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giovedì, Aprile 25, 2024

Budget esaurito, assistenza sanitaria a spese dei cittadini

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Ida Trofa | Come anticipato mesi fa dalle pagine del nostro quotidiano, sono stati quasi raggiunti tutti i tetti di spesa e sono in via di esaurimento i budget assegnati ai centri sanitari specialistici ambulatoriali accreditati con le Asl di Napoli e provincia. Radiologia, Medicina nucleare, Patologia clinica e laboratori di analisi, oltre che le discipline specialistiche di altre branche, tra fine luglio e i primi di agosto dovranno fare i conti con l’esaurimento del «carburante». Per due mesi, ad agosto e settembre, scatterà, dunque, lo stop alle attività in convenzione e i centri erogheranno solo prestazioni in regime privato.
Il budget sanitario, infatti, è quasi esaurito e per accedere alle prestazioni specialistiche non resta, ad ogni cittadino campano, che pagare di tasca propria. Da luglio è cominciata l’emergenza piena, così, come è già avvenuto lo scorso anno per i vari servizi di cardiologia, analisi, laboratori e quant’altro, la scadenza del budget pubblico è imminente. Per quelli di diabetologia, lo stop alle erogazioni sostenute da risorse pubbliche avverrà a breve, di sicuro prima di ottobre. E sempre nell’ambito della Asl Napoli il tetto di spesa per i laboratori di analisi è stato quasi raggiunto. Per le prestazioni di radiologia, poi, la dotazione finanziaria si conta possa essere esaurita ancora prima,dal 1 agosto le strutture ospedaliere sono state letteralmente prese d’assalto, uniche a potere offrire prestazioni convenzionate unitamente ai grandi centri privati come Marano. Intanto al Rizzoli di Lacco Ameno è già corsa alle prestazioni prima dello stop. Innumerevoli i disagi.
Il countdown è scattato più o meno nello stesso periodo dell’anno passato, in anticipo di almeno due mesi rispetto ai precedenti benché i conti siano stati messi a punto, dicono dall’attuale amministrazione regionale, e il deficit risulti addirittura azzerato è ancora emergenza per i servizi agli utenti della sanità campana. Sono finiti i soldi. Il budget sanitario è stato completamente prosciugato. Così per accedere alle prestazioni specialistiche non resta, ad ogni cittadino campano, che pagare di tasca propria.
La grave situazione in cui versa l’intero comparto della sanità in Campania, alla luce dell’imminente esaurimento dei limiti di spesa relativi al 2017, così come è stato per il 2016, ed il conseguente blocco delle prestazioni sanitarie gratuite quest’anno, ha gettato nel panico l’utenza ancora prima rispetto al passato. Un passato in cui il problema del budget sanitario conclusosi anzi tempo mostra la cronicità di questa situazione.
Una vergogna pubblica manifesta al punto da divenire indecente materializzatasi di anno in anno nel più assordante silenzio dei sindacati più importanti, come Cgil, Cisl e Uil. Non è possibile continuare in questo modo.
Un problema che perdura da anni e che puntualmente riserva sorprese amare ai cittadini. Non va meglio nell’Asl Napoli centro, che ha già ampiamente superato la soglia del 100% erogabile, con difficoltà meno evidenti a Napoli 3 Sud. A ottobre però e fino a novembre, è prevista la riaccensione dei motori per accompagnare la difficile marcia dell’assistenza in convenzione fino alla fine dell’anno. Uno stop and go delle attività dei centri accreditati che è la vera novità di quest’anno scaturita dal nuovo regime di erogazione delle risorse introdotta a inizio 2017 dall’ex commissario Polimeni. Fu quest’ultimo infatti a stabilire la ripartizione mensile, in dodicesimi, del budget attribuito a ciascuna area assistenziale. E dovendone passare ancora ed ancora, neppure l’escamotage dei 30 giorni di validità per le ricette servirà. Chi ha la ricetta e deve farsi visitare, anche attendendo la scadenza dell’impegnativa non farà in tempo ad usufruire delle prestazioni mutuabili. Tempo a gennaio 2018 per poter ancora usufruire di esenzioni e visite convenzionate ASL. Per il momento i disservizi e le inadempienze sono servite. Ai malati non resta che attendere, piangere non serve più. Vergognoso!
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