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venerdì, Aprile 19, 2024

Appalti corruttivi a Lacco Ameno e Forio, chiuse le indagini

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I sostituti procuratori della Repubblica Graziella Arlomede e Maria Sepe, hanno ordinato la notifica della chiusura delle indagini preliminari dell’inchiesta che ha riguardato la gestione dei rifiuti solidi urbani dei comuni di Forio e Lacco Ameno.
È che ha provocato un vero e proprio terremoto nell’ambito politico isolano per le misure adottate dal GIP Picciotti, che hanno visto destinatari il senatore Domenico de Siano, l’imprenditore e titolare della Ego Eco Vittorio Ciummo. E che vede nell’elenco il dirigente del comune di Forio Vincenzo Rando e dirigente finanziario del comune di Lacco Ameno Oscar Rumolo. L’inchiesta conclusa oltre ad interessare gli appalti di Forio e Lacco Ameno, interessa quello di Monte di Procida. Sono quattordici i destinatari del provvedimento della procura della repubblica che a vario titolo rispondono di turbativa d’asta, corruzione istigazione alla corruzione e di falso.
Per soli quattro indagati l’accusa contesta il reato di associazione per delinquere e precisamente, Ciummo, Rumolo, De Siano e Antifono. Contestazione che dalla lettura del dispositivo del riesame è stata annullata. Per conoscere a fondo quali sono state le ragioni di una così importante decisione, bisogna attendere le motivazioni.
Questo l’elenco degli indagati per i quali si prevede nelle prossime settimane la richiesta di rinvio a giudizio per tutti i capi d’imputazione che già sono stati elencati nell’ordinanza di custodia cautelare:

Salvatore Antifono
Vittorio Ciummo
Domenico De Siano
Vincenzo Di Maio
Giulia Di Matteo
Carmine Gallo
Francesco Iannuzzi
Restituta Irace
Antonio Mattera
Vincenzo Rando
Oscar Rumolo
Paolo Di Frega Scotto
Carlo Savoia
Vittoria Ciummo

Di questi attualmente sono agli arresti domiciliari Vittorio Ciummo e il Rumolo, mentre per De Siano, per la medesima custodia cautelare, è stata trasmessa la richiesta di autorizzazione al Senato della Repubblica. Le altre misure dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria sono tutt’ora efficaci nei confronti di Rando Gallo e Savoia. Per Antifono il tribunale del riesame ha annullato il provvedimento cautelare per tutte le imputazioni, mentre per quanto attiene le posizioni di Iannuzzi e della Di Matteo, è stato il gip a revocare il provvedimento subito dopo gli interrogatori di garanzia.
La scelta di chiudere velocemente le indagini preliminari Valletta come una “necessità” della procura di giungere al più presto al processo dibattimentale per mantenere e prolungare i termini della custodia cautelare verso quegli indagati a cui non è stata revocata la decisione del gip. Una decisione che era già nell’aria già da qualche giorno dettata anche dalla necessita di accorciare i tempi
Visto che i capi d’imputazione a cui rispondo tutti gli indagati risalgono in un arco temporale che va dal 2010 al 2012. è quindi prossimi alla prescrizione. Se entro due anni e sei mesi non si giungerà quantomeno alla sentenza di primo grado. Prescrizione, comunque, che i prossimi imputati potranno facilmente ottenere dinanzi ai giudici di secondo grado.
Con la notifica della chiusura delle indagini preliminari gli indagati e i loro difensori hanno la possibilità di ottenere copia di tutti gli atti di questa inchiesta, procedere poi a sollecitare interrogatorio dinanzi ai magistrati inquirenti per chiarire le proprie posizioni. Possono altresì depositare documentazione a propria discolpa o memori difensive in ultimo potrebbero chiedere ai sostituti Arlomede e Sepe di svolgere ulteriori indagini su aspetti specifici che non sono emersi durante gli accertamenti svolti in collaborazione con la squadra mobile della sezione reati contro la pubblica amministrazione.
I magistrati ritengono di aver acquisito elementi più che sufficienti per affrontare nella massima tranquillità il processo dinanzi ad un tribunale in formazione collegiale. Per giungere alla dichiarazione della penale responsabilità di coloro che vengono ritenuti i maggiori protagonisti della gestione politica che avrebbero favorito in particolar modo l’imprenditore Vittorio Ciummo ad aggiudicarsi importanti appalti. In particolare per aver svolto il servizio per circa un anno con delle semplici ordinanze sindacali nel comune di Lacco Ameno, di essere riuscito (seppur con una sentenza del TAR Campania) a mettere le mani sul servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti soldi urbani nel comune di Forio. E di aver avuto una corsia preferenziale per l’appalto nel comune di Monte di Procida. Per la procura tutto grazie ad un disegno preordinato facente capo a quella associazione per delinquere che il riesame ha sconfessato. Non confermando la misura cautelare per associazione per delinquere non solo per Antifono ma anche per il senatore De Siano. Ravvisando per il parlamentare i gravi indizi solo per quanto attiene agli episodi corruttivi.

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