia diritto a un risarcimento o un rimborso. Su questi siti, infatti, è possibile capire subito se ci sono gli estremi per avere un rimborso oppure no, semplicemente compilando un form. Inoltre potrete sempre  trovare informazioni e aiuto nel caso di qualsiasi imprevisto, a nostra disposizione, infatti, c’è una squadra di esperti che saprà consigliarci su come muoverci nel caso di un ritardo, di un volo cancellato o dell’accesso negato all’imbarco per overbooking. In pochissimi minuti e qualche click, sarà possibile inserire i propri dati e quelli del volo e sapere come inoltrare la propria richiesta di risarcimento.

 

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