Ficcante, puntiglioso e determinato. Ecco il commento di Clotilde Di Meglio al suo primo consiglio comunale di Barano d’Ischia.
«30.06.2017 primo consiglio comunale… si insedia la “nuova” amministrazione del Comune di Barano d’Ischia – inizia così l’avvocato che aveva sfidato il sindaco eletto Gaudioso – . Dichiarazioni programmatiche invero di scarsissimo pregio (parchi, campetti, giochi per bambini) e poi diritti all’approvazione dei punti all’ordine del giorno. Proprio così … all’approvazione… con ben poca attenzione a opinioni diverse, vissute come critica sterile e attacco gratuito. L’onorevole consesso non si sofferma neppure per un attimo ad analizzare il voto e il nuovo Sindaco, gonfio di orgoglio per il risultato senza precedenti, non prende in minima considerazione il fatto che quasi la metà della popolazione baranese ha scelto di non votare, urlando silenziosamente la sua sfiducia nel sistema. “Tanto così deve andare” hanno pensato in molti e agli amministratori sembra sfuggire che in questa rassegnazione si registra la misura della loro personale sconfitta. In questo quadro desolante il Consiglio Comunale di Barano d’Ischia – Cloltilde non lesina commenti al veleno – non si cura di prendere alcuna posizione sul disagio del popolo e passa velocemente alla creazione di una nuova posizione di privilegio alla modica spesa di € 800/1000 al mese… il Presidente del Consiglio. Certo … la professionalità richiede il giusto riconoscimento ma come la mettiamo con la non felice condizione economica dell’Ente sottolineata dallo stesso Sindaco?!? Quest’ultimo, il più rappresentativo di sempre, ritiene -con il supporto dell’eloquenza del suo capogruppo-che Barano abbia bisogno di un Presidente del Consiglio … perché? Ma è ovvio… perché tutti gli altri comuni ce l’hanno!!! E poi perché c’è bisogno di una figura super partes. Verrebbe il sospetto che alla fin fine vogliano eleggere qualcuno dell’opposizione, se non fosse che c’è fondato motivo di ritenere che invece la creazione di questa figura serva a dare lustro a chi non ha trovato nel voto – mazzata in perfetto italiano – il riconoscimento sperato. Alla fine della seduta convenevoli di rito con tanto di fotografie di rappresentanza ma l’amaro in bocca rimane. Auguri Sig. Sindaco… a Lei e alla Sua maggioranza. L’opposizione vuole essere costruttiva ma mai compiacente. 2119 voti sono stati pochi per vincere – operazione orgoglio della Di Meglio – ma ci consegnano la responsabilità di far sentire la voce di chi li ha espressi oltre che di quanti hanno silenziosamente gridato la loro protesta rispetto a questo modo di governare il paese.»
