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venerdì, Marzo 29, 2024

Attenzione al lanciafiamme Renzi

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La strada maestra di Luigi Boccanfuso

Il risultato del PD a Napoli alle elezioni comunali di 2 settimane fa  è stato disastroso!
La candidata a sindaco del PD,ha raccolto solo un misero 21% e non è andata neppure al ballottaggio.
Questo umiliante risultato è tanto più grave se si considera che la Regione Campania è retta proprio dal PD.
Se ne è subito reso conto Matteo Renzi che ha pubblicamente annunciato che subito dopo il ballottaggio di oggi impugnerà  ” il lanciafiamme ” in alcune città ed in primis a Napoli.
Che  cosa ha voluto dire Renzi affermando che a Napoli userá il lanciafiamme tenendo conto che Il lanciafiamme è un arma utilizzata per incendiare?

Ha voluto intendere che a Napoli commissarierà il partito al fine di rinnovarlo e rilanciarlo per tentare di recuperare il terreno perduto.E così i “rumors” danno in caduta libera la corrente di Lello Topo e in gran rispolvero la corrente di Casillo.
A Lello Topo infatti verrebbe contestato di non aver saputo motivare,nella sua qualitá di capogruppo alla Regione,i vari consiglieri regionali del PD e di preoccuparsi di curare solo il suo orto di clientela politica in perfetto stile doroteo.Non a caso Lello Topo è figlio di Ciccio Topo,autista personale per molti anni di Antonio Gava ( doroteo per eccellenza).
Il lanciafiamme di Renzi è destinato a colpire direttamente o indirettamente anche Giosi Ferrandino, nel senso che in caso di elezioni politiche nel 2017, difficilmente Renzi consentirá alla Picierno e/o a Cozzolino di fare posto nel parlamento europeo a Giosi Ferrandino, che fa parte della corrente chiacchierata e ” in disgrazia “di Topo e che insieme a Salvatore Silvestri ,Stefano Graziano e alcuni altri ha “scosso” il partito con le note vicende giudiziarie, a tal punto da indurre Bassolino a dichiarare ” SIAMO SU UN BURRONE POLITICO MORALE”ed a tal punto da indurre il giornalista del Corriere delle Sera,  Marco De Marco a scrivere un fondo intitolato “LO SPETTRO DEL LANCIAFIAMME: il crollo dei voti del PD come conseguenze delle inchieste a partire dal caso Ischia”.
E poi dando per scontato che nè la Picierno,nè Cozzolino possono ambire a fare il capolista,seppure si candidano dovranno fare i conti con le preferenze e in Campania per il PD in questo momento non tira buona aria nonostante la forza di De Luca.E poi non credo proprio che Renzi sia disponibile a “prendere merda in faccia” e prestare il fianco a speculazioni politiche in piena campagna elettorale,a causa di tutti i processi penali in cui è coinvolto Giosi Ferrandino.
Se Renzi e il commissario in procinto di essere nominato a Napoli,non hanno  giá fatto questa considerazione,certamente qualcuno bene introdotto nel mondo delle public  relations…della politica, troverá il modo di farglielo sapere e farli riflettere…

Al momento l’unica cosa certa è che dopo il ballottaggio di oggi,nel PD di Napoli e provincia, molte cose cambieranno e qualcuno sarà ridimensionato,così come rispetto ai riflessi locali appare certo che molti ” addetti ai lavori”  si limiteranno ad assistere passivamente agli sviluppi,mentre qualche altro  si è già attivato per svolgere  l’umile ruolo di “guastatore” all’insegna del motto che recita
” OGNUNO RACCOGLIE QUELLO CHE SEMINA”…

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