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giovedì, Marzo 28, 2024

Colpo da 8.000 euro, ladro individuato dai Carabinieri

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Il colpo è riuscito, i soldi sono spariti, ma a quanto pare il presunto responsabile è stato individuato dai carabinieri che hanno operato subito dopo la denuncia. Il sospettato è stato rintracciato dopo il ritorno da Napoli per rincasare nella sua abitazione di Forio, ma l’accurata perquisizione non ha prodotto alcun risultato.

Il personaggio è conosciuto dalle forze dell’ordine e sussistono gravi indizi di colpevolezza per essere stato l’autore della sottrazione di 8.000 euro spariti in un’abitazione di Forio e seppur ben sorvegliata, non ha impedito al mariuolo di accedere all’interno e di andare alla ricerca soprattutto di denaro e di altri oggetti preziosi possibilmente e facilmente da vendere ai soliti ricettatori. Ma andiamo con ordine a raccontare questa storia che ha in qualche modo dell’incredibile e che ha impegnato i militari della Stazione di Forio e del Nucleo radiomobile della Compagnia ad un’attività intensa per scoprire il delinquente che si era intrufolato con abilità e “professionalità” all’interno di quell’abitazione al momento lasciata incustodita dal nucleo familiare impegnato o a svolgere attività lavorative, o per altre incombenze.

Il ladro che si ritiene essere napoletano, ma frequenta con una certa assiduità il comune di Forio, ove ha in fitto un’abitazione, non avrebbe tralasciato alcun particolare primo per salvaguardare se stesso e poi per la riuscita del colpo. E stando a quanto hanno ricostruito gli investigatori, il ladro in questione avrebbe eseguito più sopralluoghi, rimanendo all’esterno per più giorni e in ore diverse al fine di conoscere le abitudini del nucleo familiare e di coloro che lo frequentano. Andando alla ricerca di eventuali sistemi di allarme o di telecamere poste all’esterno per sorvegliare chi tentasse di invadere la proprietà privata. Sarebbe stato particolarmente attento, minuzioso, e solo dopo aver svolto questa necessaria verifica è entrato in azione. Secondo gli inquirenti lo avrebbe fatto di prima mattina, a fine della settimana scorsa e dopo essersi assicurato che all’interno non c’era nessuno. Ma prima di forzare l’ingresso, ha eseguito due mosse altrettanto importanti: ha reso inutilizzabile la telecamere posta all’ingresso e si è assicurato che nessuno potesse notarlo. E con altrettanta abilità e utilizzando i classici sistemi di scasso, ha avuto la meglio. Ben conscio che difficilmente è abitudine dei residenti isolani munirsi di porte blindate, dovendo poi porre altre protezioni della stessa sicurezza per rendere impossibile la rottura di persiane e finestre. Gli sarebbe bastato il classico piede di porco per rendere l’attività criminale più facile. Una volta all’interno ha però commesso un errore grave, non si aspettava di trovarsi di fronte ad un altro ostacolo invisibile, impercettibile: delle microtelecamere piazzate in più stanze. Come a volersi assicurare – i proprietari – che non era il caso di infrangere la privacy della famiglia e che tutto quanto era all’interno non era affatto nella disponibilità di soggetti senza scrupoli e che di professione sono dei mariuoli a tutti gli effetti. Una precauzione che si è dimostrata utilissima per gli investigatori per risalire quantomeno al sospettato principale del furto. L’uomo, però, non accorgendosi dell’occhio elettronico, ha comunque lo stesso provveduto a salvaguardare la propria libertà personale. Ed infatti le telecamere che lo hanno ripreso hanno mostrato un uomo che indossava un cappellino con visiera allo scopo di coprire il viso; indossava dei pantaloni jeans, una maglietta e un giubbino antivento di colore blu. Tutti elementi che sarebbero potuti diventare in futuro prova schiacciante per inchiodare alle proprie responsabilità il ladro. E le telecamere hanno ripreso quest’uomo girovagare da una stanza all’altra. Ma quando si è trattato di recuperare la importante somma di denaro, si è diretto verso il posto giusto ove erano nascosti gli 8.000 euro. E’ come se conoscesse già da tempo dove i proprietari dell’abitazione avevano nascosto il denaro.

E’ rimasto all’interno pochi minuti, il tempo necessario per fare la provvista e senza mai alzare lo sguardo verso il soffitto (guardando insistentemente a terra) è uscito per raggiungere la strada. E’ ormai consuetudine che ogni proprietario, i Comuni, gli esercizi commerciali hanno installato in diverse strade, vicoletti critici le telecamere. E’ di quelle che i carabinieri sono andati alla ricerca, nella speranza di trovare qualche altro dettaglio che potesse dare la stura alle indagini con la conseguente individuazione del colpevole. Ma già le immagini recuperate nell’abitazione sono risultate importanti, significative per indirizzare gli uomini della Benemerita verso questo personaggio partenopeo che ha un particolare interesse per Forio. E mentre il ladro si allontanava, i proprietari ritornavano a casa e prima di entrare all’interno si accorgevano che qualcosa era accaduto. Che qualche malintenzionato si era introdotto allo scopo di derubarli. Il caso ha voluto che il sospetto sia diventato realtà e che i soldi erano spariti. Immediatamente è stato lanciato l’allarme ed i carabinieri si sono prima recati in casa per i rilievi, nella speranza di trovare qualche traccia, qualche impronta e per recuperare i filmati. E dopo un paio d’ore avevano già la “soluzione”, su chi porre tutta l’attenzione investigativa, recandosi a casa del sospetto e grazie alle informazioni raccolte tra il vicinato e chi lo aveva visto per strada, si era saputo che immediatamente era partito per Napoli, destinazione ignota. E molto probabilmente lo avrà fatto tenendosi ben custoditi addosso gli 8.000 euro in banconote. Con abilità ha preferito immediatamente allontanarsi dall’isola per raggiungere la terraferma e nascondere in luogo sicuro il denaro, che se fosse stato rinvenuto nella sua disponibilità gli sarebbe costato l’arresto.

Secondo quanto è trapelato, il napoletano sospettato avrebbe fatto ritorno a Forio nel pomeriggio e da quel momento è stato preso in cura dai carabinieri che una volta entrati nella sua abitazione hanno eseguito una scrupolosa perquisizione. Allo scopo di rinvenire qualche indumento che indossava al momento del colpo, consapevoli che il denaro non sarebbe stato mai recuperato. Che era a Napoli e in chissà quali mani o luogo inaccessibile.

Non trovando nulla in casa, chi per anni ha svolto indagini di polizia giudiziaria sa benissimo che ogni elemento riconducibile al responsabile deve essere necessariamente ed immediatamente fatto sparire. E l’uomo è ritenuto uno capace a delinquere, che ha sempre avuto un comportamento molto defilato per non attirare su di sé le attenzioni. Mentre dentro di sé programmava qualche colpo, se non li ha già messi a segno nel passato. Questa volta ha avuto la sfortuna di trovarsi di fronte un proprietario che ha voluto andare sul sicuro adottando tutti quei sistemi di sicurezza atti a scoprire chi penetra senza permesso nella sua abitazione.

I carabinieri hanno fatto il percorso che molto probabilmente l’uomo ha compiuto dalla casa ove ha messo a segno il colpo e fino alla sua dimora foriana. Nella speranza di recuperare quegli indumenti. E’ stata una scelta che si è dimostrata vincente, perché all’interno di un cassonetto hanno rinvenuto il cappellino con la visiera, la maglietta e il giubbino blu. Non c’era bisogno che si togliesse i jeans, dato che sono assai comuni e sono indossati dalla stragrande maggioranza degli uomini. Ha cercato di eliminare quelle prove che lo avrebbero potuto inchiodare senza possibilità di appello. Restando il rammarico che comunque i soldi non sono stati recuperati e non lo saranno mai. Forse con un allarme più immediato (se i proprietari fossero ritornati qualche ora prima in casa) il “nostro” mariuolo non sarebbe riuscito ad imbarcarsi per raggiungere la terraferma e mettere in atto tutto ciò che aveva preordinato. Assicurando alla giustizia il responsabile con prove schiaccianti e che lo avrebbero reso più malleabile allo scopo di avere più benevolenza da parte del giudice. Invece una volta condotto in caserma ha negato su tutta la linea. Ha dichiarato di non aver mai commesso simili reati, simili imprudenze. Quegli abiti rinvenuti nel cassonetto non erano stati mai di sua proprietà, né li aveva ottenuti da qualche amico. Dichiarandosi estraneo, non ha convinto i carabinieri che lo ritengono aver avuto una parte importante in questo furto ed in accordo con il pubblico ministero di turno agli affari penali è stato denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di furto aggravato. Per aver utilizzato armi atte allo scasso. Denunciato a piede libero e dopo le formalità è tornato a casa in attesa che si concludano le indagini, che molto probabilmente lo condurranno dinanzi ad un tribunale. Sulla base delle immagini registrate all’interno dell’abitazione ove sono spariti gli 8.000 euro.

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