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giovedì, Aprile 25, 2024

Balestriere: “Nuova Ischia penalizzata perché non ha amici nel Palazzo”

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Il momento negativo della Nuova Ischia, un solo punto in due gare nel 2017 con zero gol all’attivo, non pare direttamente riconducibile a problemi tecnici, anche se mister Isidoro Di Meglio ha puntato il dito contro la poca cattiveria in zona gol dei suoi calciatori, ma più propriamente a questioni che esulano dal campo.

E’ risaputo che, in entrambe le gare del girone di ritorno, la squadra isolana sia stata vittima di alcune decisioni arbitrali piuttosto infelici che, purtroppo, hanno condizionato l’andamento delle suddette ed anche la classifica dei gialloblu, oggi non più in vetta al girone B.

Per evitare il reiterarsi di questi episodi poco limpidi, la società presieduta Ivano Balestriere ha deciso di muoversi con decisione verso le Istituzioni calcistiche federali, quindi verso il Comitato Regionale Campano con un esposto, corredato da un filmato, che attesta i più torti subiti.

Di ciò abbiamo inteso parlare col numero uno ischitano Balestriere, che ha dipinto una realtà davvero poco lusinghiera per lo sport e poco confortante in vista del prosieguo della stagione gialloblu.

 

Presidente, la Nuova Ischia è stufa di subire torti arbitrali. Vi siete mossi con un esposto, corredato da immagini filmate, presentato in Federazione in settimana. Possiamo definirla una forma di protesta ufficiale. Cosa mirate ad ottenere con questo passo?

“Noi cerchiamo di ottenere solo quella che è la chiarezza sportiva. Non emettiamo verdetti ma ci siamo resi conto che nel tempo tre-quattro episodi ci hanno penalizzato fortemente quindi dal nostro canto dobbiamo cercare, visto quel è il nostro obiettivo, di capire il motivo di questi arbitraggi scomposti nei nostri confronti. Stiamo cercando in tutti i modi di vincere il campionato e soltanto nelle ultime due partite ci sono stati annullati due reti valide, anche riviste in Tv e anche a detta di chi è più competente di me a livello tecnico. Anche non capendo nulla di calcio mi sono reso contro che ci hanno negato due reti e due rigori. Soprattutto nella gara contro il Rione Terra, in cui avevamo fatto una rete buone e ci è stato tolto un rigore che, forze, ci avrebbero permesso di andare a giocare a Bacoli in un altro modo. Oppure potevamo andare a Bacoli e non essere penalizzati come siamo stati ed avere oggi un’altra posizione in classifica. Sto dicendo cose oggettive, supportate dalle immagini. Vanno bene i complimenti che ci hanno fatto a Bacoli sull’essere di un’altra categoria per qualità tecniche, però noi non vogliamo essere penalizzati perché visti in questo modo o perché attraverso la stampa si diffondono messaggi per incutere timore sugli arbitri che andranno ad arbitrare le nostre partite. Noi vorremmo la possibilità di avere pari trattamento”.

Ascoltando quanto detto dal dirigente De Rosa, che credo lei abbia avallato e sottoscritto, si raccolgono davvero parole pesanti. Infatti il direttore parla di Atteggiamento di sfida degli arbitri, di un sistema napoletano ed addirittura regionale e di una Nuova Ischia anti-sistema. A questo punto le chiedo: dietro a quanto state subendo, quindi, credete ci sia un disegno?

“Io credo che storicamente noi isolani, ogni qualvolta abbiamo vinto un campionato, lo abbiamo fatto mettendo in campo almeno tre squadre, tre rose. Perché noi abbiamo purtroppo, e lo dico dopo i riscontri avuti nel tempo, sempre una spada di Damocle sul collo. Sul Continente ci ritengono invasori e questa cosa ci ha sempre penalizzato. Faccio un esempio. Noi siamo sempre a disposizione di tutte le società della nostra categoria che, avendo problemi economici, non potrebbero permettersi una trasferta sull’isola restandoci due giorni, quindi anche riguardo all’orario di inizio delle gare siamo molto accomodanti. Cosa che, invece, non succede con nessuna squadra avversaria sulla terra ferma, che fissano orari per noi disagevoli al mattino, che impongono una levataccia ai giocatori. Questo è solo un piccolo esempio. E dico altro: da messaggi subliminali che ci arrivano, posso dire che noi, fin dal primo giorno in cui si è messa in piedi la squadra che tutti definivano da battere, siamo stati additati”.

Presidente, quindi lei sta dicendo che vi sono stati messi i bastoni fra le ruote già prima di iniziare il campionato…

“Noi abbiamo avuto i bastoni fra le ruote fin dall’inizio. Senza dubbio. Per questo voglio mettere un punto forte sulla questione degli arbitraggi. Abbiamo fatto questo esposto, per il quale attendo ciò che verrà fuori. Inoltre, vogliamo capire se ci sarà mai la serietà negli arbitri che vengono ad arbitrare la Nuova Ischia di prendere decisioni in maniera serena. Se fanno gli arbitri devono essere seri e non dire quello che ha detto l’arbitro dopo la partita contro il Rione Terra, ovvero che il rigore su Saurino c’era ma non lo ha fischiato solo perchè era finita la partita. Cosa falsa ovviamente. Ed è terrificante che un arbitro dica queste cose. Non è possibile che accadano queste cose. Parliamo di cose assurde”.

Torno all’esposto che avete presentato: è vero che già nei primi momenti avete avuto risconti poco positivi? Ovvero avete riscontrato opposizione prima ancora di ricevere una risposta chiara…

“Noi siamo stati al Comitato Regionale, dal Presidente Sibilia che, per quello che noi stiamo profondendo come società, ci ha risposto in un modo non sufficiente. Sibilia quella sera aveva una premiazione a Napoli e ci disse che, siccome non eravamo l’unica società a lamentarsi in questo senso, avrebbe parlato in modo tale da far capire che gli arbitri debbano avere la possibilità di scegliere liberamente durante le gare. Ma, ci disse che non dipendeva da lui, ma dall’organo competente (la Commissione Arbitri Interregionale, ndr). Ma se l’organo competente mi rimanda alla Federazione, credo ci sia qualcosa che non va…”.

Cioè Presidente, voi vi siete rivolti prima alla Commissione Arbitri, che poi vi ha rimandato alla Federazione?

“Si, e ci hanno detto che se volevamo incontrare ufficialmente con l’Associazione degli arbitri dovevamo fare la richiesta scritta alla FIGC”.

Quindi è questo passaggio fra Organi ad essere poco chiaro…

“Io penso che sia molto poco chiaro sinceramente. Poi indipendentemente da questo discorso, penso che purtroppo non c’è volontà delle altre realtà sul continente e da parte di qualcuno che voleva fare cose diverse sull’isola, di farci emergere. Però io ho detto a Sibilia che, l’essere stati ricevuti per solo 10 minuti, non è stato rispettoso di quello che noi rappresentavamo e rappresentiamo, ovvero la storia dell’Ischia. E mi sembra che il nostro messaggio non si voglia recepire soltanto perché una serie di persone che oggi non sono più nell’ambito calcistico dell’isola non riescono più ad avere rapporti con la terra ferma. Allora io dico: noi abbiamo organizzato una società per proseguire quello che gli atri non sono stati capaci di fare nel tempo, spero ci sia chi è capace di recepire il messaggio, e quindi se oggi devo scendere in campo per fare una battaglia per reclamare i diritti che merita l’Ischia, io non ho paura, come non hanno paura i dirigenti e non devono avere paura tecnici e calciatori”.

Lei ha parlato con i calciatori di questa questione?

“Si, ne ho parlato con tutti, anche col tecnico e col direttore sportivo dopo la partita di domenica. Ed ho fatto capire a tutti che dobbiamo giocare per quello che rappresentiamo e non per soccombere in campo date le decisioni arbitrali e le decisioni che si prendono a tavolino più in alto di noi. Quindi sono convinto che ce la giocheremo perché i calciatori hanno recepito il mio messaggio e credo che queste ultime due partite hanno segnato un po’ quello che poteva essere il problema mentale dei ragazzi. Poi ovviamente sarà il campo a parlare. Noi siamo consci di aver perso puti importanti nelle gare che abbiamo pareggiato e forse oggi potevamo fare discorsi diversi. Però posso dire che fra le prime della classifica, se ci sarà una squadra che sarà favorita dall’esterno, quella non sarà mai la Nuova Ischia”.

Mi scusi, ritornando fra le righe di ciò che ha detto in precedenza mi è parso di capire che il problema reale della Nuova Ischia è il non avere amicizie influenti nel Palazzo, ovvero dove serve averle per vincere un campionato…

“Si, è proprio così. E’ quella la pecca della nuova società. La società essendo nuova non riesce a fare quello che forse si è fatto in passato. Abbiamo una buona società, dei buoni giocatori, ma qualcosa contro. Poche amicizie nel Palazzo, come suol dirsi”.

In chiusura si sente di lanciare un messaggio a qualcuno, magari ai giocatori…

“Ai calciatori dico ce se la Nuova Ischia gioca come sa giocare, quest’anno vince il campionato sicuramente. I calciatori non devono avere paura di nulla e di nessuno perché dietro di loro hanno una società che li supporta”.

3 COMMENTS

  1. quasi 25 anni fa il designatore arbitrale chiamava l’arbitro e gli diceva: un occhio di riguardo a questa o a quella società. Che volete di più. Gli arbitri attuali di tutte le categorie sono il risultato di chi ha più calci nel didietro va avanti altrimenti puoi essere bravo quanto vuoi , ma non fai carriera. Ai giocatori dico di non cadere nelle provocazioni e di non protestare per evitare oltre al danno anche la beffa.

  2. Ma non sapete proprio che dire ad Ischia per tutti gli ischitani esisterà solo ed esclusivamente LA ISCHIA ISOLAVERDE. Il resto è noia…..

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