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giovedì, Aprile 25, 2024

Arresto De Siano, Domenico spera in Denis?

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Mentre Silvio Berlusconi decide se affidare il coordinamento di Forza Italia in Campania a Stefano Caldoro o Nitto Palma, dopo la conferma della richiesta degli arresti per il senatore lacchese Domenico De Siano, i ragionamenti si spostano su quello che farà il governo e su come la giunta per le immunità di pronuncerà sulla richiesta del GIP di Napoli non rigettata dal Tribunale del Riesame.
E’ vero, ora non si parla più di associazione per delinquere, si continua a parlare di corruzione e di turbativa d’asta. Il tavolo della battaglia per la libertà di De Siano, passa dalle mani della magistratura direttamente a quella della politica. E a quella politica che ci ha insegnato che i giudici ti possono accusare di camorra, ma il parlamento fa in modo di aspettare e di attendere una pronuncia favorevole, proprio come è capitato al partner di De Siano, Luigi Cesaro.
Per seguire il filo del discorso, dobbiamo fare un salto nel tempo e andare ai giorni in cui Silvio Berlusconi scelse Domenico De Siano quale coordinatore del partito in Campania. Secondo il Fatto Quotidiano, alla vigilia della nomina di De Siano “c’era un ingorgo di antipatie e rivalse, un tripudio di guerriglia e colpetti, e Silvio Berlusconi non riusciva a nominare il capo campano di Forza Italia. Non poteva far incavolare la coppia Verdini-Cosentino, che funziona se coccolata bene, e non poteva deludere Mara e umiliare Caldoro. E così Francesca Pascale ha commissariato il fidanzato e il partito. Ha suggerito un nome preciso, Domenico De Siano, ex collega (e compagno di banco) in consiglio provinciale napoletano proprio di Francesca, epoca di “Gigino ’a purpetta”. E l’amato Silvio, non spensierato, ha scontentato mezza Forza Italia e ha accontentato Francesca. Il politico ischitano, per l’esattezza di Lacco Ameno, va ricordato per la capacità sovrumana di ricoprire più ruoli e occupare più poltrone insieme: qualche mese fa, fieramente indefesso, era senatore, consigliere regionale, provinciale e comunale. Un po’ risentito, rassegnò un paio di dimissioni in diretta su Rai1″.
Lasciamo per un attimo da parte la Pascale, e evidenziamo due nomi: Denis Verdini e Nicola Cosentino. Il secondo sappiamo che fine ha fatto, il primo, invece, ci regalerà qualche sorpresa.
Ma ancora, secondo Pasquale Napolitano, giornalista napoletano: “Verdini, dopo lo strappo con Nicola Cosentino, era stato, negli ultimi mesi, il “garante” a Roma di Luigi Cesaro e del coordinatore Mimmo De Siano. Con un Verdini in “disgrazia” saltano per i Cesaro (il padre Luigi e il figlio Armando) tutte le “coperture”. Ma svanirebbero – raccontano dall’interno di Forza Italia – anche i sogni di rielezione in Consiglio regionale di Luciana Scalzi e Massimo Iannciello. Per Verdini che va. Un Verdini che viene. Si sussurra che da ieri sera Cesaro e i suoi fidatissimi abbiano già scelto il nuovo sponsor romano: Renato Brunetta.”
Ma torniamo al Fato Quotidiano: “La confusione campana l’ha provocata Verdini, che non gradiva la riconferma di Francesco Nitto Palma, considerato troppo vicino a Carfagna, a sua volta non proprio amica di aperitivi di Francesca. Le imboscate di Verdini e Cosentino, anche abbastanza divertenti, sono cominciate in Regione”.
Fin qui il discorso è liscio: Domenico De Siano è legato a Denis Verdini, più che Francesca Pascale insieme con Luigi Cesaro e Armando. Un gruppo di politici che amano “gestire la nostra regione” e che amano trascorrere le loro vacanze insieme. Indimenticabili le estate ischitani della Pascale, ma soprattutto l’ultima vacanza pasquale di Denis . Ricordate dove le ha trascorse? Sereni, le alte palme e il fresco di Piazza Sant Restituta che circondano la Reginella sono state ottime compagne per il tempo libero.
Ma Denis Verdini, in una valutazione prettamente politica e con lo sguardo alla facilità con cui passa da una parte all’altra dello schieramento politico, è importnate – oggi più che mai – per Domenico De Siano La battaglia, oggi, non è più sulle esigenze che hanno spinto i giudici a chiedere gli arresti per il senatore ischitano di Lacco Ameno, ma sulle valutazioni politiche che dovrà fare la giunta per le immunità?
E, così, per capirci, vi ricordate Denis Verdini cosa ha fatto di recente?
Leggiamolo insieme: “Denis Verdini vota contro la sfiducia ed “entra” in maggioranza. Matteo Renzi show al Senato contro Forza Italia e M5S” è questa la sintesi dell’Huffington Post di Lucia Annunziata.
“È il grande giorno dell’ingresso di fatto di Verdini in maggioranza sull’affaire banche. Con il suo raggruppamento Ala che vota contro la mozione di sfiducia. Il pallottoliere segna a fine giornata 178 voti contrari, di cui 18 sono quelli dei senatori verdiniani. Anche se, consapevole di essere percepito come “impresentabile”, il vecchio leone non lo ammette”. La politica gioca brutti scherzi. “Il retro-pensiero porta al rinvio a giudizio di Denis Verdini per bancarotta fraudolenta sul Credito Cooperativo, un storia più vecchia di Banca Etruria” scrive l’Huff, La realtà è che De Siano è accusato solo di corruzione e di turbativa d’asta. Interverrà Verdini e salverà l’amico delle “vacanze a Ischia” quando si dovrà riunire la giunta delle immuità del Senato.
Il PD di Matteo Renzi che deve tutto o quasi tutto al Dennis Nazionale dopo la fiducia in Senato, si tirerà indietro nel momento della decisione “arresti si, arresti no” e terrà alta la bandiera del puri e duri: “corrotti in galera”? Vedremo. E Domenico De Siano, proverà la carta Denis Verdini o affronterà, a viso alto, la giunta delle immunità e dira: “votate per gli arresti?”. Dovrebbe essere questo il passaggio naturale dopo aver annunciato, a chiacchiere, di voler rinunciare alla sua immunità. Vedremo anche questo.
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3 COMMENTS

  1. Signore e signori ecco a voi la Banda bassotti!
    Canteranno per voi “in questo mondo di ladri”

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