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giovedì, Aprile 18, 2024

Bomba monnezza a Barano, accesa la miccia in mano a Dionigi e Roberta

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Gaetano Di Meglio | E’ trascorso poco più di un anno da quando la Barano Multiservizi era scomparsa dall’elenco dei soggetti autorizzati a svolgere il servizio di raccolta dei rifiuti del comune di Barano e, ancora una volta, la partecipata di Dionigi Gaudioso e Roberta Di Costanzo è nei guai. Guai economici e di gestione che, a breve, se non si trova una cura, farà sprofondare il comune dei Maronti in una gravissima crisi.
Pensare di dover affrontare l’alta stagione in arrivo solo grazie ai sacrifici degli operatori della partecipata è da folli. Il mese di Febbraio non sarebbe stato pagato e, stando ai più credibili rumors, il pagamento di marzo non è neanche all’orizzonte.
I lavoratori sono già in difficoltà e in sofferenza da tempo e, nonostante la vuote rassicurazioni della benestante presidente e della politica che, tanto, campa con alto, i ragazzi della Multiservizi sono come acrobati senza rete di protezione. Il silenzio dei sindacati (e forse anche la loro assenza) non depone bene.
Ma crisi economica e di liquidità che tocca la società, purtroppo, dura da tempo.
2 mesi fa abbiamo riportato la notizia di un possibile pignoramento da parte di Equitalia sui conti societari che ha messo ko l’azienda. Una circostanza confermata anche dalla Presidente Di Costanzo che, in una nota, scrive: “Nel recente passato la Barano Multiservizi ha subito un pignoramento presso terzi ad istanza dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. Ad oggi, comunque, il conto corrente della Società non è gravato da vincoli, in quanto la scrivente ha provveduto ad ottenere formale piano di rateizzo del debito iscritto a ruolo”. Era San Valentino di quest’anno. E la nota raccontava, nel suo continuo, che “in ordine al pagamento degli stipendi fa presente che gli stessi vengono normalmente pagati ai dipendenti della società così come la quota dei contributi previdenziali ed assistenziali a carico degli stessi”.
E’ passato un mese e chiedere ai lavoratori se hanno avuto lo stipendio sempre una presa in giro. E parlare di corda in casa dell’impiccato.
Un vico cieco, forse anche gestionale, che merita attenzione e di essere affrontato alla luce della trasparenza degli atti e del valore sociale che la materia tratta. Un consiglio comunale dove venga fuori tutta la verità dovrebbe essere necessario ma, come sappiamo, nulla avverrà al meno che, qualcuno, non prenda carta e penna scriva a qualche pubblico ministero sensibile alla pubblica amministrazione.
I rapporti storici di una politica ben ammanigliata (anche a doppia mandata) con alcuni gruppi imprenditoriali ed alcune aziende (che hanno già in gestioni beni pubblici locali, ndr) danno sostanza ad un rumors molto interessanti. Secondo i bene informati, infatti, sembra che Dionigi stia accarezzando l’idea di un bando che affidi il servizio ad un privato. Siamo a metà tra la scelta politica pura e quella che, invece, intravede l’intrallazzo. Lo stillicidio di Lacco Ameno e di Serrara Fontana, infatti, non hanno insegnato nulla a nessuno.
Di questo scenario, l’arrivo del privato nella Nu di Barano, però, non sono convinti tutti i player del governo di Dionigi. Il dato certo è che Barano sta in difficoltà e corriamo il rischio di ritrovarci con Pasqua e la monnezza nell’uovo. A breve, infatti, dovrebbero essere ben due gli stipendi non pagati dalla gestione della Barano Multiservizi. Purtroppo l’abbrivio iniziale della gestione Di Costanzo si è esaurito ben presto. E la miccia della Bomba monnezza è stata accesa. Speriamo, solo, non esploda nelle mani dei lavoratori! Che, davvero, sono gli unici che non se lo meritano.

1 COMMENT

  1. Ecco quando si puo’ dire malagestione, questi non sanno fare i conti a casa loro figurati se sanno gestire qualcosa piu’ grande di loro….

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