Gaetano Di Meglio ~ Era il 25 giugno dello scorso anno scrivemmo che l’Auras, il pub dai panini ottimi ad Ischia Ponte, aveva chiesto la possibilità di installare una pedana sugli scogli antistanti il famoso Stradone. Una lunga vicenda tutta ischitana farcita di denunce ed esposti si sta chiudendo in queste ore con il montaggio della struttura in ferro sugli scogli tra il Castello Aragonese e lo “Scuopolo”.
Stefano Impagliazzo, il gestore dell’Auras (parente dei più famosi Di Meglio) chiese “il rilascio di una concessione demaniale marittima stagionale per la realizzazione di una pedana balneare costituita da profilati metallici, rivestita sulla parte superiore con tavolato in legno su un tratto di scogliera nonché uno specchio acqueo posto innanzi alla propria attività commerciale denominata “AURAS” sita in Ischia Ponte, Lungomare Aragonese, al fine di offrire un servizio di solarium e balneazione (balneoterapia) ai propri clienti, di complessivi mq 620,60: zona demaniale di mq 120,60 (mt 20,1 x mt 6,00) di cui occupati da pedana e pontile (mt 6,00 x mt 2,00 = mq 12,00) il tutto per complessivi mq 132,60; specchio acqueo di mq 500,00 (mt 25,00 x mt 20,00) per termoterapia”.
E’ bene chiarire un aspetto importante. Chi scrive è convinto che questa autorizzazione sia direttamente collegata a quella ricevuta dalla famiglia del sindaco di Ischia per la realizzazione di uno spazio simile a Cafiero. Ed è opportuno chiarire che queste iniziative sono un bene per il territorio, per il tessuto sociale e per l’ambiente. La speranza di chi scrive è che tutto questo potenziale benessere possa essere una normale fruizione per il privato che investe e un’opportunità di incasso per l’ente. Benvengano iniziative come queste ma che siano trasparenti, libere e opportunamente regolamentate