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venerdì, Marzo 29, 2024

Antonio Conte mette ko l’AMCa: “Ora datemi i 43mila € e i livelli”

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ida Trofa | Tanto tuonò che piovve! I Cimmino’s non ci stanno a finire fuori dai circoli AMCa! Il direttore tecnico Antonio Conte, a rischio licenziamento per “giusta causa”, chiede ai suoi legali di mettere in esecuzione la sentenza del tribunale di Napoli in relazione alla causa da lui intentata contro la società partecipata del comune di Casamicciola Terme. Comune di cui, sua moglie, sino al mese scorso era assessore di maggioranza. Una realtà che la dice lunga su come e per quali scopi affaristici vene considerato l’ente locale.
Nei circoli politici casamicciolesi, quelli che vanno dal bar Calise al bar Unico, la notizia viaggiava già da qualche giorno e noi, come al solito, ve lo abbiamo raccontato!
L’architetto Antonio Conte, consorte della consigliera d’opposizione Loredana Cimmino, nel 2015, quando la consorte era assessore comunale con delega alle società partecipate, quindi anche con poteri di sorveglianza sulla società A.M.CA. (società presso la quale l’illustre consorte è ancora Responsabile Tecnico) ha intentato una causa di lavoro per vedersi riconosciuto il ruolo di dipendente a tempo indeterminato con una qualifica di alto livello e conseguente retribuzione.
L’architetto Antonio Conte, come già più volte evidenziato dal nostro giornale, era stato illegittimamente incaricato nel 2012, durante l’amministrazione di Arnaldo Ferrandino, nel ruolo di Responsabile Tecnico dell’A.M.CA. senza averne i requisiti di legge ma, evidentemente, l’essere il fidanzato di Loredana Cimmino, all’epoca consigliere comunale della maggioranza di Arnaldo Ferrandino, gli aveva consentito di superare le leggi dello stato Italiano ed assumere un ruolo lautamente retribuito (1.800 euro mensili più 1.300 euro mensili per altri incarichi marginali otre IVA al 22% più cassa previdenza degli architetti 4%) che solo negli ultimi tre anni è costato al contribuente casamicciolese circa 130.000 euro.
Inoltre, l’Arch. Conte durante i sette anni di permanenza all’A.M.CA. ha continuato a svolgere le proprie attività professionali che, come tutti ben sanno, spaziano dalla vendita degli infissi a quella immobiliare intesa nel senso più ampio del termine.
L’Architetto Conte ha intentato una causa di lavoro alla società monnezzara con la certezza quasi matematica di poterla vincere godendo dell’appoggio dell’amministratore dell’A.M.CA. Avv. Mario Lettieri che non ha mancato di favorire chi, fino al giorno prima delle recenti elezioni, gli ha consentito di restare al comando della società e magari nominando, quali difensori della società, i “soliti noti” avvocati suoi attuali o ex soci di studio. Infatti non si è mai costituito in giudizio per opporsi alle pretese del Conte e difendere le ragioni della multiservizi e del comune.
Il colpo di scena e gli sviluppi, ad urne chiuse, quando Giovan Battista Castagna, da sindaco eletto, ha rivendicato il potere decisionale sulla carica di Direttore Tecnico AMCa ipotizzandone il licenziamento per giusta causa da disporsi proprio dall’amministratore unico Mario Lettieri (pena l’addio alla carica e il siluro GiBi Castagna per spodestarlo dal trono di deus ex machina della NU locale e dei suoi giochi legali di recupero crediti).

Conte chiede l’attuazione della sentenza nuova tegola per il comune
Conte ha dato mandato ai suoi legali di dare esecuzione alla sentenza n. 935 del 2018 del tribunale di Napoli del dottor Lombardi R.G. 7502 del 2015.
Sviluppi che, a ben vedere, comporteranno gravissimi danni economici alla società A.M.CA. tanto da metterne in pericolo la sopravvivenza con la conseguente grave ricaduta sui livelli occupazionali della stessa.
Filippo Barbagallo e Dario Barbagallo tanto scrivono in una nota inequivocabile al’AMCa ed al comune di Casamicciola Terme: “Abbiamo avuto incarico dall’architetto Antonio Conte che unitamente a noi sottoscrive la presente ad ogni effetto di legge, di presentarvi quanto segue. Con sentenza n. 935/2018, passata in giudicato per non essere stata impugnata da codesta società, in integrale accoglimento della domanda proposta dal nostro rappresentato”.
Nello specifico l’architetto Conte chiede l’assunzione a tempo indeterminato che non aveva mai chiesto prima di queste elezioni 2019. E, dalla mazzata elettorale rimediata, in ottemperanza a una sentenza di 4 anni fa: “nostro tramite- scrivono gli avvocati Barbagallo – invita e diffida, in esecuzione della richiamata sentenza: a procedere alla sua assunzione con decorrenza dal 17 luglio 2012 con la qualifica di cui all’ottavo livello professionale del CCNL Federambiente; al pagamento delle differenze retributive maturate fino al 31 luglio 2015 fino alla data di effettivo pagamento; al pagamento delle ulteriori somme maturate e maturande allo stesso titolo per il periodo successivo al 31 marzo 2015 fino alla data di effettiva assunzione oltre quant’altro maturato e maturando per effetto della regolarizzazione del rapporto di lavoro subordinato; a provvedere alla regolarizzazione della posizione contributiva e assicurativa dell’architetto Conte; al pagamento delle spese di lite liquidate in sentenza. Con espresso avvertimento che ove a tanto non provvediate nel termine di dieci giorni dalla ricezione della presente, si procederà ad agire in via esecutiva in forza del cennato titolo con espressa riserva di agire anche per il risarcimento dei danni non patrimoniali”.
Il tribunale condanna l’Amca al Pagamento di 43.318,58 euro oltre alla rivalutazione monetaria e interessi legali, calcolati sulle somme annualmente rivalutate, dalla maturazione delle singole differenze di saldo. Condanna inoltre la società al pagamento delle spese processuali liquidandole in euro 4.109,17, oltre IVA, CPA e rimorso spese generali come per legge“.
Lo studio Barbagallo parla di vie bonarie fallite e lo fa solo in questo giugno 2019. In particolare l’11 giugno preannunciando la formale diffida al pagamento!
Tutto con “espresso avvertimento che ove a tanto non si provvediate nel termine di dieci giorni dalla ricezione della presente, si procederà ad agire in via esecutiva in forza del cennato titolo con espressa riserva di agire anche per il risarcimento dei danni non patrimoniali”.
Un riscontro richiesto anche in via urgente.
Un atto vergognoso. Un ricatto politico vero e proprio dopo aver usato ed abusato del paese, dopo aver perso le elezioni e oltre comunque continuare a campare sulle spalle della comunità.
Aspettiamo ulteriori evoluzioni per poterle raccontare e smascherare una volta e per tutte, per poter mettere a nudo le cricche di potere che imperversano a Casamicciola che partendo da Arnaldo Ferrandino si dipanano fino all’attuale Sindaco Giovan Battista Castagna.

www.ildispari.it

2 COMMENTS

  1. Praticamente siamo ostaggi di bande che depredano le casse pubbliche, che scialano coi soldi delle nostre bollette, che si fanno beffa dei nostri sacrifici quotidiani.
    Mi dispiace dirlo, ma allora è bene che l’isola sprofondi definitivamente.

  2. Tra poco si andrà di nuovo a votare, spero che i casamicciolesi si affideranno a faccie pulite a nuove persone che non sono di questi partiti anche giovani nuovi se vogliamo cambiare, togliamo il potere a questi vecchi lupi che ci stanno rovinando…

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