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venerdì, Marzo 29, 2024

Boicottaggio Ischia Ambiente. Scoppia la grana Lucibello: Non aggiustiamo i mezzi per risparmiare

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In un paese dove il sindaco avesse a cuore le sorti del paese e non gli interessi personali dei singoli che lo votano, questa storia non si sarebbe mai verificata.

Da tempo, la partecipata monnezzara del comune di Ischia, è ostaggio dei desideri e dei voleri del responsabile del servizio Andrea Lucibello.

L’azienda, lo ricordiamo, di recente è stata oggetto delle attenzioni della magistratura per un incendio di alcuni faldoni comunali all’interno dell’area ecologica comunale, è guidata, appunto, da anni dal Signor Luicibello.

Una guida nata sotto la direzione politica del gruppo della Sciarappa iniziata in seguito al redde rationem dopo il tradimento di Gianluca Trani ai danni di Giosi Ferrandino alle ultime elezioni europee. Una storia ben nota a tutti.

Lucibello, con il beneplacito del gruppo politico che fa riferimento ad Antonio Buono e Luca Montagna e che ha nominato Rino Pilato nel nuovo consiglio di Amministrazione, gestisce e ha gestito, come voleva, la partecipata.

Passano gli anni, cambiano gli scenari, Enzo Ferrandino viene eletto e Lucibello “lascia” la Sciarappa e inizia a prendere “ordini” direttamente dal sindaco. Il resto non conta.

Ordini diretti, appunto, come l’incendio degli atti comunali che hanno portato all’indagine che seguono gli uomini della Capitaneria, che consentono a Lucibello di avere una “protezione” inattaccabile.

Ma con il cambio del Consiglio di Amministrazione, però, inizia a cambiare qualcosa in azienda e, meno di un mese fa, arriva la decisione di nominare un responsabile dedicato all’auto parco.

E da allora in Ischia Ambiente, ops,  Ischia Servizi Spa, come si chiama ora, iniziano i problemi.

Il primo è il riconoscimento del pagamento di alcuni staordinari forfettizzati. Lucibello li recrimina, il nuovo CDA, però, nicchia e non glielo concede,

Ma arriviamo alle note dolenti. Due giorni fa, con somma sorpresa di molti, al protocollo dell’azienda e, soprattutto, a quello del sindaco arriva una nota, firmata appunto da Lubicello, dove viene messo in evidenza la “carenza di personale e di automezzi”.

Una nota tenuta segreta ma della quale Il Dispari ha preso lettura. Lucibello si lamenta con il sindaco e con il presidente Stilla che è “necessario migliore il parco dei veicoli” perché, a detta di Lucibello, sono vetusti e in pessime condizioni. Ma è possibile che Lucibello si ricorda che il parco veicoli sia vetusto solo il 17 aprile del 2019? Possibile che il servizio di Ischia Ambiente, fino ad oggi, decente, oggi abbia dei seri problemi a detta del suo responsabile?

E ancora, abbiamo letto che Lucibello, accusi l’azienda per la quale lavori di non eseguire i costosi interventi di riparazione dei mezzi per una questione economica.

Solo ad aprile 2019, a quattro giorni dalla Pasqua e dall’inizio della stagione turistica veniamo a sapere che è necessario l’acquisto o il noleggio, così scrive Lucibello nella nota, di mezzi per effettuare il servizio.

Ma è proprio strano anche perché, sarebbe opportuno verificare, come mai ieri si sono rotti, contemporaneamente, ben 5 camion di Ischia Ambiente.

Possibile che questo parco veicoli sia così vetusto che è precipitato nell’ultimo mese? Eggià, come vi abbiamo detto, da un mese, l’azienda Ischia Servizi Spa ha un responsabile dell’auto parco che, a detta di molti, sta provvedendo ad una diversa selezione dei fornitori, ad una verifica sui preventivi e ad una gestione diversa e più oculata.

Ma l’aspetto peggiore della nota che abbiamo letto è che Andrea Lucibello scrive al Sindaco, nero su bianco, che lui si ritiene esonerato da eventuali disservizi. Ma è sempre il responsabile del servizio o no?

In azienda, infatti, c’è un tira e molla sul riconoscimento del pagamento di uno straordinario proprio per Lucibello. Se tanto ci tanto, sembra che questa nota abbia il sapore se non del ricatto ma del boicottaggio.

E’ tutto troppo strano. 5 mezzi rotti in contemporanea, la denuncia del responsabile di una carenza di personale e di automezzi proprio quando l’azienda sta decidendo di cambiare la gestione degli straordinari in contemporanea con l’arrivo della nuova stagione turistica.

Tutto troppo strano. Troppo.

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