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venerdì, Marzo 29, 2024

Calcio. Impagliazzo: “Col Procida servirà un Forio tosto, i ragazzi saranno sul pezzo”

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La (quasi) tranquillità in classifica è stata raggiunta dopo la vittoria casalinga contro l’Hermes Casagiove – vista la situazione mancano forse solo 5-6 punti alla salvezza – e il Real Forio può approcciare il derby di domani pomeriggio, alle ore 15,00 al “Mario Spinetti” contro l’Isola di Procida, senza particolari patemi.

Si, i 30 punti raggiunti in graduatoria, frutto di una buona prima parte di stagione a cui si sono aggiunti i 6 risultati utili (3 vittorie e 3 pareggi) nelle ultime sette gare disputate, autorizzano la squadra allenata da Franco Impagliazzo a guardarsi dietro senza temere chissà cosa.

A tirare ancora più su il morale alla banda foriana è arrivato giovedì sera lo sconto alla lunga squalifica (4 giornate di stop) comminata al giovane Luigi Castagna dopo la gara vinta contro la Mariglianese: alla punta è stata tolta una giornata dal pesante fardello, che passa a 3 turni, ma che comunque lo terrà fuori dalla “straisolana”.

Per quanto riguarda gli uomini a disposizione, Taratà sembra avere – a parte il già citato Castagna ed il lungo degente Christian Iacono – un po’ tutti abili ed arruolabili, soprattutto i fratelli Costagliola, Lorenzo e Tony, procidani doc e potenziali appartenenti all’11 iniziale che il tecnico biancoverde manderà in campo domani, senza però derogare dal suo classico 3-5-2.

E lo stesso Impagliazzo, raggiunto dai nostri microfoni alla vigilia del derby contro Mandragora & co. illustra i temi del derby con la consueta verve.

 

Mister Impagliazzo, dopo la vittoria contro l’Hermes Casagiove il Real Forio ha raggiunto quota 30 punti in classifica, quindi una posizione di relativa tranquillità in vista del prosieguo. Quanto è grande, d’ora in poi, il rischio che la sua squadra si rilassi?

“Non credo che la mia squadra possa rilassarsi. Pur essendo una squadra giovane. Anche se abbiamo elementi di esperienza come possono essere Mora, Di Dato, Chiaiese ed un po’ Trofa, nella rosa a mia disposizione ci sono sei o sette nati del 1996, due ’97, tre ’98, 4 addirittura nati nel 1999. Quindi il Real Forio è una squadra giovanissima. Però, se questi ragazzi vogliono crescere devono stare sempre sul pezzo, non possono rilassarsi più di tanto e quindi fare delle brutte figure. Perché se, eventualmente, si è fatto qualcosa di positivo in precedenza, poi i risultati negativi fanno dimenticare tutto alla gente”.

 

Quindi, largo i risultati positivi anche oggi a Procida. All’andata, contro la squadra allora allenata da Cibelli fu 0-0. Quanto e come può essere cambiato l’Isola di Procida in questi mesi, dopo il mercato e l’avvento in panchina di Mandragora?

“Al di la dell’aspetto tattico, l’Isola di Procida di oggi, rispetto a quello visto all’andata, mi sembra una squadra molto molto più tonica, più pronta fisicamente, più fisica. Io ho visto la squadra biancorossa giocare a Barano, dove ha vinto 4-1, e mi ha dato questa impressione. Quando si incontrano squadre fisiche, se non si hanno le stesse caratteristiche, il più delle volte si è costretti a soccombere perché si perdono i contrasti e si deve rincorrere l’avversario durante la partita. Il Procida, sia a centrocampo che in attacco, è talmente forte a livello fisico che ha messo in difficoltà una squadra come lo stesso Barano, che ha giocatori prestanti e forti nei contrasti”.

 

Quindi a cambiare volto all’Isola di Procida è stato proprio il mercato di riparazione svolto nel mese di dicembre?

“Certo. L’Isola di Procida ha acquistato i due centrocampisti Coppola e Napolitano, hanno preso Sperandeo in avanti che rispetto a Fragiello riesce a tenere palla e far salire la squadra. Ha un fisico diverso rispetto all’ex. La squadra di Mandragora strutturalmente è molto diversa da prima. Gli stessi De Giorgi e Micallo, in difesa, sono calciatori che superano il metro e 80. Quindi, contro squadre del genere e in un calcio dilettantistico, in cui la palla sta molto più per aria che per terra, si è costretti a rincorrere anziché essere rincorsi. Ciò è spiegato anche dal fatto che una squadra giovanissima come l’Hermes Casagiove ha fatto solo 4 punti finora in campionato. La realtà è questa qui”.

 

Per quanto riguarda la gara di oggi, fermo restando che non cambierà mai il suo caro 3-5-2, possiamo però aspettarci qualche cambiamento nei suoi interpreti rispetto alla gara di domenica scorsa nella quale sei sceso in campo con tre punte?

“Noi domenica scorsa abbiamo giocato con due soli centrocampisti perché la partita e l’avversario lo consentiva. Abbiamo giocato con due esterni molto alti e larghi, Vitagliano e Francesco Iacono. Però, domani, poiché il terreno di gioco dello “Spinetti” è anche piccolino e l’Isola di Procida gioca a 3 in mezzo al centrocampo, noi dovremo cercare di creare densità e non trovarci in inferiorità numerica. Quindi giocheremo un’altra volta a tre in mezzo al campo con un 3-5-2 pieno. Diversamente non si potrà fare. Non si possono concedere tre attaccanti e giocare con solo due centrocampisti al cospetto di calciatori che sono forti fisicamente. Già di per se l’Isola di Procida è forte fisicamente, se poi gli concedessimo anche la superiorità numerica potremmo andare in difficoltà. Giocheremo contro una squadra, che insieme al Portici ha la migliore rosa del campionato. La stessa Afragolese non ha la stessa rosa del Procida. Una serie di circostanze ha fatto si che i biancorossi non facessero risultato inizialmente ma la loro rosa è allestita per fare un grossissimo campionato”.

 

Ha in mente di predisporre qualche contromisura alle classiche scorribande di Dodò sulla destra offensiva procidana? Magari tenendo più basso l’esterno di centrocampo…

“In settimana ho provato per due giorni consecutivi delle soluzioni per fare in modo che la palla non arrivi a Dodò quando l’esterno procidano è sulla corsa. Poi le partite di calcio a volte vengono determinate da semplici episodi e ci si può trovare in una posizione sfavorevole durante un semplice rimpallo. Però, vedendo le caratteristiche del giocatore, anche se io non mi sono quasi mai fermato in vista mia a guardare gli altri, dobbiamo attuare delle contromisure. Anche perché il campo è piccolo. Le abbiamo provate, speriamo di riuscire a metterle in pratica”.

 

Il derby fra Isola di Procida e Real Forio sarà arbitrato dal sig. Pietro Ambrosino di Torre del Greco (Assistenti: Giuseppe Andrea Palomba e Onofrio Robello di Torre del Greco).

 

 

 

 

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