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venerdì, Aprile 19, 2024

“Caccia agli invisibili”, il volto segreto della legalità

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Il volto umano, forte ed emozionale, degli uomini che compongono le squadre che, giorno dopo giorno, notte dopo notte, si impegnano nella lotta alla criminalità organizzata.
Un tema forte ed attuale che vede protagonisti civili e militari, Istituzioni e semplici cittadini che possono e devono essere impegnati nella salvaguardia di alcuni dei valori fondamentali che passano inevitabilmente per la grande area della legalità da far valere a tutti i livelli.
Di questo e molto altro ancora si è discusso presso la sala del Polifunzionale di Ischia durante una piacevole e varia conferenza, fortemente voluta dal ViceQuestore Aggiunto Alberto Mannelli e Maurizio Pinto che ha visto alternarsi al tavolo dei relatori alcune delle figure davvero importanti, oltre che dagli autori del libro “Caccia agli invisibili”. Il romanzo scritto dal giornalista Francesco Romeo e da Carmine Gatti, sostituto commissario della Polizia di Stato in servizio presso la Direzione Investigativa Antimafia di Napoli.
Un libro interessante, che narra di un gruppo di uomini appartenenti alle varie Forze dell’ordine che si incontrano e si raggruppano tra loro abbastanza casualmente per costituire quella che verrà poi denominata la “sezione Ghostbusters“, dove i fantasmi da prendere sono delinquenti o esponenti della criminalità organizzata latitanti da anni pur continuando a lucrare nell’ombra con i loro loschi traffici. Dall’incontro tra i due protagonisti, Mino e Antonio, nascerà una squadra che con professionalità, dedizione e sacrifici personali (mettendo spesso da parte la propria famiglia) riuscirà a raggiungere obiettivi ritenuti fuori dalla portata di chiunque: catturare i camorristi più ricercati d’Italia. Un libro sicuramente romanzato ma che riporta fatti e situazioni accadute realmente. E’ un libro che rimarca il ruolo della DIA, l’organizzazione interforze che contrasta la criminalità organizzata, colpendola anche con la confisca dei beni accumulati con i traffici illeciti.
Professionalità e capacità di essere “invisibili” per poter penetrare nelle maglie della criminalità organizzata e scardinare il sistema che inquina la nostra società, una professionalità che ha nomi, volti e cuori di uomini che dedicano la propri vita al raggiungimento di questi obiettivi.
Forti, come del resto lo è il libro, gli interventi delle autorità presenti che, ad un pubblico composto da tutte le forze dell’ordine isolane e dai ragazzi delle scuole superiori, hanno portato il proprio contributo.
Al tavolo dei relatori si sono alternati l’Europarlamentare Giosi Ferrandino, il consigliere regionale Maria Grazia Di Scala, il sindaco di Ischia Enzo Ferrandino, il presidente dell’assoforense Francesco Cellamare e il dirigente scolastico Antonio Siciliano. Molto apprezzate, inoltre, le due letture di brani tratti dal libro, magistralmente eseguite da Leonardo Bilardi e la sessione riservata alle domande dal pubblico tra cui era presente anche il consigliere di Forio, Gianni Matarese e il Magistrato del Tribuanle di Napoli, Alberto Capuano.

GIOSI FERRANDINO: “LA LEGALITA’ E’ UN IMPEGNO DI TUTTI”
L’Europarlamentare Giosi Ferrandino, nel suo intervento, ha illustrato l’importanza dell’impegno personale di ognuno per la tutela della legalità e della democrazia, ovviamente aggiungendo riferimenti a quanto è in discussione, proprio in questi giorni, presso il Parlamento Europeo.
“Ho avuto modo di leggere questo libro durante i miei lunghi trasferimenti tra Bruxelles e l’Italia. Innanzitutto rivolgo i miei complimenti all’autore e a chi lo ha editato in quanto racconta una storia probabilmente non nota a tutti, quella di come sono nati i clan e di come sono state costruite le alleanze, come sono state sgominate alcune importanti organizzazioni criminali e come si è giunti al giorno d’oggi. E’ una storia perfettamente delineata e invito i ragazzi a leggerlo perché è un libro che racconta, effettivamente, quanto accaduto negli ultimi decenni in Campania, in Sicilia, racconta come è nata e come si è evoluta la criminalità organizzata e, soprattutto, come è stata combattuta.
Ma viene fuori un altro aspetto rispetto cui spesso non prestiamo attenzione: il grande rapporto umano che esiste nelle squadre che combattono la criminalità organizzata.
Viene raccontato, un po’ come si è formata questa squadra della DIA a Napoli che ha avuto tutti questi grandi successi, il grande rapporto tra di loro, i sentimenti che su ogni azione venivano fuori… e questo spesso sfugge a tanti. Bisogna capire che queste persone che spesso sono invisibili, fanno un grande lavoro, mettono a repentaglio la loro vita, mettono da parte la loro famiglia e i loro hobby solo per essere a servizio della comunità.
Le Istituzioni hanno il dovere, in ogni sede, di stare loro vicino, soprattutto il Governo, lo vediamo, che annunciano spesso, anche quest’ultimo, un potenziamento, un riconoscimento maggiore da un punto di vista remunerativo. Noi ci dobbiamo rendere conto del loro lavoro quotidiano, di ciò che compiono per garantire la democrazia e la sicurezza di tutti quanti noi. Ciò vale per tutte le forze dell’ordine.
Ne sono convinto: finchè noi avremo queste istituzioni, e parlo delle forze dell’ordine, che sono i pilastri sui quali viene poggiata la nostra Costituzione e la nostra Istituzione, l’Italia non correrà rischi, la democrazia sarà assicurata e anche la sicurezza dei nostri ragazzi.
Davvero complimenti per tutto quello che fanno e sono convinto che tutti i governi e tutte le Istituzioni saranno sempre al loro fianco perché senza di loro l’Italia non avrà futuro.
Aggiungo, infine, i ringraziamenti per l’Istituzione che rappresento in questo momento, il Parlamento Europeo, dove è in corso, in questo momento, un grosso dibattito riguardo la sicurezza e l’immigrazione, addirittura si inizia a parlare di un esercito europeo e non solo espressivo di ogni Stato. Un tema sul tappeto e anche in quella sede si sta discutendo di questo perché ne va del futuro della nostra Unione Europea.
Ragazzi, ascoltate: in un paese democratico e civile la prima cosa è tutelare e garantire la legalità e ognuno di noi dovrà fare la propria parte.”

MARIA GRAZIA DI SCALA: “GLI INVISIBILI SONO UN ESEMPIO PER OGNUNO DI NOI”
“Fin dalle prime pagine questo libro ha catturato la mia attenzione per il modo in cui vengono presentate alcune storie di cronaca. Le descrizioni e le ambientazioni, così dettagliate, mi hanno da subito affascinato e ho trascorso due notti in bianco per leggerlo e lo finirò a breve. E’ un libro coinvolgente che trasmette un sentimento forte e delle emozioni attraverso fatti di cronaca vera dando un volto agli uomini della DIA. Tra le righe si legge il senso delle Istituzioni di questi “invisibili” ed è uno degli elementi chiave. Quando vediamo il telegiornale e seguiamo l’arresto di un latitante, non pensavamo a cosa vi è dietro, alla squadra che lavora giorno e notte con i mezzi che si evolvono col passare del tempo. Uomini che sacrificano la propria vita e la propria famiglia, spesso dietro minimi compensi.
E’ un libro da leggere, da consigliare soprattutto ai giovani e il mio ringraziamento va a tutte le forze dell’ordine che lavorano, davvero, come “invisibili”. Mi auguro che per dare risalto a questo tema questo libro possa essere tramutato in un film o in una fiction, per portare a conoscenza d un numero sempre maggiore di persone l’indiscussa professionalità e l’impegno di questi uomini, appunto, “invisibili”.”

DS ANTONIO SICILIANO: “GRAZIE AGLI INVISIBILI IL TERRITORIO E’ PIU’ VIVIBILE”
Molto personale e coinvolgente, infine, l’intervento del dirigente scolastico dell’IT Mattei, Antonio Siciliano.
“Io non sono di Ischia, provengo dalla provincia e anni fa, quando uscivamo in strada, avevamo paura. Oggi, se il territorio del napoletano e del casertano è divenuto più vivibile è grazie agli invisibili della DIA. All’epoca c’era tanta delinquenza, si sparavano per un nonnulla e noi 20enni o 30enni che mettevamo su famiglia, io già insegnavo, ci siamo sempre posti il problema della legalità, tutelata e garantita dalla dedizione degli uomini delle forze dell’ordine e non solo.”

foto gglubrano

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