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martedì, Marzo 19, 2024

Clotilde attacca Dionigi: “Salva” gli operatori dei Maronti

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Inizia con piglio giusto l’opposizione di Barano e lo fa con una ficcante interrogazione inviata al Sindaco di Barano d’Ischia Dionigi Gaudioso e al responsabile delle attività produttive. Clotilde Di Meglio, insieme con i consiglieri eletti Maria Grazia Di Scala, Mario e Aniello Di Meglio hanno inoltrato al sindaco Gaudioso una richiesta molto interessante: salvare gli operatori dei Maronti e non lasciarli nel caos della giustizia e della pubblica amministrazione che preferisce coltivare situazioni di illegalità al solo scopo elettorale.

«I sottoscritti consiglieri comunali – scrivono i rappresentati del gruppo Progetto Comune – in riferimento al sequestro disposto dall’autorità giudiziaria in sede penale di strutture insistenti sulla spiaggia dei Maronti, osservano: come è stato chiarito opportunamente dalla stampa locale, nel 1978 fu approvato il piano di assetto delle spiagge di concerto tra Regione, Comune, Sovrintendenza. Fu stabilito che i tratti di arenile liberi sarebbero rimasti tali ed in quelli in concessione sarebbero state demolite le strutture esistenti che sarebbero poi state ricostruite secondo un prototipo progettuale curato all’epoca architetto Aldo Capasso. Tali prototipi vennero definiti unità con una pedana di mq 52 sulla quale vi era un chiosco di 18 mq. Furono così concesse le autorizzazioni alle occupazioni da parte della Capitaneria di Porto ed il Comune emise le concessioni edilizie. Risulta che per gli stabilimenti di Conte Luigi denominato “La Colombaia” e di Cenatiempo Giovanni denominato “Ottomano”, la capitaneria autorizzò due unità per circa 104 mq. Le concessioni demaniali erano annuali e quindi al loro scadere doveva essere smontata la struttura di ciascun lotto. Successivamente le concessioni demaniali annuali hanno ricevuto, ope legis, la trasformazione in autorizzazione all’occupazione per 5 anni. Pertanto, fino alla scadenza della concessione il concessionario non è tenuto allo sgombero dell’arenile.  Gli scriventi – sottolineano i consiglieri comunali – ritengono che l’amministrazione comunale debba intervenire nella vicenda e attivarsi per rimuovere ogni dubbio relativo alla condizioni dei titolari delle attività presenti sull’arenile dei Maronti assicurando loro la possibilità di svolgere serenamente la propria attività con sicuro ritorno relativamente all’economia del paese. All’uopo ritengono che debba rendere note all’autorità giudiziaria penale i suddetti antefatti e dare atto ai concessionari che si è in presenza di autorizzazione all’occupazione della durata di 5 anni nell’ambito dei quali non occorre smontare le strutture medesime non rivestendo il carattere strettamente stagionale.  Per questi – è la conclusione col botto – motivi i sottoscritti interrogano il Sindaco di Barano affinchè dica se intende adottare siffatta determina di indirizzo politico-gestionale in ordine all’utilizzo delle strutture ubicate sul demanio marittimo ed autorizzate dal Comune, chiarendo che esse per l’intero periodo di concessione demaniale, che nel caso specifico, salvo errori o correzioni e comunque verifica dei singoli casi, scadono del 2020, non debbano essere smontate  e sgombrate».

Una richiesta chiara e decisa che non lascia spazio ad altre interpretazioni.

 

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