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giovedì, Aprile 18, 2024

Clotilde contro l’assessore: «Sergio Buono …suvvia un po’ di polso»

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Gaetano Di Meglio | La diffusione, solo pochi giorni fa, di quanto accaduto tra il sindaco di Barano, Dionigi Gaudioso, e il consigliere di opposizione Clotilde Di Meglio ha portato con sé non poche conseguenze.
Tanti i commenti e le considerazioni giunte in merito alla discussione avvenuta e al comportamento, fermo, tenuto da Clotilde Di Meglio che, attraverso il suo profilo Facebook, ha chiarito il suo punto di vista e quanto accaduto nei minimi dettagli.

Questo l’accaduto.
“Un gruppo di cittadini residenti in Via Piano di Testaccio – scrive Clotilde Di Meglio – per il tramite del sig. Franco Pesce ieri mattina (il 9 marzo, ndr) alle ore 9.00 mi ha chiamato, chiedendo sostegno e partecipazione in quanto si apprestava a riunirsi in delegazione per rappresentare al sindaco i problemi della strada ove risiedono. È noto che nei giorni scorsi la sede stradale è stata invasa dalle acque, tenendo i residenti sequestrati in casa e provocando danni di vario genere, in particolare alle autovetture. Ero in Tribunale a lavorare ma ho immediatamente organizzato i miei impegni per partecipare alla delegazione. Sta di fatto che alle ore 10.30 ho raggiunto i cittadini presso la sede comunale. Essendo gli stessi già all’interno della stanza del Sindaco, ho educatamente bussato alla porta e sono entrata. Quello che è successo ha dell’incredibile.
Il Sindaco si è sporto dalla scrivania e con inaudita violenza verbale mi ha intimato di uscire dalla stanza. Ho inutilmente rappresentato della circostanza secondo cui il mio intervento era stato richiesto dagli stessi cittadini e che in ogni caso in quanto rappresentante oltre che capogruppo di minoranza avevo titolo a presenziare. Ma niente … il Sindaco ha continuato ad apostrofarmi di uscire, senza accettare alcun dialogo, come del resto in ogni situazione. A questo punto potevo addentrarmi in una polemica senza fine ma mi sono responsabilmente resa conto che ciò avrebbe distolto l’attenzione dal problema che affligge quei cittadini, sicchè mi sono allontanata.
Intendevo dare con il mio intervento un contributo alla risoluzione della situazione non certo provocare un inutile braccio di ferro con la maggioranza. Non posso però tacere del fatto che il Sindaco del Comune di Barano d’Ischia troppo spesso dimentica che siamo in democrazia e non in un protettorato della repubblica delle banane. Dimentica, inoltre, che la stanza che lo ospita non è di sua proprietà esclusiva.”

Una situazione tesa e nervosa cui Clotilde ha tenuto testa e risposto in modo tranquillo e sereno ma senza lasciarsi sfuggire nulla. E al comportamento misogino di Dionigi, Clotilde ne ha anche per Sergio Di Meglio, l’assessore ed ex vicesindaco di Barano.
«Scaccia dalle stanze e stronca il dialogo – commenta Clotilde -, facendo la voce grossa e battendo i pugni sul tavolo, colui che non è in grado di reggere il confronto con chi è meglio di lui. Peccato anche per le persone che al suo fianco subiscono passivamente i suoi comportamenti. Buona giornata anche all’ing. Sergio Buono … suvvia un po’ di polso … altrimenti succede che chi osserva pensi che quei comportamenti, cattivi, sbagliati, inopportuni, fuori luogo, ridicoli persino, siano condivisi. Quanto a me ho visto una statua di ghiaccio… ma in quella stanza c’erano almeno altre venti persone e non so cosa abbiano visto…”
Clotilde ne ha per tutti.
E a quanti le hanno “rinfacciato” un comportamento dimesso e non combattivo in quella sede, ha tenuto a rispondere prima,
Il consigliere Di Meglio non le manda certo a dire e, anzi, aggiunge: “Prendo atto … ma voglio sottolineare che sicuramente mi sarei potuta sedere a terra e far chiamare i carabinieri… molti avrebbero detto: ma quanto è tosta quella persona! Ma cosa ne sarebbe stato delle legittime istanze di quei cittadini che, in circa venti, avevano avuto la forza e la costanza di riunirsi per portare la loro voce al “primo cittadino”?!? Sarebbero stati relegati a un secondo piano che non meritano. La loro voce doveva essere ascoltata. La mia voleva essere un supporto e un aiuto. Il sindaco, purtroppo per lui, nella consapevolezza di oggettivi limiti, mal tollera di essere ascoltato da persone a cui, bontà sua, evidentemente riconosce capacità superiori”.
E a supporto di Clotilde arriva anche una cittadina del “Piano”, la signora Maria Cristina Di Iorio rompe il muro di omertà e racconta: “Sono molto dispiaciuta per l’accaduto. Io non sapevo che doveva esserci anche lei quindi in un primo momento non capivo il motivo del signore seduto in poltrona di tanta arroganza e male educazione, ma devo dire, mi sono rifatta dicendogli in faccia: che è un gran maleducato”

E a chi chiede se alla fine i cittadini siano stati ascoltati dal primo cittadino, dichiara: “Non so se sono stati presi in considerazione. Lo spero per loro e questa mattina ho chiesto conto al sindaco, in uno agli altri consiglieri di minoranza, relativamente alle iniziative che intende prendere per via Piano. Mi attendo tempestive risposte … quanto a me so darle nelle sedi opportune”.
Continua la polemica tutta baranese nata a margine di un allagamento visto e rivisto. Di un problema a cui Dionigi Gaudioso e l’intera amministrazione di Barano non può dare. O meglio, non riesce a dare da troppo tempo.
I consiglieri comunali, nel frattempo hanno sottoscritto un’interrogazione al sindaco Gaudioso proprio nel merito della vicenda.
«I sottoscritti consiglieri comunali del gruppo “Progetto Comune” premesso che nei giorni scorsi la Via pubblica Piano del Comune di Barano d’Ischia è stata invasa dalle acque costringendo i cittadini in casa e provocando danni a persone e cose, in particolare alle autovetture; il 09.03.2018 una delegazione dei cittadini ivi residenti è stata ricevuta dal Sindaco ai fini di rappresentare il problema e chiedere urgenti interventi per la ovviare al problema; nella medesima occasione è stato impedito al capogruppo della minoranza di presenziare all’incontro al fine di dare il proprio contributo fattivo o comunque propositivo ai fini della improcrastinabile risoluzione della situazione di disagio; chiedono di conoscere nel dettaglio quali interventi l’amministrazione intenda adottare per risolvere il detto problema in maniera definitiva. Chiedono urgente risposta scritta, ed in ogni caso nei termini di cui all’art. 42 del D.Lgs.vo n. 267/00. In ogni caso stigmatizzano il comportamento del Sindaco, avulso da qualsivoglia canone di rispetto istituzionale oltre di buona educazione.»

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