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giovedì, Aprile 25, 2024

Cisi, confermati “d’ufficio” e senza bando i revisori dei conti uscenti

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EVI & Casamicciola : sanguisughe per la depurazione che non viene effettuata

Con delibera approvata dall’assemblea il Cisi ha rinnovato l’incarico ai revisori dei conti uscenti. Il tutto senza un bando, senza alcuna procedura concorsuale. Sembra ormai acclarato che una volta entrati nel Consorzio, vi si rimane in pianta stabile o quasi. E così, se il liquidatore si fa assumere come direttore generale senza bando e senza nessuna trasparenza, ci dovremmo meravigliare che poi i revisori debbano essere scelti con un avviso pubblico?
Ah…, se la magistratura e le forze di polizia si dedicassero di più a questi casi e meno ai pescatori! Ma torniamo alla promozione d’ufficio dei raccomandati dalla politica in seno al consorzio senza dipendenti. Ops, uno solo…
A giustificazione della singolare procedura, nella delibera di assemblea viene riportato il “suggerimento” del liquidatore unico Ghirelli, che dopo aver fatto presente la necessità di procedere alla nomina del nuovo collegio di revisione contabile essendo scaduto il triennio di competenza, ricorda che i Consorzi non sono soggetti all’obbligo di richiedere alla Prefettura i nominativi di professionisti estratti a sorte. Possono gestirsi le nomine a piacimento, in parole povere. Quindi Ghirelli «in considerazione del tempo necessario alla trasformazione del Consorzio Cisi in società s.r.l. con successiva incorporazione nella società Evi spa, suggerisce l’ipotesi, per continuità amministrativa di conferire l’incarico ai revisori uscenti».
Suggerimento prontamente accolto dall’assemblea, che ha approvato il rinnovo per il collegio presieduto da Anna Di Scala e composto da Enrico Iovine e Gabriella Galasso. Il compenso ammonta a 510 euro mensili oltre Iva e Cpa per la presidente e a 340 euro (sempre con aggiunta di Iva e Cpa) per i due componenti. Che resteranno così in carica per altri tre anni, salvo che non si concretizzino le modifiche statutarie o la trasformazione del Cisi in s.r.l.
E se questa trasformazione non avviene? O meglio, se questa trasformazione per avverarsi ci impiega lo stesso tempo con cui l’EVI ha completato il ciclo di liquidazione? E’ questa la solita storia di questa “partecipata” intercomunale succhia soldi pubblici. Ma ci sembra parlare al vuoto. Evidentemente va bene così.
Nel frattempo, come se non bastassero le scelte contro i cittadini del CISI e dell’EVI, continua l’aggressione istituzionale che l’azienda dei cittadini di Ischia fa contro i suoi veri “padroni”, ovvero tutti noi.
E torniamo sul caso depurazione pagata e non effettuata
Dopo Forio con il suo sindaco Francesco Del Deo, anche Casamicciola, con il sindaco Castagna dà incarico all’avvocato Marciano per attaccare i cittadini vittoriosi in tribunale per provare a salvare l’EVI che incassa i costi della depurazione che la magistratura ha riconosciuto, appunto, non dovuti, per palese assenza di depurazione.

Con nota acquisita al protocollo generale dell’ente n.705 del 19.01.2017 il Liquidatore dell’ EVI SpA dott. Pierluca Ghirelli comunicava che il Giudice di Pace di Ischia con sentenze n. 40/2017 e n.43/2017 condannava l’EVI SpA a restituire ad alcuni utenti del servizio Idrico Integrato gli importi percepiti a titolo di depurazione delle acque.
Il Liquidatore unico dell’EVI (che a breve sarà assunto senza concorso pubblico quale direttore generale!), con detta nota chiedeva altresì, al comune di Casamicciola, al fine di supportare le ragioni dell’EVI SpA nonché a tutela degli interessi dei Comuni consorziati, di proporre intervento ad adiuvandum nei procedimenti di appello.
Con nota prot. n. 2181 del 22.02.2017 l’Amministrazione comunale, per il tramite dell’assessore Barbieri anticipava al Liquidatore Unico dell’EVI SpA Dott. Ghirelli, la volontà di intervento nell’appello alle sentenze n.40/2017 e 43/2017.
“L’intervento ad adiuvandum in appello si appalesa opportuno giacchè sono condivisibili le motivazioni espresse dal Dott. Ghirelli relative al danno grave ed irreparabile che subirebbe la cittadinanza derivante dalla dismissione da parte dell’EVI SpA del servizio di depurazione dei reflui, e dalla restituzione di ingentissimi importi all’utenza” questa è la motivazione che scatena anche il governo Castagna contro i vessati contribuenti locali.
L’incarico va all’Avv. Marciano Raffaele con cui il comune è convenzionato per 1.500 euro mensili ma che di causa in causa incassa qualcosina di più. Già l’Avv. Marciano per tale vertenza ha chiesto l’anticipazione della somma di euro 265,50 relativa al solo contributo unificato e spese di notifica necessarie per la difesa dell’ente.

2 COMMENTS

  1. Questi sono i modi di agire di Enzo Ferrandino e company…
    Meditate colleghi professionisti…meditate…

    P.s. Enrico Iovene sempre in mezzo….ma presto finirà..

  2. Ma dai e questi sarebbero i mega scandali? 340 euro lorde al mese per un professionista laureato e che si assume grosse responsabilità?

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