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giovedì, Aprile 18, 2024

Arnaldo sconfitto dall’evidenza dei fatti. Le sue minacce non ci fanno paura!

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Gaetano Di Meglio | Sono stati molti quelli che, a livello nazionale, hanno criticato le società partecipate degli enti locali. Qualcuno, addirittura, le ha definite come la vera fonte di corruzione e di sprechi nella pubblica amministrazione. E, in quest’ottica, parlare di AMCa sembra quasi raccontare un case history da segnalare al dottor Cantone dell’ANAC o a qualche altro magistrato.
Nei giorni scorsi, con la solita attenzione, abbiamo pubblicato due notizie sulla gestione politica dell’AMCa. La prima relativa a due assunzioni interinali commissionate dalla partecipata ad un’agenzia di lavoro interinale e la seconda, invece, che ne illustrava la gestione politica.
Se la prima poteva essere una “novità”, la seconda è stato un semplice “remind” ai cittadini necessario dopo il passaggio dell’ex assessore Loredana Cimmino con le fila dell’opposizione di Arnaldo Ferrandino e la partecipazione del marito, il direttore tecnico sospeso dell’AMCa Antonio Conte, alle riunioni politiche per silurare l’attuale sindaco Giovan Battista Castagna.
Ebbene, in questo scenario prettamente politico, bisogna anche calare la revoca dal ruolo di direttore imposta da Mario Lettieri a Conte. Una manovra che andrebbe spiegata, nel dettaglio, ai cittadini di Casamicciola.
Noi abbiamo ci siamo fatti un’idea. In breve: Antonio Conte che comanda l’AMCa grazie all’elezione della moglie e alla successiva nomina ad assessore, in una ricostruzione politicamente credibile, avrebbe suggerito all’amministratore che lui stesso ha confermato (dopo il tradimento perpetrato ai danni di Arnaldo Ferrandino nel 2013. Ricordate “eterna vergogna”?) qualcosa del tipo “facciamo finta che mi sospendi dall’incarico di direttore tecnico dell’AMCa, così non ci possono più attaccare in periodo elettorale e io posso passare come vittima di Giovan Battista Castagna”. Ma i cittadini di Casamicciola non abboccano a questi tranelli.
Mario Lettieri è stato nominato, prima da Arnaldo Ferrandino e poi confermato dalla Cimmino, due nomi per restare in ambito di consiglieri comunali e di candidati alla prossima tornata elettorale, alla guida della partecipata del comune di Casamicciola. E oggi che Arnaldo e la Cimmino sono candidati insieme, l’AMCa resta nelle mani di chi ha nominato Lettieri. Certo, l’amministratore unico si deve interfacciare con il sindaco Castagna, ma ciò non toglie che Lettieri resti espressione della coppia politica e non solo, Cimmino-Conte.
Cambia qualcosa? Assolutamente no. Resta tutto come era prima della letterina di Mario Lettieri.
Che Antonio Conte sia il direttore tecnico dell’AMCa o non lo sia, è un fattore prettamente tecnico. La gestione politica resta immutata, così come quella dello stipendio. Contro l’evidenza non ci sono tranelli che tengono.
La storia, poi, si arricchisce di un’ulteriore puntata, quasi come il matrimonio di Pamela Prati.
Antonio Conte, dopo il passaggio della moglie con gli avversari storici, denuncia Mario Lettieri per la revoca da direttore tecnico. E, in un comunicato stampa, annuncia che l’azione dell’esponente espresso in quota al loro “gruppo”, non ha valore legale e che lui è vittima della politica di Giovan Battista Castagna.
Tutto molto strano e direttamente legato alle vicende politiche ed elettorali che vedono come protagonista Arnaldo Ferrandino, consigliere comunale di opposizione assente dallo scenario politico da mesi e Loredana Cimmino, assessore in carica fino al 26 aprile 2019.
A questo quadro, però, si aggiunge un’altra pagina. Con l’arrivo della coppia Cimmino-Barbieri tra le fila di Arnaldo Ferrandino, contro Giovan Battista Castagna, arriva un altro sottile ricatto alla maggioranza: quello dei trasporti speciali.
Ebbene, mentre cambiano le posizioni dei politici, così cambiano gli accordi che intercorrono tra l’Amministrazione di Casamicciola e il consorzio che gestisce il traghettaggio dei mezzi della nettezza urbana. All’improvviso, dopo anni di regolare collaborazione, il comune di Casamicciola si ritrova a dover rientrare di irrisorie posizioni debitorie (circa 7.000 euro) pena pagare in anticipo il costo del traghetto. Stessa e identica condizione in cui, mesi fa, si era trovata la partecipata di Barano. Stessa storia.
E’ una questione politica? Evidentemente si. Una coincidenza? Di certo è stata una notizia che ha fatto saltare dalla sedia Arnaldo Ferrandino che, senza entrare nel merito della questione, ha minacciato la querela nei nostri confronti. Un chiaro atto intimidatorio e un chiarissimo attentato alla libertà di stampa che denunciamo con tutte le nostre forze.
“Veritas odium paruit” sono le parole di Terenzio che calzano a pennello.
Con una nota, Arnaldo Ferrandino ha messo nero su bianco la sua aggressione ad un organo di stampa che, in piena correttezza, non ha fatto altro che raccontare quanto sta accadendo presso il comune di Casamicciola Terme.
“Ho querelato il Dispari per l’atteggiamento ostile e pretestuoso che sta avendo nei nostri confronti” ha detto Arnaldo Ferrandino che, però, non ha chiesto spiegazioni al Comune di Casamicciola, in qualità di consigliere comunale, se è vero o meno che la “spazzatura” deve viaggiare pagando in anticipo.
E’ strano che Arnaldo Ferrandino non abbia colto l’occasione delle denunce che ha fatto Il Dispari per interrogare il sindaco o per chiedere gli atti direttamente agli uffici per comprendere quale sia lo stato dell’arte e condannare, a questo punto, la direzione dell’AMCa. Perché Arnaldo tace su quanto abbiamo denunciato?
Perché Arnaldo non emette un comunicato stampa o fa un video contro la gestione di AMCa e contro le due assunzioni pilotate tramite l’agenzia di lavoro interinale e chiede di bloccarle? O i tanti paladini dei terremotati e dei cittadini, perché non combattono contro il sistema delle assunzioni interinali?
Domande alle quali non avremo risposta. Subiamo l’aggressione giudiziaria di Arnaldo Ferrandino e le sue minacce con la serenità di chi ha lavorato in coscienza e serenamente, con dati di fatto e con una chiara visione di quello che è il compito della stampa: informare i cittadini e gli elettori e fornigli tutti gli strumenti per analizzare la società e scegliere i loro rappresentanti.
Non sarà, certo, la minaccia di Arnaldo a farci cambiare rotta: continueremo a raccontare chi ha ferito Casamicciola e tradito i casamicciolesi con le sue scelte politiche.
Continueremo a raccontare come viene gestista, male, la cosa pubblica dalle nostre parti. Senza timore di essere querelati dal primo candidato sindaco a cui dà fastidio la verità. Dal primo candidato sindaco che, roso dai suoi insuccessi politici, pensa di scaricare la colpa sugli altri.
Non è così. Arnaldo Ferrandino non ci farà cambiare il nostro modo di fare giornalismo.
Continueremo a raccontare ciò che gli altri non vogliono che si dica.

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