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venerdì, Aprile 19, 2024

Al Cretajo la maxi discarica dell’umido di tutta l’isola. Il progetto folle del biogas

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Ida Trofa |Attacco al Cretajo, altro che Zaro, la cricca di governo trasforma il bosco in una vergognosa, multi potenziale discarica. Tutta la monnezza dell’isola per uccidere quel che resta dell’isola verde e ingrassare i soliti politici corrotti!

L’affare delle centrali a biogas sbarca anche ad Ischia o almeno potrebbe. E’ Casamicciola Terme infatti che tenta di avviate le procedure, dopo il viaggio a Monaco del Sindaco e del consulente Leonardo Miragliuolo(1000 € all’AMCa per accettare che la sorella si dimettesse da assessore per far posto ad Angela Di Iorio e garantire la governabilità dell’esecutivo Castagna, ndr). La ricerca di un sito dedicato è terminata. In realtà non era mai cominciato, il disegno e la speculazione era già chiara sin dall’inizio come nelle migliori strategie dei nuovi minatori della munnezza.

Il sito dove poter realizzare un impianto di biogas “Mini Impianti di Digestione Anaerobica a Solido” generabile dal trattamento di scarti alimentari, frazione organica dei rifiuti da raccolta differenziata è stata  individuata (in realtà Miragliuolo già l’aveva trovato dal primo momento forse ci aveva messo gli occhi su per le solite speculazioni edilizie con i parenti “cardarella e cazzuola” o forse no…).

L’area prescelta per l’ubicazione di detto impianto, ora di proprietà del Comune di Casamicciola Terme, al Catasto terreni al foglio 4 particella 4, ricade in zona F1 del P.R.G. vigente.

Nel cuore di uno degli ultimi polmoni di verde dell’isola, a più alto valore ambientale e paesistico, tra gli ultimi esempi di macchia mediterranea.!

Quasi 2 ettari di verde sul versante est del Cretaio. Sciù! Per questo motivo è stato necessario valutare qualep rocedura intraprendere per approvare una variante al P.R.G. vigente per la sola particella individuata per la realizzazione del predetto progetto. Per tale attività è necessario una consulenza specifica in materia urbanistica individuato fra i professionisti esterni all’Amministrazione,ovvero il prof. Sebastiano Conte. Lo stesso ha dimostrato la sua disponibilità a svolgere l’incarico per un totale complessivo di € 1.268,80. L’incarico Conte a firma dell’Ing. Michele Maria Baldino.

Con la mancata bonifica di Cava Baino, già deturpata e distrutta dalla malapolitica e dall’affare e i rischi connessi, non è escluso che Casamicciola ottenga anche la primogenitura su questo nuovo tipo di discariche, la cui presenza è inconfondibile, specie all’olfatto.

Il governo Casamicciolese ha manifestato da tempo l’intenzione di costruire una centrale per la produzione di metano dalla fermentazione di rifiuti organici e sfalci verdi. Ad ogni elezione, o vigilia, si ripresenta. Castagna e Miragliuolo volarono addirittura a Monaco, ovviamente con i soldi dei Casamicciolesi.  Ben 1.253,65 euro e vai…

Dal 18 al 20 ottobre del 2016 in missione a Monaco dove si tenne la presentazione di un impianto di Biogas dal 100Kw per la Digestione Anaerobica a Solido della F.O.R.S.U. (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano, materiale raccolto dalla “raccolta differenziata” dell’organico altrimenti detto umido) con trasformazione in fertilizzanti di qualità che migliorano le caratteristiche fisiche del terreno e valorizzazione dello Scarto Organico in Biogas.

Una missione a cui lo aveva condotto il “consulente”, l’expresidente del consiglio Leonardo Miragliuolo! Misteriosi i risultati per lacomunità casamicciolese. Il Sindaco Ing. Giovan Battista Castagna, all’epoca, fece richiestadi rimborso delle spese di viaggio, dallo stesso anticipate, ammontante ad €193,65, e di liquidazione alla ditta Avet Aenaria sas dell’importo di €1.060,00per la fornitura dei titoli di viaggio per il tragitto Napoli/Monaco,Monaco/Milano e Milano/Napoli.

Ogni giorno si parla si discute con persone  in stato di bisogno che ci manifestano i lorodisagi e difficoltà. La crisi economica, provocata da coloro che ciamministrano a tutti i livelli, è endogena e non dovuta a fattori esterni,bensì solo alla nostra incapacità di svoltare e ribellarci a questo stato dicose. Scavando un po’ più a fondo, però, pare delinearsi unoscenario, di nuovo, penalizzante per il territorio con una nuova centrale chesarà, forse, realizzata in un’area non così lontana dalle case, e con unaumento del traffico di camion. Il vero problema sarà poi rappresentato dalcattivo odore e, soprattutto, dalla destinazione che si vorrà dare a quella zonaad alta vocazione ambientale. A un paese già gravato dal terremoto e sempre piùavviato a diventare un cimitero. Una domanda pare lecita.

Che fine faranno le falde acquifere che alimentano lerinomate sorgenti Termali? Che fine farà il bosco? Ma chi se ne fotte! Vero? Parliamo di un impianto che, avendo una certa  capacità, dovrà accettare ben più delletonnellate dell’organico casamicciolese e, gioco forza, sarà obbligato adaccogliere rifiuti organici che arrivano da lontano cosi come stabilito dalpiano. I conoscitori dell’andazzo e della gestione della cosa pubblica siaugurano di non vedere realizzato questo impianto a biogas, come non vorrebbesentire parlare di una mega discarica di amianto rifiuti pericolosi vari.

Un progetto datato.La delibera di Giunta Comunale è la  N. 23 del 9 febbraio 2017 con la quale si diede incarico all’Ufficio Tecnico di individuare il sito ove poter realizzare un impianto di biogas “Mini Impianti di Digestione Anaerobica a Solido” generabile dal trattamento di scarti alimentari, frazione organica dei rifiuti da raccolta differenziata. La proposta è dell’allora assessore Anna Lucia Miragliuolo assente dal panorama politico, causa di forza maggiore, e di fatto assente anche alla votazione. Ora alimenta i sogni di “Gloria” e di introito del fratellino Leonardo. In realtà, interessato al progetto sarebbe come detto e come per gli affari con il fotovoltaico, il fratello del consigliere comunale Annalucia, il consulente politico Leonardo Miragliuolo in forza all’Amca ormai da metà maggio scorso proprio come consulente ed esperto di pianificazione, così come risulta tra i membri della consulta. L’idea dà, forse, il senso del vero scopo: l’obbiettivo diquesta procedura che sa tanto di nuova “metanizzazione” Cpl docet.

Per i pareri della Soprintendenza è cosa fatta. L’Amministrazione Comunale intende realizzare sul territoriodi Casamicciola Terme un impianto di biogas per cui, da prassi, occorrevalutare almeno sulla carta, se sul territorio vi siano aree che presentino lecaratteristiche idonee per tale installazione e che non comportino pregiudizioper l’ambiente né dal punto di vista sanitario né acustico e non creino impattoambientale. La realtà lo sappiamo tutti ed altra cosa! Il Mini Impianto di Digestione Anaerobica a Solido, produce Biogas dal trattamento di scarti alimentari, frazione organica del rifiuti da raccolta differenziata, sfalci e potature verdi, alghe residue e quant’altro di scarti organici. Tutto testualmente riportato nell’atto municipale. Castagna & Co hanno cosi dato disposizione di intraprendere tutte le attività necessarie e propedeutiche all’attuazione dell’idea relativa alla realizzazione dell’impianto di biogas. Che la nuova frontiera della monnezzopoli locale abbia inizio.

L’incarico conferito al fratello dell’assessore dimissionario e del consigliere comunale in carica, la realizzazione di vari siti dal Biogas a Montecito, un impianto di depurazione per i reflui dell’area ecologica al Cretajo e sino ad un sito di compostaggio al Fondo D’Oglio, l’oasi naturalistica nel bosco del Cretajo.

Oltre la follia di una politica sempre più legata alle poltrone, votata esclusivamente alle urne e alle mosse elettorali piuttosto che all’interesse della collettività, permangono i dubbi sui titoli, le competenze e l’esperienza possedute dal Miragliuolo per svolgere il progetto affidatogli dall’assemblea AMCa su indirizzo politico. I dubbi sulla opportunità di distruggere una altra porzione del nostro unico polmone verde.

Per i pareri in Soprintendenza sarebbe già cosa fatta sui vari siti, in primis per il Biogas. Si scrive, così, un’altra pagina della degradante condizione sociale, culturale e politica  a cui si è ridotto il paese.

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