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venerdì, Aprile 19, 2024

Casamicciola manc’ po’ CAS! 5 mesi di attesa per il Contributo oltre le veline, le chiacchiere e gli annunci

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Chiacchiere e tabacchiere di legno il banco di Napoli non né impegna e, soprattutto, a  Casamicciola manc’ pò CAS!

Poi, se ci si mette anche la Banca d’Italia a bloccare i mandati commissariali per le errate comunicazioni sui conti unici di tesoreria comunale allora stiamo freschi. Provate a chiedere a Lacco Ameno e Forio…

Sono quasi cinque i mesi di contributo per l’autonoma sistemazione che i cittadini di Casamicciola attendono di essere pagati.

Un milione di euro al mese. Lo stato di emergenza è cessato e attendiamo ancora che i soloni romani definiscano la questione del trasferimento di competenze contro legem. Attendiamo ancora 5 mesi di CAS nonostante i comunicati, le smentite e le piazzate varie. La verità è questa!

Il 5 Marzo il commissario per la ricostruzione varava il suo decreto 22. Ovvero una “normina” per  il  rimborso contributi di autonoma sistemazione dovuto al Comune di Casamicciola.

Euro 1.399.158,25 in risposta all’istanza prot. n. 2256 del 21/02/2019 inviata a cessazione dello stato d’emergenza avvenuta all’architetto Giuseppe Grimaldi che, senza poteri di firma o rendicontazione, non ha potuto versare oltre 3 milioni di euro di contributi che , invece, avrebbero coperto contributi fino alla fine gennaio, dando fiato alla gente: ecco le scelleratezze amministrative di Casamicciola. 

Schilardi è costretto alla pezza con il decreto 22 dichiarava che pagherà dai  fondi per al ricostruzione  (non sono citate norme, non è elenca la ratio, ma richiama gli adempimenti della struttura commissariale per l’emergenza) ed annuncia lo stanziamento di circa 1,4 milioni di euro per pagare un anticipazione agli aventi diritto, ovvero  solo i mesi di novembre e dicembre. Tra poco siamo al quinto mese di contributi arretrati tutto per esserci ostinati a cessare anzitempo lo Stato d’Emergenza senza prevedere gli opportuni passaggi. Da Roma l’ordinanza che definisce ufficialmente al Cessazione ed i passaggi successivi ancora non è stata ufficializzata. In giro tre bozze d’intesa con la Regione Campania dell’ex delegato ancora in attesa di ufficializzazione

Una regione che con la struttura commissariale di Grimaldi è stata  indicativamente lasciato fuori, stralciata con un solo colpo dal  braccio prima teso ed ora in ritirata del capo dipartimento Borrelli che come De Luca ha mollato Ischia alla prima occasione tirandosi dietro lo Stato D’Emergenza.  

Il 25 aprile bye bye presidio Militare!

Ora vorremo indurre anzi temp una riflessione, il decreto 20 del 28 febbraio norma per soli 30 giorni il presidio militare delle zone rosse.  Il 25 Aprile Bye Bye unità dell’esercito a controllare i varchi delle zone ammalorate. Cerchiamo di non fare la fine dei CAS, o di inventarci qualche muro di cemento armato per toglierci ogni speranza. Cerchiamo di intervenire anzi tempo prevedendo il preside prima garantito dallo Stato d’Emergenza rubatoci. Siamo parte ormai della storia triste di un movimento, quello giallo verde che si contraddistingue con i suoi nominati ed i suoi esponenti per l’emanazione di decreti che poi hanno bisogno di mille altri decretini prima di poter essere attuati.

Non c’è ancora la definizione del passaggio di stato tra le due strutture, non c’è contezza di quel che sarà con la cessazione dell’emergenza, del futuro della contabilità speciale di Grimaldi delle sue economie sui  38 milioni di euro. Non c’è l’ufficializzazione e la regolarizzazione del passaggio di consegne tra Schilardi, Grimaldi, la Regione ed i Comuni del Cratere, ma andiamo avanti a tentoni.

La necessità di dare seguito alle false rassicurazioni, agli azzardi sul ratto dell’emergenza impone al commissario Schilardi l’anticipo dai fondi della sua contabilità, lo sperpero di quel che dovrebbe servire per la ricostruzione, quella che non avverrà mai, quando avremmo potuto beneficiare almeno per 12 mesi ancora del fondo dedicato per le Calamità Naturali della Protezione civile. La somma di € 1.399.158,25 per due mesi di CAS (che se prodotti in tempo ed in vigenza del’Emergenza avrebbe pagato Grimaldi ) è tratta dalla Contabilità speciale n. 6103 accesa sulla Tesoreria provinciale dello Stato di Roma, che di fatto ancora non presenta le occorrenti disponibilità.

Gli sfollati di Casamicciola stano ancora aspettando la liquidazione di n. 602 istanze a titolo di CAS. La nota del Sindaco n. 2753 del 1.3.19, in atti al prot. N547, segnala l’urgenza del trasferimento dei fondi necessari all’erogazione del CAS. Complimenti per la trasmissione. 

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