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venerdì, Aprile 19, 2024

Castagneti a rischio, da Serrara Fontana parte la lotta al parassita

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Ugo De Rosa | I castagneti dell’isola d’Ischia sono a rischio, a causa della infestazione del cinipide galligeno, un pericoloso parassita che rischia di distruggere una parte del patrimonio arboreo. A lanciare l’allarme, già un anno fa, è stato il Comune di Serrara Fontana, dopo le segnalazioni pervenute dai proprietari di castagneti. Una infestazione che già all’epoca risultava estesa all’intero territorio isolano.
Il vice sindaco Cesare Mattera aveva inviato una nota al Servizio Fitosanitario dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania (trasmessa per conoscenza anche agli altri Comuni isolani), sollecitando un intervento teso ad arginare l’infestazione. Purtroppo, come vedremo, senza esito positivo.

LA NOTA DI MATTERA
Nella nota Mattera segnalava «che da alcuni sopralluoghi fatti compiere da questa Amm.ne sul territorio comunale, che hanno fatto seguito a numerose segnalazioni di privati cittadini e proprietari di cedui castanili, risulta una massiccia infestazione del parassita denominato cinipide galligeno, su tutti i castagneti dell’intero territorio comunale, esteso, come da notizia in nostro possesso, alla intera isola d’Ischia.
Tale infestazione sta compromettendo la vitalità vegetativa dei castagneti, in massima parte allocati su terreni acclivi e molto acclivi del territorio, e già se ne notano i segni con disseccamenti diffusi a macchia d’olio e quindi in via di estensione generalizzata. Si rappresenta la forte preoccupazione di questa Amm.ne, sia dal punto di vista dello scadimento paesaggistico ed ambientale del territorio, sia e soprattutto per un più che probabile riverbero sull’equilibrio idrogeologico dell’intero territorio comunale, venendo meno l’effetto stabilizzante sul suolo prodotto dalle ceppaie radicali dei castagni.
Voglia pertanto codesto Servizio Fitosanitario Regionale, inserire con la massima urgenza il territorio comunale di Serrara Fontana – e quello dell’intera isola d’Ischia – nei programmi di lotta biologica al Cinipide Galligeno del castagno, mediante lanci programmati e ben dimensionati alla gravità della situazione in atto, dell’insetto antagonista specifico. E, se possibile, già da questo inizio di giugno 2016. Si confida in un sollecito riscontro alla presente, in mancanza del quale saremo costretti a intraprendere adeguate iniziative in merito, anche nei confronti di codesto Spett.le Servizio Fitosanitario Regionale».
Il vice sindaco di Serrara Fontana dunque metteva l’accento, su un aspetto molto serio del problema, ovvero sul pericolo che la morte dei castagni possa favorire frane e smottamenti. E in un’isola contrassegnata da un già allarmante dissesto idrogeologico, non è poco.

LA RISPOSTA DELLA REGIONE
Ma purtroppo a quanto pare l’allarme era stato lanciato troppo tardi rispetto alla programmazione degli interventi regionali, evidentemente partiti quando il problema sull’isola non era ancora venuto alla luce. Scriveva infatti il Servizio Fitosanitario a maggio dello scorso anno: «Si evidenzia che, con DGR 362/2016 la Regione Campania, ha aperto i termini per la presentazione di progetti di intervento territoriale per la lotta al cinipide galligeno del castagno, tramite l’utilizzo dell’antagonista specifico Torymus sinesis, e con DRD 126/2016 del Servizio Fitosanitario regionale, ha approvato la graduatoria dei progetti ammissibili agli incentivi previsti dalla Legge Regionale n. 4/2002, ad oggetto “Incentivazione di interventi a carattere territoriale per le emergenze fitosanitarie conclamate”.
Pertanto, questo Ufficio non ha la possibilità, per l’anno in corso, di inserire il territorio dell’isola di Ischia nei programmi di lotta biologica al cinipide del castagno mediante lanci dell’antagonista Torymus sinesis».
Nessun Comune isolano all’epoca si era reso ancora conto di avere necessità di partecipare alla iniziativa regionale per essere ammesso agli incentivi. Ad ogni modo, se lo scorso anno la Regione non aveva fatto nulla, come anticipato, tuttora non ha mosso un dito. In attesa evidentemente di ulteriori fondi per nuovi programmi.
A questo punto al Comune di Serrara Fontana non è rimasto altro, per cercare di combattere l’infestazione e tutelare il proprio territorio, che investire risorse proprie di bilancio, iniziando con il prevedere cinque lanci dell’antigene specifico. Ma ovviamente non basta, perché il parassita è diffuso sull’intero territorio isolano e l’iniziativa di Serrara Fontana rischia di essere solo un intervento tampone. Per tale motivo Cesare Mattera ha cercato di coinvolgere anche gli altri Comuni isolani. Visto che per ora la Regione non ha intenzione di intervenire, se tutte le Amministrazioni si attivassero prevedendo analoghe disinfestazioni, forse si riuscirebbe a raggiungere il risultato di fermare il cinipide galligeno.

L’APPELLO AI SINDACI
E così qualche giorno fa è partita la nota indirizzata a Enzo Ferrandino, Giovan Battista Castagna, Francesco Del Deo, Dionigi Gaudioso e Giacomo Pascale: «Gentili Sindaci – scrive Cesare Mattera – la presente al fine di portare all’attenzione delle SV una problematica, ormai annosa, connessa alla infestazione dei nostri castagneti da parte di un parassita denominato cinipide galligeno.
L’infestazione sta compromettendo la vitalità vegetativa dei castagneti in massima parte collocati su terreni acclivi del territorio e già se ne notano i segni di disseccamenti diffusi a macchia d’olio.
La forte preoccupazione sia dal punto di vista del degrado paesaggistico ed ambientale del territorio, sia, soprattutto, un più che probabile riverbero sull’equilibrio idrogeologico dell’intero territorio comunale ed isolano, ha indotto la scrivente Amministrazione ad avviare una campagna di disinfestazione prevedendo n. 5 (cinque) lanci dell’antagonista specifico Torymus sinesis, intervento già in corso di attuazione.
Con evidenza, tuttavia, un intervento localizzato non ha efficacia nel medio-lungo periodo; ed invero solo una campagna di disinfestazione sinergica secondo un approccio integrato e di sistema potrà forse garantire risultati duraturi.
Pertanto si chiede alle SSVV voler valutare la realizzazione nel proprio territorio di un intervento di disinfestazione, certi che non sfuggirà l’importanza dell’investimento che è volto alla tutela del territorio e dell’ambiente isolano ed incide in modo significativo su una delle cause del dissesto idrogeologico dei nostri territori».
Un appello accorato. Come risponderanno i cinque sindaci interpellati? Posto che Del Deo in questo momento è in tutt’altre faccende (elettorali) affaccendato, Amministrazioni che sprecano i soldi dei contribuenti con megaprogetti spesso inutili o dannosi, farebbero bene a raccogliere la richiesta proveniente da Serrara Fontana, a tutela della integrità del territorio isolano. L’unione fa la forza, anche nella lotta al parassita dei castagni. Speriamo che certi sindaci capiscano.

1 COMMENT

  1. Si mette in risalto attraverso la testata de “Il Dispari” il sig. Mattera per questioni di poco conto ma non si fa presente gli incarichi in merito ai lavori pubblici che vengono dati ai suoi familiari e in particolar modo al cognato titolare di ditta edile. Se questo non è conflitto di interesse!!!!

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