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venerdì, Marzo 29, 2024

Attacco ai terremotati. Il testo-obbrobrio di LEU

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Un emendamento, folle, firmato da quattro pessimi onorevoli di LEU, rischia di mettere sotto un enorme cumulo di macerie l’intera vicenda della ricostruzione ad Ischia.

Con un testo-obbbrobrio, gli onorevoli Rostan, Muroni, Pastorino e Stumpo si mette in giro una bestemmia, anche giuridica che ci espone a pura follia.

Con parole lette tra le scemenze diffuse sul locale dai soliti idioti di penna  munita, i quattro onorevoli prospettano una soluzione assurda che va ben oltre il condono tombale, che vorrebbe tener conto del “costruito” e che apre, inutili, discorsi che non servono alla nostra causa.

L’emendamento dei quattro prevede di “Sopprimere l’articolo 25 e sostituire con il seguente: Per la redazione – si legge nella follia di questi assurdi onorevoli mal suggeriti dal locale -, I’ approvazione e la messa in esecuzione di un piano urbanistico generale basato su una programmazione strategica dell’ isola d’ Ischia che tenga conto del costruito fino alla data del 31 dicembre 2003, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto legge è costituita una apposita Cabina di Regia diretta dal Presidente del Consiglio dei Ministri che può delegare il Commissario Straordinario di Governo per la Ricostruzione, e composta dal Ministro del Sud o suo delegato, dal Ministro delle Infrastrutture o suo delegato, dal Ministro del Beni Culturali o suo delegato ali , dal Ministro dell’ Istruzione o suo delegato; dal Presidente della Giunta Regionale della Campania o suo delegato; dal Sindaco della Città Metropolltana di Napoli o suo delegato; dai sindaci dei comuni di Barano d’Ischia, Casamicclola, Forio, Ischia, Lacco Ameno, Serrara Fontana o loro delegati. La Cabina di Regia può chiedere la partecipazione dei responsabili dell’Agenzia Nazionale per la Coesione Territoriale, dell’ Agenzia Nazionale INVITAUA, dell’Agenzia regionale SVILUPPO CAMPANIA. 2. La segreteria tecnica della cabina di Regia è affidata alla struttura commissariale. L’istituzione e il funzionamento della Cabina di Regia non deve comportare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. La partecipazione alla cabina di regia è a titolo gratuito e non sono previsti indennità o rimborsi di nessun tipo.»

Questo, tra le righe. sarebbe l’unico modo per salvare chi è destinatario di RESA e chi sa bene di non poter mai avere il “condono” perché ha violentato il nostro territorio da vero criminali, tra alvei e altre zone a rischio.

Al testo, politicamente inaccettabile e che ci fa piombare in un cuneo di incostituzionalità certa al 100%, fanno eco le parole di Bruno Molinaro.

«Un piano urbanistico non può mai essere sovraordinato rispetto a un PTP. La proposta in questione va oltre le esigenze della ricostruzione all’interno del cratere ed è riferita all’intera isola. Non è dato comprendere cosa significhi la locuzione “programmazione strategica dell’isola d’Ischia che tenga conto del costruito fino al 31 dicembre 2003”. Qualsiasi seria strumentazione urbanistica finalizzata alla programmazione dell’utilizzo del territorio presuppone necessariamente l’esistenza di un edificato legittimo o legittimato. Se il territorio è inquinato dalla presenza di abusi edilizi, propedeutica a qualsiasi programmazione territoriale che si rispetti è la regolarizzazione postuma di tali abusi, laddove possibile (ovvero nei casi in cui il vincolo di inedificabilità è relativo e non assoluto). Cosa significa, dunque, la frase “che tenga conto del costruito”? Delle due l’una! O si tratta di un condono tombale “tacito” calato dall’alto – evidenzia con arguzia Bruno Molinaro – per consentire alla c.d. Cabina di Regia di fare il suo lavoro (ma la Corte Costituzionale ha già bocciato, con la sentenza n. 49 del 2006, ogni ipotesi di condono tombale in violazione delle norme del “giusto procedimento”) o si tratta di una speciale forma di tolleranza degli abusi nelle more della “programmazione strategica dell’isola d’Ischia”. In entrambe le ipotesi, siamo di fronte ad una plateale violazione del dettato costituzionale, poiché gli abusi o si sanano o si demoliscono. “Tertium non datur”. Volendo intendere la proposta come ipotesi di legge speciale per l’isola d’Ischia, potrebbe mai risultare ben accetta alle vestali dell’ambientalismo? E – a voler immaginare rose e fiori sul versante politico – potrebbe mai superare un vaglio di legittimità costituzionale? Potrebbe mai passare una legge con queste novità “oltre cratere” e valevole per l’intera isola d’Ischia? Credo proprio di no – conclude – ma sarei ben felice di essere smentito!”

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