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venerdì, Marzo 29, 2024

Addio Bernardo Bertolucci, gli omaggi ischitani

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Il mondo intero piange, davvero, un grande artista ed un grande uomo che ha dato tanto non solo al cinema. Bernardo Bertolucci è scomparso nellagiornata del 26 novembre e sono tanti i ricordi che anche gli ischitani condividono.
Scrive Michelangelo Messina, patron dell’Ischia Film Festival: “Addio “Ultimo Imperatore”. Gli avevo reso omaggio la settimana scorsa, in occasione del mio viaggio in Cina, visitando “la città proibita”, dove ebbe l’onore di entrare, per la prima volta con una troupe televisiva, per girare il suo “Ultimo Imperatore”, uno dei suoi grandi capolavori. Bernardo Bertolucci ci ha lasciati. Se n’è andato dopo una lunga sofferenza su quella sedia a rotelle, che non gli permetteva di essere presente a tutti i suoi impegni. Contattato personalmente più volte per rendergli omaggio all’Ischia Film Festival, con un premio alla carriera, aveva sempre rifiutato, poiché era impossibilitato a salire al Castello Aragonese nelle sue condizioni. Palma d’Oro, due premi Oscar e un Leone d’Oro. L’unico italiano ad aver vinto un Oscar per la regia, tra i registi italiani più rappresentativi e conosciuti a livello internazionale, ci lascia un patrimonio inestimabile di cinematografia: Da “Novecento” all’”Ultimo tango a Parigi” , dal “Conformista” a “Il Te nel deserto”. Grazie Maestro, ci hai regalato la fiducia. Hai dimostrato che il cinema italiano può essere competitivo ed internazionale. Resterai per sempre il mio “ultimo imperatore”. Che la terra ti sia lieve.”

E aggiunge Silvano Arcamone: “Bertolucci è stato una colonna portante della mia educazione culturale, per lo più sviluppata da curioso autodidatta. Folgorato a 18 anni da Ultimo Tango a Parigi, andai alla scoperta di un’autore che mi ha svelato mondi meravigliosi, complessi e sempre diversi. Era un gigante sia in film intimi come Tè nel Deserto e Ultimo Tango a Parigi, e sia in film epici come Novecento e L’Ultimo Imperatore. Musica, fotografa, sceneggiature, movimenti di macchina, ritmo del montaggio, il suo cinema è stato superlativo in tutti i suoi aspetti.
Ma da dove viene fuori un talento del genere? Uno che a 30 anni dirige Marlon Brando in un capolavoro come Ultimo Tango a Parigi e a 35 anni si ripete in un grande film epico come Novecento, con un cast di attori da far tremare i polsi, come R. De Niro, G. Depardieu, B. Lancaster e D. Sutherland. Sarà che Bernardo Bertolucci è stato anche un uomo fortunato, figlio del grande poeta Attilio Bertolucci, finisce per frequentare un’Università che nessun altro avrà avuto la fortuna di conoscere. In un’intervista di tanti anni fa, svelò che la sua Università fu l’andare a cena ogni sera in trattoria con Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini ed Elsa Morante. La storia della cultura italiana intorno a una tovaglia a quadretti, eccezionale! È l’Italia, contadina e sapiente allo stesso tempo. Con Bertolucci se ne va un’altra parte de La Meglio Italia. Quella che con coraggio e genio ha dato spessore alla nostra cultura, oltre che prestigio al nostro paese nel mondo. Bernardo…”
E aggiunge

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