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martedì, Aprile 23, 2024

Allarme anoressia e bulimia: chiude il Centro di Soccavo. Famiglie disperate

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Anna Lamonaca  |  E’ recente la notizia che il Centro per i disturbi alimentari di Soccavo, distretto 26 Asl Napoli 1 sta per bloccare le attività terapeutiche in modo ormai totale e definitivo causa la mancanza di fondi per la continuazione delle terapie e carenza di personale. Una notizia che è giunta come un fulmine a ciel sereno anche sulla nostra isola, essendo quello uno dei pochi centri funzionanti in Campania e raggiungibile dai tanti isolani che ne hanno bisogno per sé o per un componente della propria famiglia. Entro il 31 dicembre, quindi, questo importante centro chiuderà.
A margine di questa pessima notizia siamo stati contattati da una madre che ha una figlia in cura presso il centro: disperata, la donna chiede il sostegno di tutti per perorare la giusta causa della non chiusura del centro. Assieme a lei un gruppo sempre più folto di genitori che sta contattando media, forze politiche e cittadini per sensibilizzare quanto più possibile verso la causa. Questa madre insieme ad altre famiglie si è adoperata per realizzare una raccolta firme per bloccare tale provvedimento perché le terapie interrotte possono provocare gravi complicazioni delle malattie (anoressia e bulimia) e, in casi estremi , addirittura la morte dei pazienti, visto che in Campania oltre a questo centro sono ben poche o addirittura assenti le strutture idonee alla cura e al supporto psichico di tali soggetti. Uno di questi banchetti sarà presente il 17 ottobre ad Ischia, in Piazzetta San Girolamo, dalle ore 16.00 alle 17.00.
Un appuntamento importante per testimoniare la propria solidarietà e per chiedere numerosi che la struttura resti aperta ed accessibile. L’appello accorato è di quelli che toccano le coscienze di tutti, l’intento è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica su questa problematica che è quanto mai attuale, sappiamo e speriamo che in molti parteciperanno con firme e documenti e che con l’unione solidale della collettività si possa davvero raggiungere l’obiettivo della sua riapertura quanto prima. L’anoressia e la bulimia sono malattie serie da non sottovalutare che possono avere risvolti drammatici e che lasciano impotenti perché il rifiuto del cibo da parte di questi soggetti parte da un malore che non è solo fisico, ma è di natura ben più profonda. Bisogna curare l’anima e questo centro forniva un sostegno non solo medico, ma soprattutto psicologico.
“Sono la madre di una ragazza quasi quindicenne che è in cura presso il centro, hanno detto a noi genitori che il fondo si è prosciugato e che presto la struttura verrà chiusa, ci sono tantissimi ragazzi che hanno bisogno, soprattutto di supporto psicologico, noi genitori tra Napoli ed Ischia stiamo facendo una vera e propria lotta, attraverso questa raccolta di firme perché non possiamo essere le vittime sacrificali di un sistema che non funziona, mia figlia è in cura da marzo, mentre altri giovani lo sono da circa 5 anni, noi abbiamo conosciuto l’esistenza di questo centro grazie ad un servizio andato in onda in Tv e grazie ad la dottoressa Francesca Amalfitano, biologa specializzata in scienza dell’alimentazione, counselor gestaltico transazionale, la quale ci affianca con la psicologa e la neuropsichiatra del centro di Soccavo e stavamo facendo grandi progressi. Adesso vogliono chiuderlo, non è giusto, non è umano! Chiediamo l’aiuto dei giornali, delle televisioni, della stampa, della cittadinanza per entrare nelle case, nelle scuole, negli ospedali, nei comuni, nei supermercati con questa nostra raccolta firme. Spesso le persone non voglio aderire a questa petizione, data la scarsa informazione sul tema, alcune ci incontrano e non vogliono firmarla e non vogliono dare gli estremi del loro documento d’identità, non sanno quello che sta accadendo, ci appelliamo a tutti, abbiamo bisogno di una semplice firma con un documento per raggiungere il tetto massimo per poter aiutare tante famiglie” ha dichiarato con preoccupazione questa madre al nostro giornale. Un’intervista difficile da raccogliere, perché interrompere le cure per questi pazienti significa ricadere nel tunnel, cancellare tutti i progressi fatti grazie alle cure, ammalarsi più gravemente di prima, non vogliamo che sia così. Non possiamo permetterlo perciò invitiamo tutti a firmare questa petizione bisogna davvero fare qualcosa, la situazione è tragica!
Ischia non è ferma, anzi, è tra le promotrici della grande raccolta firme e sensibilizzazione in atto. Chi volesse firmare i fogli per la raccolta firme, gli stetti sono disponibili ad Ischia, presso i Supermercati Chiocca e Conad; presso la Farmacia Sant’Anna e il Bar Minicucci.
Inoltre, come vi abbiamo già indicato, sabato 17 ottobre in Piazzetta San Girolamo dalle ore 16.00 alle 17.00 vi sarà un banchetto dedicato alla raccolta firme e sarà possibile chiedere tutte le informazioni del caso.

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