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venerdì, Aprile 19, 2024

Come accedere alle ZTL in ogni comune dell’isola? Per i disabili condizioni diverse nei diversi comuni

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Gianni Vuoso* | Giro dell’isola telefonico per avere informazioni sull’accesso di un invalido alle ZTL.
Dopo un bel po’ di attesa al telefono, abbiamo finalmente raggiunto il Comando Vigili Urbani del Comune d’Ischia: “Chiedo informazioni per un disabile. Qual è la documentazione necessaria per accedere alle ZTL del comune?”. Risposta immediata e gentile del vigile di turno: “Deve presentare il libretto di circolazione, la carta d’identità, il cartellino da disabile, poi viene qua e compila un modulo”. Bene. Il vigile dimentica però, di precisarmi che il modulo può essere compilato e presentato anche via web.
A Casamicciola ogni domanda è vana data la situazione in cui si trova attualmente il comune.
Proseguo per Lacco Ameno. All’analoga domanda, un vigile che pare dia per scontato che io sapessi, risponde: “Vieni qua col libretto e la targa della macchina e tutto è a posto”. Non serve altro, tutto molto semplice.
Chiamo Forio. Utilizzo i numeri che compaiono sul sito. Decine di telefonate inutili perché nessuno risponde. Un’impresa. Finalmente qualcuno chiarisce il mistero. “Avete fatto i numeri sbagliati”. Infatti. Ma sono quelli che compaiono sul computer “Sì lo so, ma dovete fare questi numeri qua” e me li indica. E perché quelli sul web non vengono aggiornati? “Non l’hanno fatto ancora, non so”. Appunto. Andiamo all’informazione visto che qualcuno ha risposto: “Se siete invalido, venite qua, fate la richiesta con il libretto di circolazione e fate un versamento di 10 euro”. Come, dove, con quale modulo, prima di venire in ufficio, dopo? Non inoltro queste domande e l’informazione, molto incompleta, si ferma lì. Il vigile aggiunge solo: “Potete accedere solo per il periodo in cui funzionano le telecamere” e cioè? “Di solito non sono attive da ottobre a febbraio”. Bene.
Proviamo a Serrara Fontana. Dopo un’altra estenuante ricerca telefonica ed un’attesa paziente, risposta: “Provate a fare questo numero, se c’è il comandante vi risponde altrimenti dovete aspettare”. Sono fortunato. Il comandante è in stanza e mi risponde: “Le ZTL sono solo a S. Angelo. Entrate, ci sono posti di sosta per invalidi, se li trovate liberi vi fermate altrimenti ve ne andate”. Sì ma per l’accesso è necessaria una documentazione particolare? Risposta elegante e stizzosa: “Ma io parlo italiano o americano, vi sto dicendo che potete entrare e vi fermate se trovate il posto libero altrimenti non vi potete fermare”. Tutto qui, ma non è il caso di incazzarsi.
A Barano non ci sono problemi perchè il comune non ha ZTL.
Due considerazioni.
La prima riguarda la capacità di interlocuzione di chi viene pagato per dare informazioni al pubblico, in una lingua e con modalità comprensibili, con buona educazione. Le risposte registrate confermano che nella maggior parte dei casi, non sono da comuni turistici. Toni e frasi che si addicono più per amici che frequentano una “cantina d’ ‘o pacchianiello” che non certo per un ufficio pubblico di un’isola che ha a che fare con tutto il mondo. Ma questa è una vecchia piaga sulla quale si sorvola con la simpatica giustificazione secondo cui “siamo simpatici e familiari”. Contenti noi, contenti tutti.
La seconda considerazione è più politica e nel contempo, pratica.
Possibile che su sei comuni, escluso uno, ogni comune debba avere una sua regolamentazione diversa da quella altrui? Ma stiamo scherzando? Un invalido non solo deve subire la sua condizione di salute, ma è costretto a subire anche l’incapacità di sei comuni a mettersi insieme per accomunarsi almeno nei servizi? E’ una vergogna che supera ogni limite.
Ci sono ostacoli che impediscono la realizzazione del Comune Unico? Andiamo avanti e cerchiamo di superarli, ma nel frattempo è così difficile mettere insieme gli assessori alla viabilità, i comandi dei vigili urbani per decidere una sola procedura?
Forse è proprio questa incredibile, pacchiana incapacità di pervenire ad una decisione unica, isolana, che attesta l’avvenuta realizzazione del Comune Unico.
Con questo pressapochismo, con queste incapacità, con questa visione da cortile, con tale assurda e anacronistica miopia forse sì abbiamo già il Comune Unico. Che ovviamente, vogliamo superare per giungere ad un vero Comune Unico, quello capace di dare risposte serie, chiare, esaustive, nell’organizzazione, nella programmazione, nei servizi.
E non si ripeta che i tempi non sono ancora maturi e che bisogna arrivarci attraverso i servizi…

*coordinatore ACUII associazione per il Comune Unico isola d’Ischia

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